Nota autrice
Avviso prima di iniziare che i dialoghi sono quelli in grassetto e tra i doppi apici "...", mentre i pensieri dei personaggi saranno tra singoli apici '...' e sottolineati.Akira's POV
Siamo a metà ottobre e oggi è il mio primo giorno di Università e sono pronto per frequentare il primo anno di ingegneria. 'Spero che vada tutto bene e di non dare troppo nell'occhio'. Ma prima di raccontare la mia storia e la mia giornata, mi presento a dovere.
Salve, mi chiamo Akira Yoshida, sono un ragazzo giapponese e frequento il primo anno della facoltà di ingegneria dell'università imperiale di Tokyo. Sono cresciuto in periferia della grande città, più precisamente a Sagamihara, in una famiglia abbastanza benestante, né troppo ricca né troppo povera; mio padre era un medico di base e mia mamma era un'impiegata. Alla morte prematura di mio padre, causata da un incidente stradale mentre ritornava dal lavoro, avevo solo 11 anni e dovevo iniziare le medie, rimasi con mia madre, che ebbe una promozione e le fu proposto un trasferimento in Inghilterra, che accettò volentieri: così fui costretto a trasferirmi, a frequentare una nuova scuola, a parlare un'altra lingua e cambiare la mia vita di undicenne. Finite le superiori, mia mamma morì di insufficienza epatica e così ritornai a vivere in Giappone, più precisamente nella grande e frenetica Tokyo, dove sto per iniziare una nuova vita. Io però ho un sogno, anzi due: il primo è di ritrovare il mio migliore amico di infanzia e cotta, Haru, il secondo è di diventare un bravo ingegnere meccanico.
Tornando a noi...Parcheggio in quello che sembra essere il parcheggio della facoltà date le numerose macchine presenti; l'unica cosa che mi sono portato è una borsa con dentro computer, documenti, chiavi di casa e un'agenda. Mi incammino verso l'università, anche se sembra immensa; sembra la tipica struttura universitaria giapponese, disposta in orizzontale e tutta marrone, con tantissimi laboratori e tantissime persone che girano. Entro nella struttura e mi guardo in torno per vedere com'è quella che sarà la mia seconda casa per i prossimi sei anni di università, cercando la presidenza per l'immatricolazione, il badge, il calendario dei miei corsi e la chiave del dormitorio. Tengo il naso per aria e la testa tra le nuvole, guardo le varie aule che incontro, finché non urto qualcosa che assomiglia a un armadio 'Soprattutto perché è più alto di me ed è talmente duro che sembra aver preso una testata contro il muro'. Fortunatamente l'impatto non mi fa cadere a terra, ma comunque rimango stordito dal colpo e quindi abbasso la testa, accarezzandomi la fronte, soprattutto dove ho già il bozzo del colpo. Ripreso un attimo dalla collisione, alzo lo sguardo per vedere cosa ho colpito e scopro che non si tratta di un muro come pensavo inizialmente, ma una persona, o meglio un ragazzo.
"Hey guarda dove vai imbranato. Mamma non ti ha insegnato a guardare dove metti i piedi?!" mi disse visibilmente infastidito e con l'aria da sbruffone. Davanti a me si palesa un ragazzo che sembra avere qualche anno in più di me, sembra esser ricco perché veste con abiti costosi e porta un orologio Rolex d'oro: è ragazzo abbastanza alto, capelli biondi tinti, occhi scuri, pelle leggermente abbronzata, in segno che sia appena tornato da una vacanza, vestito con camicia bianca sbottonata a metà petto, pantaloni di lino, scarpe di Gucci e uno zaino in pelle nera pregiata lucida. 'Anche se è ricco, devo dire però che è molto carino, anche se il carattere che ha lascia a desiderare.'
"Scusami non volevo, ma sto cercando la presidenza, sapresti indicarmela oppure accompagnarmi?" Cerco di scusarmi a dovere senza sembrare scortese, facendo un lieve inchino in segno di educazione e rispetto, dato che era un mio senior. Lui mi guarda e mi indica una scala, con aria spocchiosa e il minimo rispetto. "Così sei al primo anno, mi sembravi indifeso e goffo infatti. E' al secondo piano, in fondo al corridoio sulla destra, vacci da solo perché non accompagno nessuno. Ci vediamo matricola". Neanche il tempo di ringraziarlo che sparisce insieme ai suoi amici, ridendo e scherzando.
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Trovarsi l'inaspettato
RomanceAmbientazione: Università di Tokyo, giorni nostri Status e gender personaggi: Migliori amici in infanzia, maschi, gay Personaggi: Akira Yoshida (Kimura) e Haru Yamada. Due ragazzi diversi tra loro: uno apparentemente estroverso e cinico, l'altro in...