IV. Futuro

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Marzo 2008
⏯ Duemila Volte, Marco Mengoni

Vorrei provare a non amare la tua faccia
Ma è come non portare gente ad una festa
Ci vuole troppo tempo e noi crediamo nella fretta
Cerchiamo voli per andare a Londra


È lunedì mattina, in un marzo troppo caldo e il primo giorno della settimana, per Gabby, significa ricominciare la sua routine che si interrompe solo di domenica.
È già in tenuta da corsa, pronta ad uscire di casa, quando si accorge che sotto la porta c'è qualcosa. Buste da lettera, giusto un paio. Sono bollette, addirittura una multa, ma tra tutta quella carta c'è anche il suo futuro. Nero su bianco, su una di esse, c'è stampato il logo dell'Università a cui ha fatto domanda.

La apre quasi tremando, non ha idea della risposta che vorrebbe leggere stampata sul foglio.

Scorre i suoi occhi più e più volte lungo le righe stampate e dopo una terza rilettura lancia un urlo quasi disumano, che fa precipitare sua madre al piano di sotto. Alice è totalmente sconvolta, mentre allaccia la vestaglia in modo precipitoso, dietro di lei una Chloe, super assonnata, si stropiccia gli occhi, tentando di capire cosa stia succedendo.

«Mi hanno ammessa!» esclama Gabby, correndo ad abbracciare entrambe, che però ancora non hanno realizzato cosa stia succedendo.

«Mi hanno presa all'università di fotografia a Melbourne» si spiega meglio la ragazza, appendendosi alle spalle della mamma e cominciando a scuoterla.

Alice rimane in silenzio, mentre la piccola di casa inizia a saltellare intorno alla sorella, contenta quasi più di lei. In realtà lo maschera urlando che sarà da sola in casa con la mamma, ma Gabby sa che è davvero felice per lei, nonostante a dieci anni non possa capire cosa questo comporti.

«A Daniel l'hai detto?» è la prima domanda di Alice e Gabby un po' ci rimane male.

Si aspettava urla e salti di gioia e invece lei si preoccupa di Daniel, facendo solo aumentare le sue ansie e paranoie. Ancora non sa come lo dirà a lui, ma nel frattempo si gode la notizia.
Certo, avrebbe voluto dirglielo di persona, prima che lui partisse una settimana fa per cominciare ad allenarsi per l'imminente campionato di formula tre, che inizierà ad Aprile, ma ora dovrà aspettare il momento giusto.

«Sono davvero fiera di te, tesoro» alla fine Alice, davanti al suo silenzio, la abbraccia e le da conforto anche per le preoccupazioni non dette.

«Quindi te ne vai e posso prendermi la tua camera al piano di sotto?» esordisce Chloe.

«Perché dovresti?» sua madre si gira verso di lei con un tono interrogativo e anche piuttosto stranito.

«Perché non mi va di salire le scale ogni sera!» esclama la piccola con fare teatrale, per poi finire la recita buttandosi sul divano.

«No, piccola peste, perché tornerò a trovarti tutte le settimane» replica la più grande cominciando a farle il solletico.

Quando smettono di vivere quel piccolo momento intimo e familiare, Gabby si decide ad uscire di casa, il suo obiettivo non è più il suo solito itinerario mattutino, ma la villa del suo migliore amico, a qualche chilometro di distanza, vicino quella dei Ricciardo. Corre comunque, con tutta l'adrenalina che ha in corpo, godendosi il paesaggio che la sua splendida città le offre. Proprio a metà del percorso, però, si scontra con un Matthew più addormentato che sveglio, ma con la sua stessa aria felice.

«Dove stai andando?» gli chiede Gabby con il fiato corto.

«A casa tua» risponde lui.

«Questa sì che si chiama telepatia!» esclama lei, poggiandosi sul muretto che affaccia sul mare. Lui la imita, cercando di riprendere fiato.

Bravi a cadere // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora