pov's matilde
dopo che il ragazzo esce di casa vedo lele incupirsi e colllego tutto
M: era Tancredi vero?
mi aveva spiegato tutto e probabilmente ora penserà che lele lo avrà gia sostituito, non volevo combinare sto casino
L: si
le sue guancie iniziano a bagnarsi con le lacrime, mi siedo di fianco a lui
M: devi solo spiegargli come stanno le cose, che siamo amici e basta
L: non mi vorrà ascoltare
M: le è venuto qui da Milano solo per te, secondo te ora non vorrà ascoltarti?
L: hai ragione, vado a cercarlo, grazie
mi fece un sorriso, si asciugò le lacrime e uscì
poco dopo vidi il telefono di lele sul letto, lo aveva dimenticato qui, allora provai a rimediare al casino che avevo appena fatto e chiamai Tancredi
pov's tanc
sono per le strade di roma con le lacrime che non hanno intenzione di smettere di scendere, ma allafine dovevo aspettermelo come faceva ad aspettarmi dopo quello che gli ho fatto, però non pensavo sarebbe andato avanti così presto
continua a camminare e poi raggiunsi il parco in cui andavamo sempre quando abitavamo ancora qui a roma
poco dopo mi arriva una chiamata da lele e non so con quale forza ma decido di rispondere
inizio chiamata
T: le, tranquillo ho capito
M: Tancredi io sono Matilde
T:ah...la sua nuova ragazza giusto?
M: ecco volevo giusto spiegarti questo
T: tranquilla non devi spiegarmi niente, a me basta che lele sia felice e sicuramente lo sarà di più con te prenditi cura di lui
M: io e lui siamo amici, solo amici
T: amici?
M: si
T: ma dormivi a casa sua e l'hai chiamato am
non riuscì a finire la frase
M: io e lele non ci vedavamo da moolto e per stare più tempo assieme sono venuta a dormire da lui ma eravamo in 2 stanze separate e poi ci siamo sempre chiamati così, non pensavo fossi lì sennò non lo avrei mai fatto, scusami
T:oh... tranquilla, anzi grazie mille per avermi spiegato tutto
M: niente, ci vediamo Tancredi
T: ciao
fine chiamata
non mi aspettavo questo sinceramente
sentì una mano sulla mia spalla era lui, aveva gli occhi rossi si vedeva che aveva pianto
si mise di fianco a me e iniziò a parlare
L: tanc ascolta, matilde è soltanto una mi amica, nulla di più so-
lo interruppì
T: lo so lele, mi ha chiamato e mi ha spiegato tutto, tranquillo
gli feci un lieve sorriso che lui ricambiò, avrei una voglia matta di baciarlo ma non so se lui mi abbia perdonato del tutto
L: ma allora non sei arrabbiato?
io scossi la testa
L: e allora mi spieghi perché cazzo non mi stai baciando?
T: mi hai perdonato? sul serio?
lui annuì e io non persi tempo a baciare quel sorriso che aveva sul volto, quando ci mancò il fiato ci staccammo, eravamo lì a guardarci con i sorrisi che partivano da un'orecchio e finivano all'altro,eravamo solo io e lui e tutto questo mi mancava
mi buttai subito addosso a lui e lui mi strinse a se
T: mi sei mancato tanto lele e scusami ancora per tutto
L: mi sei mancato anche tu e ora basta pensarci, ora siamo tornati
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eiii ciao ragazzz, come vi sembra il capitolo?
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Era una semplice vacanza
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