Cap 1: Una febbre di bacio

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Jared e Jensen erano due ragazzi rispettivamente di 24 e 28 anni. belli, complici e migliori amici. Un duetto perfetto. Si erano conosciuti un giorno in un bar, durante una rissa in cui era stato coinvolto Jared, mentre era ubriaco. Jensen gli diede una mano contro gli energumeni che se l'erano presa con lui. Finì con dei bei lividi per entrambi, ma grazie all'intervento di Jensen, riuscì ad evitare che Jared finì al pronto soccorso.

Era stato bello. Un bel momento.

Avevano a quel tempo 21 e 25 anni. Da quel momento divennero inseparabili.

Quello che però non potevano prevedere, era che si sarebbero cotti a fuoco lento, l'uno dell'altro.

Nessuno dei due però aveva il coraggio di confessarsi all'altro, perché troppo timidi e perché l'uno pensava dell'altro che fosse troppo "maschio virile" per interessarsi ad un uomo, in particolare a sé.



Quel giorno, Jensen era andato a trovare Jared, a letto con l'influenza. Gli aveva cambiato il ghiaccio sulla fronte già diverse volte, ma la pezza diventava calda subito.

"Amico, non sono più un bambino" diceva Jared, soffiando con il naso.

"No, sei peggio." Lo rimproverò Jensen. "Quante volte ti avrò sconsigliato di camminare a piedi scalzi per la strada? è da tamarri, è rischioso in quanto ci sono schegge, pezzi di vetro e mozziconi di sigarette ovunque e poi fa ammalare...e infatti!!" gli disse Jensen, poggiandogli una nuova pezza sulla fronte.

"Tanto ci sei tu a prenderti cura di me, no?" ridacchiò Jared.

"Continua a crogiolarti su questo." Borbottò Jensen, ma sorrise.

"Lo so che ti piace prenderti cura di me." rise Jared.

Jensen arrossì. Beh, forse un pochino aveva ragione.

Jared starnutì e tossì nuovamente.

"Ho la gola in fiamme." Si lamentò.

Jensen andò a prendergli un altro bicchiere d'acqua.

Dopo un'altra mezz'ora, notò che Jared stava cercando di addormentarsi, senza riuscirci. Continuava a lamentarsi per i dolori alla gola.

"Jensen, ti prego, fai qualcosa."

Jensen osservò le sue labbra appena un po' più rosse del solito, per via dell'influenza.

"Non sono un mago, ma qualcosa posso fare."

Jensen sconnesse il cervello e gli diede un bacio sulle labbra, non troppo marcato, ma non fuggevole.

Le labbra di Jared erano bollenti e appena un po' screpolate. Jensen le sentì quasi bruciare sulle sue labbra.

Jared si bloccò e non fece più alcun rumore. Jensen non poteva vedere la sua espressione, perché la pezza gli copriva gli occhi, ma immaginò il suo orrore e quindi fuggevole fu la sua uscita di scena dalla stanza.



Quando dopo ore, Jared si riprese ed uscì dalla stanza, Jensen sperò che stesse troppo male per ricordarsi quello che era successo. Così non fu, però.

Jared sembrava stare un po' meglio, anche grazie all'aspirina che aveva preso. Guardò però Jensen con uno strano sguardo. Un misto di confusione, curiosità e di sicuro terrore.

"Perché mi hai baciato?" gli chiese.

Jensen maledì la genuina e disarmante sincerità di Jared, che non lo abbandonava mai.

E ora che cosa gli avrebbe raccontato?

"Amico, mi hai chiesto di fare qualcosa." disse, piano, con noncuranza.

Jared si stranì e Jensen lo vide bene dai suoi occhi. "Ma...ma cosa...io.." cercò di balbettare Jared.

Improvvisamente, Jensen capì che Jared era troppo spaventato e che non l'avrebbe mai ricambiato, doveva correre ai ripari.

"Ok, ok, calmati, il fatto è che avevo letto durante uno dei convegni sulla salute a cui partecipo, che il bacio è un'ottima medicina contro i germi delle malattie fastidiose come il raffreddore, ma anche contro l'influenza."

Jared allargò gli occhi e spalancò appena la bocca.

L'avrà bevuta? Si chiese Jensen.

"Uhm...beh..non lo sapevo..ok..."

Sì! La sta bevendo. Jensen, amico mio, sarai una frana con le altre cose, ma in quanto a bugiardo non ti batte nessuno esultò Jensen dentro di sé.

"Solo, non farlo più!" ridacchiò Jared. "Mi hai fatto prendere un colpo. Ti voglio bene, siamo amici, ma nessuno di noi due è gay." Aggiunse Jared, ridendo, senza avere il coraggio di guardare Jensen.

Jensen lo guardò terrorizzato. Non avrebbe potuto più rifarlo?

"No...perché? L'hai detto tu, no? Siamo amici, non c'è niente di male. Gli amici lo fanno."

Jared lo guardò spaventato e imbarazzato e Jensen si sentì avvampare. "Come?" chiese Jared.

"Sì, i bacetti in amicizia. Sai quanti miei amici conosco, che lo fanno? E non sono gay, giuro! È un gesto d'affetto e poi noi due siamo amici, no? Che male c'è? Tu mi vuoi bene, Jar?" gli chiese, senza guardarlo. Naturalmente aveva mentito su questi inesistenti amici che si baciavano sulla bocca, ma Jared non poteva saperlo.

"S-sì." Mormorò Jared. Anche se Jensen era voltato, poteva immaginare la faccia terrorizzata e imbarazzata di Jared. Sorrise.

"Bene, allora non c'è alcun problema." Disse, andando a versarsi una spremuta d'arancia.

Jared non rispose, ma non rifiutò nemmeno. A Jensen parve quasi di sentirlo deglutire.

Sorrise ancora.

I due non sapevano ancora come si sarebbero lasciati coinvolgere in questo nuovo gioco di baci.










Note dell'autrice:

Eccomi qui con un'altra storia!! ahhah è da diverso tempo che penso a questa storia, è molto importante per me questa storia, ma avevo voluto aspettare. Ora però non riesco più xd sono sicura che vi piacerà! Sarà una fanfiction carina, leggera, senza drammi e piena piena di fluff <3333

Gioco di baciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora