BIKER 2' Capitolo "Party"

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È domenica sera. Non voglio uscire ma sono obbligata a farlo, per accompagnare Penny. Lei ha detto che mi verrà a prendere con la macchina di suo padre. I miei genitori hanno acconsentito che io vada alla festa di Clarissa.

Ho indossato una gonna corta e una camicia rosa. Penso di essere nella mia forma migliore.

Di solito, durante le feste rimango in disparte, questa volta voglio provare a divertirmi anche io.

Ne ho abbastanza di essere una ragazza timida e impaurita.

Quando è l'ora di andare, prendo la borsa e scendo di sotto.

Papà e mamma usciranno fuori a cena, come ogni domenica. Vedo mia madre che si sistema la collana di perle, mio padre che si aggiusta la cravatta ed esce dalla loro camera da letto.

«Se puoi, non fare troppo tardi, Hope» mi raccomanda papà.

«Dai, è una festa!» mi lascio scappare.

«Per ogni inconveniente, chiamami al cellulare» mi fa sapere mamma, mentre si sistema gli orecchini.

«Okay» annuisco.

Scappo via, perché sento strombazzare. È Penny, con la Ford blu di suo padre.

Salgo sul sedile del passeggero e ci salutiamo con un bacione sulla guancia.

«Sei uno spettacolo» mi complimento con lei, visto che indossa un tubino rosso fuoco.

Io in confronto non sono niente di speciale. La mia migliore amica fa la linguaccia e mi rimprovera perché come al solito avrei potuto vestire più seducente.

Sono la solita bambinetta inesperta.

Partiamo con la sua auto, lei alla guida è sempre spericolata, ma aspetta di allontanarsi dal nostro quartiere per accelerare, così che i miei genitori non possano vederci.

«Rallenta» le dico chiaro, visto che preme sul pedale con impazienza.

«Non vedo l'ora di arrivare alla festa» si scusa lei.

Il centro di Boston è popolato come sempre, la festa di compleanno di Clarissa si tiene a casa sua. Lei abita in una villa al centro, circondata da un giardino.

Penny parcheggia e finalmente possiamo scendere, io soprattutto mi ritengo in salvo.

«Sei un pericolo al volante!» la rimprovero.

Entriamo con i nostri tacchi a spillo, ancheggiando. Il giardino è pieno di ragazzi, la festa è al pianterreno. Tutte le luci del soggiorno sono accese, c'è una folla immensa che balla e ci buttiamo subito nella mischia.

«Ciao, belle» ci saluta Clarissa.

«Auguri!» mentre balliamo Penny prende dalla sua borsa il nostro regalo di compleanno e glielo porge. È un braccialetto.

La festeggiata posa il pacchetto su un tavolo, assieme ad altri regali.

Il tavolino dei rinfreschi è pieno di bibite, così mi avvicino e mi verso da bere. La birra non è niente male. Divento brilla in un attimo.

Non sono abituata a bere e mi dà subito alla testa.

Comincio a barcollare, finché qualcuno non mi afferra per i fianchi.

«Ron!» mi ritrovo abbracciata a lui.

«Non dovresti bere tanto...»

È carino come sempre, con una camicia di seta e i pantaloni neri.

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