Qualche settimana dopo
«Ci ho messo un po' per trovare un nome decente. Il tuo era così bello da sentire, che qualsiasi cosa pensassi mi sembrava inadeguata»Draco si girò a pancia in giù, per guardarmi meglio e mi rubò gli appunti dalle mani. Odiava quando non gli riservavo tutta la mia attenzione.
«Il mio nome l'ho scelto in due minuti. Sai qual è l'origine del nome Draco?» chiese, mentre poggiavo i gomiti sul letto, per guardarlo a mia volta.
«La costellazione del Dragone, lo so! Ma era troppo lungo e decisamente troppo rischioso. Così, hai pensato bene di usare qualcos'altro che centrasse con l'astronomia!» spiegai, con un sorriso fiero. «E poi la cometa è destinata a svanire... non mi sorprende che tu ti sia associato a un concetto tanto triste, dato lo stato d'animo con cui ti sei presentato qui. Però non tutte le comete svaniscono nel nulla, sai? E tu, sei sicuramente una di quelle che sopravvive e trova il suo posto nell'universo, anche se con qualche cambiamento»
Sin dall'inizio, ero rimasto affascinato dal suo pseudonimo: quando finalmente Draco mi aveva confessato di essere Comet, uno dei primi misteri che mi ero impegnato a sbrogliare, era stato proprio quello, perché ero sicuro che un tipo pignolo come lui, non avrebbe mai scelto un nome a caso, solo perché suonava bene.
Draco inarcò le sopracciglia, con un sorrisetto compiaciuto.
«Bene, bene, vedo che hai fatto i compiti. È un vero peccato che tu non abbia sfruttato le tue capacità deduttive mesi fa!»
Sbuffai, facendo ricadere di nuovo la testa sul cuscino.
«Non posso negare di aver avuto la verità sotto gli occhi: entrambi orgogliosi, pignoli, permalosi e altezzosi... »
Draco mi lanciò il cuscino, ma avevo i riflessi pronti, lo spedii sul pavimento con un cenno della bacchetta e continuai, come se nulla fosse. «... per non parlare della storia della tua famiglia, degli impegni di Comet che coincidevano con i tuoi...»
«E ti sembra poco?!» fece Draco, sbuffando. «Praticamente mancava solo che mi firmassi!»
Aveva ragione.
Mi passai una mano sulla faccia, perchè ancora non riuscivo a capire come avessi fatto a non pensarci.
In realtà il vero problema era che, nonostante fossi sempre stato io, tra i due, quello a volersi rivelare, non mi ero mai fermato a guardarmi intorno nel tentativo di associare qualcuno a Comet... Si, volevo incontralo, volevo sapere il suo vero nome... ma mai che avessi provato a indovinare.
«A mia discolpa, ero convinto che ti piacessero le ragazze! Blaise non faceva altro che cercare di convincerti a rimorchiarne qualcuna!»
Draco si lasciò sfuggire una risata sarcastica: «Oh, non lo faceva anche con te? E poi piantala di pensare a quella disgustosa pomiciata a cui mi sono prestato una sola volta, perché io sto cercando di fingere che non sia mai successo e dimenticherei più facilmente se smettessi di ricordarmela»
Scoppiai a ridere, ripensando alla nostra primissima serata insieme all'Incantesimo.
«Ti ho mai detto che quella volta ho passato metà serata a fissarti il sedere?»
Draco rimase senza parole per qualche secondo, poi si esibì nel suo familiare sorriso malizioso.
«Ah, bene! Quindi non sono diventato appetibile tutto a un tratto solo per il mio incredibile stile epistolare!»
Scossi la testa, ridendo e non protestai quando si avvicinò a baciarmi con bramosia.
Stavo già per perdere la concentrazione e lasciarmi sopraffare da i nostri corpi appiccicati, quando Draco si allontanò all'improvviso.

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Tuo, Harry
FanfictionHarry comincia ad intrattenere una fitta e piacevole corrispondenza con un ragazzo, in completo anonimato. Col passare del tempo, la persona a cui scrive diventerà sempre più importante per lui ed il desiderio di conoscerlo sarà sempre più forte. Ci...