Capitolo 5

2 1 0
                                    

È stata una scelta di mio padre andare via di casa e vivere altrove.
È  stato un trauma per mia sorella, una bambina di soli sei anni, che vuole ancora oggi che mamma e papà tornino a vivere assieme.
Io invece mi sono sempre posta una domanda:perché le persone si sposano?
Perché ho sentito i miei genitori litigare...
Ma non è mai stato un trauma vero perché, dopo l'ennesimo litigio, facevano pace con un bacio.
E invece, quella notte, questo non è successo.
Si era spezzata quell'armonia, non c'era più quell'affetto.

Io ero in cucina quando sentii mio padre, cambiando tono di voce al telefono, teso.
Lo vidi, con lo sguardo smarrito, le nocche bianche delle mani, ripetere sempre più a fatica:"Io ho una figlia?"

Tutto è successo mentre ero davanti a lui, in piedi, e lui nemmeno si era accorto della mia presenza.
Alle sue parole io rimasi pietrificata, mi affrettai a nascondermi. La mia collanina si era illuminata e stavo per estrarre i miei artigli di Vampira quando, vedendomi in uno specchio, decisi di andarmene prima che potesse accadere il peggio.
Non sapevo che, essendo Vampira, si erano modificati i miei sensi, l'olfatto e la vista; che avevo acquisito un altro modo di percepire la vita, che potevo fiutare o sentire rumori da tutte le parti, anche a più di cento metro di distanza.
Oltre alla totale mancanza di appetito.
Ora mi nutro solo di frutta per potermi controllare, alla vista del sangue.
I Vampiri infatti si nutrono solo di sangue.
Ne abbi la conferma quando una notte avevo perso il controllo di me stessa e avevo ucciso un animale, solo per la voglia di bere sangue: avevo sviluppato l'istinto omicida.







A VOLTE NON BASTA (Storia Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora