diego e tanc

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pov's Tanc

mi sono appena svegliato e l'unico pensiero che ho è questo: "perché l'ho fatto", devo andare a parlare con Lele. Esco dalla stanza e vado in sala ma non c'è nessuno, in cucina nemmeno, allora vado verso la camera di Gian e Diego, busso

subito esce Gian che mi guarda male e quindi capisco che sa già tutto

T: c'è Lele?

G: che vuoi ancora da lui?

abbasso lo sguardo

T: fammici parlare

fa per rientrare in stanza senza rispondermi

T: per favore

D: TANCREDI SE NON TE NE RITRONI IN STANZA VENGO Lì E TI DISTRUGGO

T: voglio parlare con lele

Gian entra in stanza e sbatte la porta alle sue spalle

vado in cucina e uso un po' il telefono per distrarmi, ma con scarsi risultati, ho deciso che aspetterò che Lele vada in bagno o venga a prendersi qualcosa da mangiare, sperando che non ci saranno anche Gian e Diego

dopo qualche ora sento la porta aprirsi e vedo uscire Diego incazzato che viene verso di me, sinceramente ho paura, Diego farebbe di tutto per Lele

D: che cazzo hai fatto?

dice avvicinandosi verso di me

D: come cazzo ti sei permesso?

un altro passo

io continuo a spostarmi indietro

T: Die-

D: stai zitto

continuo ad andare indietro ma la mia schiena si appoggia al muro

D: io ti ammazzo!

tira un pugno al muro di fianco alla mia faccia, ho perso vent'anni di vita

T: so di aver fatto una cazzata, per questo voglio andarci a parlare

D: no! tu a lui non ti avvicini nemmeno

T: io ci devo parlare

mi tira un pugno sul naso, poi uno nello stomaco, uno in faccia, me ne stava arrivando un altro ma grazie a dio Gian lo ha fermato

G: CHE CAZZO FAI?

ho in naso che sanguina e mi fa malissimo lo stomaco, ma d'altronde me lo sono meritato

D: lasciami stare

dice strattonandosi da Gian

G: adesso tu torni da Lele

lui sembra non volerlo ascoltare

G: ora

sbuffando va in camera

T: grazie

G: vai in bagno che ti devi medicare

vado in bagno e inizio a medicarmi però faccio fatica allora gian mi raggiunge e mi aiuta, poi senza dire una parola torna da Lele e Diego.

pov's lele

il giorno dopo

non riesco a stare in casa sapendo che nell'altra stanza c'è Tancredi, infatti tra qualche ora ho il treno e tornerò a Roma, non so per quanto ma ho bisogno di staccare da qui.

AUTORE

sono riuscita a recuperare il capitolo, e nulla spero che vi piaccia

insta: unafintascrittrice

Era una semplice vacanza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora