Era arrivato il giorno in cui avrei dovuto dirgli addio, così scesi giù e raggiunsi la cella di Jane, era già sveglia.
<< Sei libera di andare, mi dispiace per averti trattenuta tutto questo tempo >>
Disse aprendo la porta, io uscii da lì, avevo riflettuto tutta la notte su quello che dovevo fare, così presi una decisione.
<< I tuoi genitori sono fuori che ti aspettano >>
<< aspetta >>
<< dimmi >>
<< se vado non ti rivedrò più >>
<< cosa? Stai scherzando? >>
<< No >>
<< non puoi dire queste cose seriamente >>
<< sono seria se vado non ti rivedrò più >>
<< mi dispiace, è stato bello conoscerti ma non saresti al sicuro qui, non continuerà ad essere come quando eri in quella cella,
ma sarai a rischio >><< potresti proteggermi >>
<< è pericoloso, mi dispiace. Daniel! >>
<< Si, dimmi >>
<< accompagnala
all'ingresso >><< vieni! >>
Mi fecero uscire da quella casa, i miei genitori erano così felici! E anche io di rivederli. Andammo a casa, ero in camera mia e pensavo a lui e al fatto che mi ero innamorata, e quando una persona è innamorata di qualcuno e capace di fare tutto, specie una come me. Quel giorno non mangiai nulla. Non poteva finire tutto così, mi era venuta in mente un'idea.. in realtà era un suicidio, non che avessi in mente di togliermi la vita! Intendevo un'altra cosa.
~Ore 23:00~
Mi assicurai che i miei genitori e le mie due sorelle dormissero, così uscii di nascosto, sapevo che nessuno sarebbe potuto entrare in quella casa, era sorvegliata, mi avrebbero potuto anche uccidere, ma speravo che mi avrebbero riconosciuta. Anche se, non gli e ne sarebbe fregato nulla di chi fossi, anche se ero stata già lì, ma appunto come ostaggio. Speravo che lui fosse lì. Così rendendomi conto che fosse una pazzia vera e propria, mi avviai verso quella casa ma.. pensandoci non sapevo dove si trovasse di preciso, perchè il giorno del rapimento salii in un'auto ed ero bendata. Quando ore fa arrivarono i miei genitori alla casa, e uscii, la vidi per la prima volta di fuori, nel momento in cui me ne andai. Quindi iniziai a cercare, domandai a qualcuno, ma nessuno mi voleva dare quell'indirizzo, sicuramente perchè era pericoloso. Vedevo nei loro volti che fingevano di non saperlo, o per paura delle conseguenze se avrebbero mandato qualcuno lì o perchè avevano capito che ero intenzionata ad andarci. Fin quando incontrai una bambina di circa 10 anni, non mi restava che provare. Era tardi e poca gente era fuori.
<< hey! >>
<< Ciao >>
<< sei qui tutta sola? >>
<< No, mia mamma è andata in un negozio, e io volevo farmi una passeggiata >>
<< sai dove posso trovare, la casa di Florin Smith? >>
<< Mamma dice che non devo mai avvicinarmi lì, nessuno può se non è uno che
può farlo >><< mi potresti dire dove si trova? Non ci andrò >>
<< si lungo quella strada c'e' una curva dopo un'altra strada dritta, a destra si trova
la casa >><< grazie mille davvero >>
<< di niente >>
Non era nemmeno tanto lontana da dove mi trovavo io. Così andai verso quella casa, sperando che mi avrebbero riconosciuta.
<< hey! Dove credi di
andare? >><< voglio parlare con Florin >>
<< vuole parlare con Florin! >>
I due risero non appena dissi quella frase
<< aspetta! Ma non è la ragazza che abbiamo rapito? >>
Domandò all'altro
ragazzo<< è lei, che sei venuta
a fare? >><< L'ho già detto >>
<< ah diceva seriamente
allora! >><< Florin! Vogliono parlare con te >>
<< chi? >>
Disse sbalordito e uscì dalla porta
<< Jane? Che ci fai qui? >>
I due ragazzi all'ingresso non facevamo che dire che me ne sarei pentita di essere andata a suonare alla loro porta, uno dei due mi prese dalla maglietta
<< Will! Lasciala stare >>
<< cosa? >>
<< Hai capito quello che ho detto >>
<< si, ma certo >>
<< lasciatela entrare >>
<< che ci fai qui? Se non sarei venuto chissà cosa ti avrebbero fatto >>
<< tutto questo è ingiusto >>
<< cosa è ingiusto? Non puoi restare. Capisci cosa significherebbe se restassi? >>
<< non voglio restare, semplicemente non voglio che la nostra storia finisca >>
<< la nostra storia? >>
Disse come per dire hai pensato che stavamo insieme? Era quello lo sguardo... ero talmente presa che ho messo in pericolo la mia vita per sentirmi dire questo.
<< pensavo ci fosse stato qualcosa tra noi.. è chiaro che mi sono sbagliata >>
Con il cuore a pezzi me ne andai verso casa mia, in fondo cosa mi aspettavo? Come ho potuto credere di stare insieme a lui? Sarebbe bello ma è assurdo che possa succedere, non si metterebbe mai con me, lui è Florin il capo di una gang. Una gang conosciuta e temuta in città e anche fuori, di cui non bisognerebbe mai fare affari con loro perchè vi ritroverete solo nei guai. E io mi vado a innamorare del capo! Mentre andavo via da quella casa non facevo altro che pensare, ma ad interrompere i miei pensieri furono dei passi che sentii dietro, la cosa più strana è che se ci sarebbe stato qualcuno, non potrebbe che essere uno degli scagnozzi di Florin, perchè nessuno si sarebbe avvicinato lì. Avevo ormai il terrore di questa cosa, iniziai a correre. Ma qualcuno mi prese da dietro.
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Sono rimasta per te
Romance"Sono rimasta per te" Una storia particolare di due giovani ragazzi. È spettacolare di come un ragazzo apparentemente senza cuore sia disposto a fare del bene per la ragazza che ama. Se avessi saputo tutto quello che avrei dovuto passare per averti...