2. Una semplice pizza.

35 4 0
                                    

Una volta finito il pranzo corro subito a fami una doccia, visto che per evitare di litigare nuovamente con mia madre mi sono seduta a tavola senza prima darmi una rinfrescata.

Appena arrivo in bagno poso il mio cellulare sul piccolo mobiletto che c'è appena entri e mi chiudo dentro.

Inizio a svestirmi ma proprio quando sto per entrare in doccia sento il mio cellulare suonare per l'arrivo di un nuovo messaggio.

Immagino già che il messaggio provenga dalla mia migliore amica Cloe, così mi affretto a prendere il cellulare per leggerlo.

Da Cloe: "ciao tesoro, ti andrebbe di uscire?"

Senza pensarci troppo rispondo al suo messaggio "Certo, se non stai facendo niente potresti venire da me, così appena finisco di fare la doccia ci prepariamo insieme"

La sua risposta non tarda ad arrivare

Da Cloe: "considerami già per strada perciò muoviti con la doccia"

Senza rispondergli faccio come mi dice. Entro in doccia mi insapono tutta e mi faccio uno shampoo veloce. Appena finisco afferro il mio accappatoio avorio lo indosso ed esco dal box doccia. Sistemo il bagno e prima di dirigermi in camera mia recupero il mio cellulare dal mobile per controllare le notifiche dei social.

Appena arrivo davanti la porta della mia stanza ancora con gli occhi fissi sul cellulare apro la porta, spaventata lancio un urletto e lascio cadere il mio cellulare dalle mani e tutto ciò accade perché Cloe mi travolge in un abbraccio "Tesoro sono arrivata presto perché non vedevo lora di uscire da casa, credimi che i miei mi stanno addosso su ogni cosa. Non vedo l'ora di partire per Los Angeles, per vivere come mi pare la mia vita" sciolgo labbraccio e la guardo "Cloe mi hai spaventata a morte, comunque mancano meno di 4 giorni e poi potremmo dire ciao a Deadwood, ma finché siamo qui godiamoci questi ultimi giorni che ci rimangono facendo ciò che ci diverte di più senza dare troppo peso alle ramanzine dei nostri genitori". Cloe sembra approvare la mia idea così passiamo tutto il pomeriggio a prepararci.

Lei ha deciso di indossare un vestitino azzurro che tempo fa aveva acquistato insieme a me, il vestitino è molto corto ed ha uno scollo a V sul davanti. Mentre io ho optato per un semplicissimo vestitino aderente nero con delle frange di lustrini intorno allo scollo a cuore che mette in risalto le mie forme.

Una volta uscite da casa prendiamo la mia auto, una Range Rover Sport bianca e ci avviamo verso la strada principale di Deadwood.

Non abbiamo ancora deciso cosa fare, così visto che il mio stomaco si sta contorcendo dalla fame, tenendo gli occhi sulla strada richiamo l'attenzione della mia amica "Cloe non so tu ma io sto morendo di fame, ti andrebbe di fermarci da Bob per una pizza prima di iniziare la serata al Red Rodeo?". Lei smette di cambiare di continuo le canzoni allo stereo e mi guarda felice "Lo sai che non so mai dirti di no alla pizza di Bob e poi per il Red Rodeo è ancora presto" disse. A queste parole svoltai a destra dirigendomi verso il locale di Bob.

Bob è un vecchio signore che ci ha visto praticamente crescere, abbiamo festeggiato ogni nostro compleanno da lui e quasi ogni sabato sera io e Cloe ci facevamo portare nella sua pizzeria dai nostri genitori per mangiare la nostra pizza preferita.

Appena vidi l'insegna luminosa con la scritta Bobpizza lanciai un urletto di gioia e mi parcheggiai, recuperai tutte le mie cose sparse nell'auto e insieme a Cloe scendemmo dalla macchina per dirigerci verso l'entrata della pizzeria.

Appena varchiamo la porta della pizzeria, Bob un uomo di circa 60 anni in carne con un grande baffo, ci viene incontro gridando "Le mie ragazze, come state? Non venite a trovarmi da due giorni mi stavo preoccupando" disse. Dopo le parole di Bob che riempirono tutta la pizzeria, i clienti prima intenti a parlare tra di loro o a mangiare la loro pizza si girano a guardarci curiosi, io e Cloe scoppiamo a ridere perché ormai eravamo abituate a Bob che gridava e tutta la gente che ci guardava con la faccia stranita "Buona sera Bob, noi stiamo bene siamo passate a trovarti e ci stavamo giusto chiedendo se ti rimanessero due posticini per noi questa sera?", Bob abbraccia sia me che Cloe e abbassando la voce così da non farsi sentire da tutti gli altri clienti ci disse: "Voi avrete sempre un posto libero nel mio locale, venite".

Seguiamo Bob chiacchierando fino al nostro tavolo e prima di lasciarci si volta per prendere le nostre ordinazioni "Vi porto le due solite pizze quattro stagioni accompagnate da due birre medie?" disse, io e Cloe lo guardammo sorridendo ed annuimmo e lui sparì in cucina.

La cena sembra passare in maniera tranquilla tra una chiacchiera e l'altra.

Abbiamo quasi finito di mangiare, quando Cloe interrompe il discorso che stavo facendo su mia madre, perché si accorge di un uomo seduto ad un tavolo poco più distante dal nostro accompagnato da altri due uomini, che non smette di guardare nella nostra direzione "Mi chiedo cosa avrà da guardare, non ti ha tolto gli occhi di dosso neanche per mangiare" disse scocciata. Smisi di parlare e iniziai a guardarmi intorno per capire a chi si riferisse, ma non capendo guardai la mia amica con uno sguardo interrogativo "Cloe ma sei pazza di cosa stai parlando? Chi mi sta guardando io non vedo nessuno che mi guarda", lei in maniera cauta con il dito mi fece segno di guardare qualche tavolo più in là del nostro. Segui il suo dito in maniera discreta ed effettivamente vidi due occhi azzurri che mi fissavano, incastrò il suo sguardo di ghiaccio nel mio per non so quanto tempo per poi sorridermi. Mi voltai di scatto dalla mia amica, senza ricambiare il sorriso di quell'uomo che mi fece raggelare sul posto e guardai stranita la mia amica "Odio ammetterlo Cloe ma avevi ragione, che ne dici se andiamo via? Non mi piace stare qui sotto lo sguardo indagatore di quello lì mi mette in soggezione". Cloe non se lo lascia ripetere due volte, raccogliamo tutte le nostre cose dal tavolo paghiamo ed usciamo dal locale.

In tutto questo quel ragazzo non ha mai smesso di guardarci e di sorridermi non appena io incrociassi il suo sguardo.

Vi avviso che nei prossimi capitoli la storia diventerà più movimentata.

Il mio amore è nato in Texas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora