Capitolo 2

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«Ma che cazzo?!» esclamai allungando le mani per reggermi alle pareti strette accanto a me.

«Perdonaci per la mancanza di preavviso, ma abbiamo davvero poco tempo e ci serve che tu ci ascolti attentamente.» disse il biondino.

Non feci in tempo a rispondere che il suo compare si avvicinò a me e sbottò: «Che diamine ti sei messa sugli occhi? Non è naturale.»

Che fossi confusa mi sembrava più che giusto... e che sentissi il bisogno di mettermi a gridare e avere una sana crisi di nervi mi parve lecito.

«Voi mi avete rapita!» gridai allontanandomi.

Il tipo dai capelli castani sbuffò e si mise le mani sui fianchi mentre il suo compare tentò di avvicinarsi.

«Tecnicamente ci siamo solo teletrasportati in una zona più sicura e lontana da occhi indiscreti. Scusa le cattive maniere di mio fratello: a volte sa essere un vero stronzo.»

In tutta risposta, lo stronzo grugnì.

«Io sono Cole, comunque. È un piacere incontrarti finalmente.» tese la mano per far sì che la stringessi, ma non ci pensai nemmeno a farlo.

Quando Cole lo intuì, si riallontanò.

«E lui è mio fratello Rylan.»

Bene, ora che i due stronzi avevano finalmente un nome mi sentivo davvero una favola...

Ma che cazzo?!

«Riportatemi immediatamente indietro. Non ho nulla che vi interessi.» asserii seria.

Il vento all'esterno soffiava attraverso le piccole crepe sul legno creando fischi terrificanti e scricchiolii che mi fecero rabbrividire.

«È qui che ti sbagli.» disse Cole avvicinandosi con uno scatto a me.

Mise la mano aperta davanti al mio volto e, non seppi davvero come, un lieve vento sembrò svilupparsi dal palmo della sua mano e le mie lenti colorate saltarono via dai miei occhi.

«Ma che...?!»

«Ora piantala con tutti questi giochetti e dicci dove l'hai messo.» intervenne Rylan.

Ancora sconvolta da quella sorta di... magia, continuai a guardare le mie lenti in mano a Cole.

«Okay, questo deve essere per forza un incubo. Ora mi sveglio.» dissi scuotendo la testa.

Cole mi si avvicinò ancora «Aira, non è un incubo.»

«Tutto questo è impossibile. Il teletrasporto, quella... quella cosa...» dissi gesticolando «quella cosa con le mani. È impossibile.» continuai.

Rylan mi guardò perplesso «Ci stai prendendo per il culo? Perché non è divertente.»

Credo che lei non sappia veramente quello che sta succedendo, disse Cole sempre a bocca chiusa.

«Okay, puoi smetterla di fare quella cosa super inquietante da ventriloquo?» gli chiesi. Ero già abbastanza scandalizzata da tutto il resto. Mi sembrava di essere appena finita in uno dei libri magici della Rowling.

«Non sono un ventriloquo. Tu mi senti perché puoi leggermi nel pensiero così come io posso leggere nel tuo.»

Risi. Non potei fare altro.

«Okay, quindi cosa facciamo? Non c'è tempo da perdere.»

Intanto potresti smetterla di fare lo stronzo, pensai guardando Rylan, il quale mi lanciò un'occhiata assassina.

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