Quando lo hai capito?

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A Giugno il tempo era splendido. Il genere di caldo non afoso ma confortevole, che ti permette di andare in giro in maglietta e pantaloncini senza sudare troppo.

Comunque, io e i miei amici non avemmo il tempo di pensarci troppo, perché quel caldo invitante segnò l'inizio della nostra carriera Universitaria.

Io e Ron frequentavamo la Facoltà per Auror e Hermione si era iscritta alla Facoltà di Legislazione Magica, che in pratica era un ottimo ripasso generale delle Leggi del mondo Magico - il che era utile se volevi intraprendere un qualsiasi lavoro al Ministero -.
Non che a lei servisse, ma non aveva proprio resistito ad iscriversi anche lei, quando le avevamo parlato dell'Università.

Ginny aveva pensato di seguirla, ma poi era stata contattata da un paio di squadre minori di Quidditch ed aveva deciso di seguire quella strada. Sembrava che la storia tra lei e Dean avesse alti e bassi e Ron contava sul fatto che presto sua sorella sarebbe stata troppo presa dalla propria carriera per pensare a lui.

Gli unici altri ragazzi conosciuti iscritti all'università, erano Draco Malfoy, Blaise Zabini e Hannah Abbott.

Hannah aveva scelto la stessa facoltà di Hermione, Blaise quella di Guarigione.

Hermione ci raccontò che, durante gli ultimi mesi di Hogwarts, Draco aveva cominciato ad andare in giro con lui. Era l'unico ragazzo del nostro anno che non aveva avuto nulla a che fare con la Guerra - perché sua madre non era una Mangiamorte - e a cui non importava niente della brutta fama di Draco.

Zabini era molto preso da se stesso, gli importava solo di godersi il suo successo tra le ragazze e la sua ricchezza. Non era mai stato molto amico di Draco ma, sembrava che ora si sopportassero a vicenda.

Le giornate erano lineari.
Le lezioni cominciavano alle nove e finivano alle sei, intervallate dalla pausa pranzo.

Per la colazione, il pranzo e la cena, il campus era provvisto di una spaziosa sala mensa.

La mensa, ben presto, divenne il mio posto preferito: era lì che ci riunivamo tutti insieme per distrarci dallo studio e, in quei momenti, mi sentivo libero di essere uno stupido ragazzo di quasi diciannove anni che parlava di cose stupide, insieme ai suoi amici.

In realtà, il primo giorno, non ero ancora esattamente di questa opinione, perché la mensa era l'unico posto in cui non potevo evitare di starmene in pubblico:

Quel giorno insistetti a lungo con Ron, Hermione ed Hannah, per entrare più tardi possibile.
Il mio desiderio si rivelò tutt'altro che sensato però perché, quando alla fine varcammo la porta, la mensa era quasi piena.

Scoprimmo che consisteva in un semplicissimo locale disseminato di tavoli e sedie.

Un professore, che non conoscevo, ci venne incontro ed indicò un tabellone luminoso, posizionato all'entrata.

«Buon primo giorno, ragazzi! Signor Potter, è un piacere conoscerla! Sono qui per aiutarvi a scegliere i vostri posti. La mensa è dotata del numero esatto di posti per il numero esatto di allievi. Per cui, il posto che ora sceglierete, rimarrà vostro per tutti i mesi di studio. Basta segnare il vostro nome sulla lavagna magica e il vostro posto sarà assegnato e non potrete cambiarlo. Domande?»

Mi guardai intorno e notai molte facce in attesa. Sembrava non vedessero l'ora di vedermi costretto a sedere al loro fianco.

«È rimasto un tavolo vuoto?» chiesi in fretta.

Hermione rispose al posto dell'insegnante, osservando la lavagna. «A quanto pare i pochi tavoli rimasti, sono già occupati da almeno tre o quattro persone»

Tuo, HarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora