Capitolo 6.

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"Signor Malfoy, signorina Weasley." disse lentamente Piton, con voce gelida come al solito. Fece loro cenno di entrare, ed i due eseguirono. Una volta dentro, si posizionarono di fronte il professore. "Molto bene. Voi due quest'oggi vi siete comportati in maniera ... in-di-sci-pli-na-ta." Disse, scandendo come suo solito le parole. 

"Signorina Weasley, lei aveva la testa tra le nuvole, e devo costatare che non è la prima volta, in questi 4 anni scolastici." Si girò verso il biondo, che si stava, non curante, guardando le unghie. "Signor Malfoy. Lei, come al solito, ha dato prova della sua arroganza e maleducazione, cose assolutamente non tollerate nelle mie ore di lezione. Dunque, io ora vi lascerò qui, dovete pulire e ordinare la classe che quelli del primo anno hanno disordinato. Una volta che l'aula sarà perfettamente pulita, potrete andare a dormire, non prima. Se domani mi accorgerò che avete trascurato anche i minimi dettagli, entrambi otterrete un'altra bella punizione, e non  vi conviene. Posate le fiale, ordinate sedie e banchi, disponete gli oggetti nei rispettivi cassetti o armadietti, spazzate il pavimento e lucidate i vetri e le teche. Fate tutto il necessario. Bene, io vado nel mio ufficio e non voglio essere disturbato. Buonanotte. "Facendo volteggiare il suo lungo mantello nero, uscì, sbattendo la porta. Alexa si attivò:" Forza, Malfoy, non ho la minima intenzione di passare qui la nottata. "Prese la scopa dietro la porta ed iniziò a spolverare la classe. Malfoy la guardava con un sorrisetto: "beh?! Sbrigati, non farò tutto da sola. "Disse lei, dura. Con un sorrisetto divertito, Malfoy si alzò dalla sedia dove si era era era accomodato e iniziò a sistemare lentamente gli strumenti sulla scrivania di Piton. Dopo circa una mezz'ora di lavoro in silenzio, Malfoy, stufo, posò lo straccio con cui stava lucidando le teche delle pozioni e si sedette su un banco, a guardare Alexa. D'un tratto, lei si girò ei loro occhi si incrociarono.

"Malfoy muoviti, non ho intenzione di pulire da sola." sbuffò lei.

"Dai, piccola Weasley, ce la fai benissimo!" ridacchiò lui. Alexa lasciò cadere la scopa, con un tonfo, marciò verso di lui e gli prese il braccio. Lo tirò a sé, facendolo cadere dal banco. Rise leggermente, gli mise in mano una spugna e disse, guardandolo negli occhi:

"Dai, biondino, ora tocca a te." Per poi spingerlo verso i banchi. Draco sbuffò, ma stranamente eseguì. Alexa ne fu sorpresa, ma compiaciuta. Si sedette al suo posto sul banco a guardarlo. Dopo cinque minuti circa, Malfoy la guardò.

<< quanto cazzo è bella. >> 

Corse da lei, le si mise di fronte, lei seduta e lui in piedi. La guardò con un ghigno. Si stava avvicinando molto, troppo ... "Malfoy, ma che ..."

"shh ..." la zittì lui. Un brivido percorse le loro schiene. Sentirono però dei passi improvvisi. Malfoy la guardò negli occhi, poi si spostò. Alexa era accaldata e rossa in viso, ma si rimise in piedi e riacciuffò la scopa giusto un attimo prima che Piton entrasse in classe. Li guardò con sguardo dubbioso e severo. Dopo qualche istante in assoluto silenzio, disse loro, freddo:

"A che punto siete, signorini?"

"Ehm ... abbiamo finito, prof." disse Alexa, portandosi i capelli dietro l'orecchio. 

Si guardò intorno.

<< Ma non doveva controllare domani !? >>

"Bene, sembra tutto apposto ... più o meno ... potete andare, ma fate attenzione, soprattutto lei, Malfoy. State accumulando punizioni, non vi conviene rischiare." I due annuirono, ed uscirono uno dopo l'altra. Corsero insieme fino al cortile lì accanto. Draco raggiunse Alexa "Sei stata brava, piccola Weasley, niente male le punizioni con te ..." ghignò avvicinandosi. D'un tratto, sentirono due voci ridere e scherzare poco lontano. Alexa si addentrò nel parco del castello. 

Stai zitto, Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora