Capitolo 12.

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"vorrei tanto sapere come farai a scoprire la seconda prova." disse Hermione, il mattino dopo, mentre lei, Alexa ei ragazzi si abbuffavano a colazione in sala grande.
Harry ci pensò su. Alexa disse, fra un boccone di omelette e un sorso di succo di zucca: "beh, Silente stranamente vi ha fatto tenere le uova. Forse c'entrano qualcosa ..." Harry ed Hermione si illuminarono: "è vero! Sei un genio "sorrise Harry. Ron emise un grugnito, facendoli girare verso di lui. Si stava ingozzando di pancakes zuppi di sciroppo d'acero e con pezzi di banane su. Hermione lo guardò con disgusto. George, lì accanto, allungò l'occhio verso la sorella: "Alexa, ma da quando hai quel bracciale?" tutti si girarono verso di lei, che ebbe un tuffo al cuore: il bracciale di Draco brillava sul suo polso, accanto ad altri monotoni e sempre usati braccialetti. Suo fratello aveva la vista di un falco. 

Ginny ed Hermione si guardarono << beh, è ​​nei guai >>

"ma ... l'ho comprato prima di venire, George, a Londra quest'estate, lo avevo perso e l'ho ritrovato ieri sera nel ... nel baule." mentì la ragazza, tagliando con rabbia causata dall'ansia la sua omelette.

George fece spallucce e tornò a parlare con Lee Jordan e Fred, così come Ron tornò a trafficare con i suoi poveri pancakes e harry ad armeggiare con l'uovo, che si, esatto, aveva portato a colazione con sé. 

Dopo la colazione, il quartetto si diresse in classe. Sulle scale, Alexa spalancò gli occhi. "ragazzi, ho dimenticato il quaderno in stanza! Torno subito, avvitatevi." Alexa, con mosse agili, scavalcò alcune scale sospese in aria e corse in dormitorio, in circa cinque minuti, stava tornando in classe. Harry era seduto accanto a Ron, con Hermione dietro. Malfoy e Zabini entrarono proprio dietro Alexa, così Draco spinse l'amico verso Hermione. Blaise si sedette accanto alla riccia, che lo guardava come fosse un alieno. Draco prese posto nell'ultimo banco libero rimasto, ed Alexa fu costretta a sedersi accanto a lui. Poi, la professoressa McGranitt entrò. 

"Malfoy, mi dovevo sedere con Hermione."

"oh, peccato, Weasley, qui ora ci sono io." le disse acido lui, ridacchiando. Alexa sbuffò sonoramente, gli diede le spalle e prese i libri. Fu allora che Draco, con la coda dell'occhio, notò il bracciale che le aveva regalato la sera prima brillare sul polso sinistro di lei. 

"Piccola Weasley, a quanto pare il mio regalino non ti è dispiaciuto." le disse nell'orecchio. Alexa rabbrividì. Si rigirò verso di lui, a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altra. "Beh, è molto bello e mi doleva buttarlo, sai, sembra costato parecchio."

"oh si, davvero." rispose il biondo.

"e allora perché hai speso i tuoi preziosi galeoni per una sudicia Weasley?" disse lei, sistemando i capelli, cosa che lo faceva impazzire. In realtà, tutto ciò che lei faceva, faceva impazzire Draco. "oh, non sono tenuto a dirtelo, Weasley. Accontentati del pensierino." ghignò. Alexa lo guardò, e, come faceva quando era nervosa, si mordicchiò il labbro inferiore. Il ragazzo le guardò le labbra, rabbrividì. Le si avvicinò di più, lentamente.

 Ma fu allora che la prof disse: "ed ora passiamo alla pratica. Signor Malfoy, e signorina Weasley, voi che siete... incredibilmente... in banco insieme, venite qui davanti a me." titubante, Alexa si alzò e, sotto gli occhi di tutti, raggiunse la prof, seguita da un ghignante Malfoy. "Dunque, ragazzi, come stavo spiegando, ma dubito foste attenti voi due, l'anno scorso avete studiato i mollicci. Quest'anno, ma nella mia materia, passeremo al livello successivo a riguardo di essi. dovreste essere ormai specializzati con i mollicci, no? Ora li libererò, dovrete ridicolizzarlo, come siete abituati, e poi userete un incantesimo imparato con me quest'anno per rispedirlo nel baule. Ok?" i due, seppur molto incerti, annuirono. 

"Signorino, inizi lei." Draco guardò i compagni, silenziosi come tombe, tutt'intorno a fissarli. Poi la McGranitt aprì il baule. Ne uscì, sinuoso e minaccioso, un uomo alto, possente e con una folta chioma lunga e bionda. Aveva vestiti e mantello neri ed era tenebroso e cupo. Indossava in volto una strana maschera, nera e spaventosa, ma dai fori che essa aveva spiccavano due occhi simili ai suoi, ma più tirati, cattivi, pericolosi. La maschera tirò fuori da lungo mantello una maschera come la sua, porgendola a Draco. Avevano tutti, prof e lui stesso compresi, gli occhi spalancati e il fiato mozzo. Debolmente, Draco scosse la testa da destra a sinistra, più volte, rinnegando più che poteva la maschera che egli gli porgeva con imponenza. L'uomo allora la stritolò facendola polverizzare, per poi estrarre la bacchetta, puntarla sul ragazzo e sibilare qualcosa di inquietante. Draco, terrorizzato, arretrò a grandi passi, Alexa lo seguì, inevitabilmente. L'uomo muoveva la bacchetta minacciosamente verso Draco: "Malfoy, ora!" urlò la Mc Granitt. Draco non riusciva a muoversi, e così nessun altro. "Coraggio!" la McGranitt si disperava. Malfoy mosse la bacchetta debolmente, non riuscendo a fare nulla. Cadde all'indietro. La figura si avvicinò a passo svelto, gli si mise dinanzi, un fumo nero si espanse ovunque per la classe. La bacchetta iniziò ad emanare una intensa luce verde e tetra.

"MALFOY!" urlò la prof, mentre tutti, urlando, si nascondevano sotto il banco. Hermione, Harry e Ron provarono a raggiungere Alexa, ma invano, la nebbia nera aveva inondato l'intera classe, e il pavimento iniziò a tremare forte. L'uomo alzò la bacchetta su Draco, che era in preda al panico, quasi in lacrime, lacrime di rabbia. Fu allora che, appena in tempo, Alexa riuscì a saltare davanti Malfoy, facendogli da scudo, posizionandosi di fronte l'uomo. Draco la guardò dal basso, mentre la ragazza fissava l'uomo, con orrore. 

La figura spostò la bacchetta verso Alexa. "NO!" urlò in panicato draco, provando ad alzarsi. Alexa allungò il braccio: "RIDIKKULUS!" urlò con tutte le sue forze, per poi cadere accanto a Draco. La nebbia nera sparì rapidamente, così come la luce verde, e la figura prese fuoco. Ma come aveva fatto... non era divertente, eppure...

La McGranitt corse dai ragazzi, mentre il resto dei compagni si alzavano, terrorizzati e confusi. Draco guardò Alexa. Mai come in quella occasione, l'avrebbe baciata. Per sempre, però.

"Signor Malfoy, tutto ok!?" la donna lo aiutò ad alzarsi: "signorina Weasley, le sono immensamente grata, trenta punti a grifondoro! Io... neppure io ho la più pallida idea di cosa sia successo... signorina, è riuscita a fargli prendere fuoco! E detto tra noi, non ho mai visto un molliccio così... ragazzi, la lezione è finita. Ho bisogno di stare da sola... per oggi niente compiti..." Tutti corsero o marciarono via, il golden trio per ultimo. Alexa corse da Draco prima che uscisse: "Mal- Malfoy...io..."

i loro sguardi si incrociarono: "non... non dire nulla. Grazie" il ragazzo corse via. In quel momento il golden trio raggiunse Alexa, la abbracciò e si congratularono con lei, per poi andare tutti fuori, per gli insidiosi corridoi di Hogwarts. 

Stai zitto, Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora