Capitolo 17.

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"Io ancora non riesco a crederci!" Esclamò Theodore Nott. Lui, Draco e Blaise erano seduti in sala comune serpeverde, nella quale i due avevano trascinato il biondo non appena aveva varcato la soglia della porta blindata. "Draco, amico, hai salvato la Weasley! Tu ... tu non sei il tipo che salva le persone! E poi, non hai salvato una persona qualunque ... hai salvato la Weasley!" si disperava, camminando attorno alla sala. Blaise era seduto a gambe incrociate su una poltrona, e nel divano di fronte Draco contemplava il focolare lì accanto.

"insomma ... perché!?" urlò Nott. Draco si girò a guardarlo. "Cosa c'è, Theodore, avrei dovuto lasciarla nel lago ad affogare? O magari ad essere divorata, o schiavizzata, o violentata, o ..."

".... dalle sirene? Sono davvero così cattive?" sussultò Zabini. I due lo guardarono gelidi, il ragazzo alzò le mani e prese dal tavolino al centro della sala un calice di burrobirra fresca. 

"beh !?" lo incitò di nuovo Theodore. "beh cosa!?" Draco stava perdendo la pazienza. Theodore si avvicinò di più ai due amici. "Draco, tu non sei il tipo da fare buone azioni. Per questo non mi spiego questo tuo improvvisato gesto di eroismo. E, te lo ripeto, hai capito CHI hai salvato?! Chissà cosa penseranno ora quelle carote con le gambe! Draco, I Weasley compongono un terzo degli studenti di Hogwarts, ed erano tutti presenti! Fratelli, cugini ... Chissà che voci gireranno su di te adesso! "

"beh, molti penseranno che ciò che hai fatto possa aver avuto un secondo fine ..." continuò allora Blaise, posando la sua burrobirra sul tavolino. "oppure ... beh ... qualcuno potrebbe arrivare a pensare che tu sia innamorato della Weasley." 

Nott e Malfoy lo guardarono a occhi spalancati. "a me non piace la Weasley! Quante volte volete che ve lo ripeta?" esclamò il biondo, esasperato. Ma anche lui sapeva di mentire.

"ma figurati! Anche Silente lo sa, che sei pazzo di lei! Nessuno crederà a TE, dopo ciò che hai fatto oggi." esclamò di rimando Nott.

"Neanche avessi fatto chissà cosa ..."

"Draco, hai letteralmente salvato la vita alla tua peggior nemica. Quella che stuzzichi, provochi, bullizzi da quattro anni a questa parte! Una grifondoro, una Weasley! Mah, direi una roba da niente." 

Draco si alzò dal divanetto, si inginocchiò verso il camino, dando le spalle ai due, che pendevano dalle sue labbra. Poi si rigirò a guardarli. "ascoltatemi molto bene, voi due: quello che i Weasley, i grifoni, Hogwarts intera e quel vecchio pazzo di Silente pensano non potrebbe importarmi di meno, okay? Ficcatevelo in quelle due zucche vuote. Sono Draco Malfoy, con le buone o le cattive li convincerò del contrario. "si sedette sul divano, le braccia sulle ginocchia.

"io non so perché l'ho salvata, okay? Voglio dire, è stato ... un impulso. Il mio ... il mio cervello mi ha incitato ad agire e l'ho fatto, tutto qui!"

"no, Draco, non il tuo cervello, bensì il tuo cuore, ed è inutile che lo neghi, non con noi! Se fosse successo ad una qualsiasi altra ragazza, tu saresti rimasto sugli spalti a ridere come un matto e goderti la scena, hai addirittura picchiato Diggory! Ma ti rendi conto!? "

"Theodore, Diggory lo detesto, lo avrei picchiato lo stesso. E si, probabilmente in altre circostanze non avrei aiutato nessuno ... ma l'ho fatto, e non posso farci nulla." Draco si alzò di nuovo. "sapete cosa? Sono arcistufo di voi due, me ne vado in biblioteca." si diresse alla porta. I due amici si guardarono negli occhi, poi guardarono lui: "tu in biblioteca!? Non ci sto capendo più nulla, in questo castello." Si alzò Blaise. Mentre Draco usciva sbuffando, Theodore disse all'amico rimasto: "sarà stata l'acqua stregata del lago ad entrargli nel cranio, ma Draco è diverso. E ha salvato Alexa Weasley." 

"già. Dal canto mio, sono convintissimo che ne sia innamorato. Ma Draco non è il tipo da ... amore serio! Ed è di una Weasley che si parla!" commentò Blaise, appoggiandosi allo schienale della poltrona dalla quale si era alzato poco prima. 

"appunto, ed a quanto ne so non ha mai amato nessuna! E se non lo sappiamo noi che siamo i suoi migliori amici, chi mai dovrebbe?" aggiunse Nott confuso. 

"dobbiamo cavargli fuori la verità. Sai cosa faremo?" continuò dopo un istante di silenzio. Blaise lo guardò: "cosa faremo?" 

"io inviterò la Weasley ad uscire." 


Draco marciò fino alla biblioteca, allentandosi la cravatta. Lungo il tragitto, alcune ragazze del terzo anno, Serpeverde, lo guardarono e si misero in posa. Il ragazzo le guardò con un così tanto disgusto che, piene di vergogna, andarono via a testa bassa. Arrivò di fronte la grande biblioteca del castello. Sospirò, ed aprì le porte con entrambe le mani. In quattro anni e mezzo di permanenza ad Hogwarts, in biblioteca c'era stato poche volte, a stento sapeva perché si trovava lì. Ma almeno, lì era lontano da quei due deficienti dei suoi migliori amici. 

Girò per i tavoli, lentamente, e senza guardare si sedette ad un tavolo in disparte, nascosto da diversi scaffali dagli altri, solitario e buio, proprio come ... lui. 

"Malfoy, guarda dove ti siedi!" Una voce troppo familiare lo fece sussultare. Si girò di scatto: Hermione Granger lo stava guardando con gli occhi sgranati, le sopracciglia alte e tese e l'aria curiosa. "Granger, trovati un altro tavolo." 

"non esiste, Malfoy, vai tu altrove semmai, io sono qui da un'ora. E sto STUDIANDO, di certo non mi interromperò per un tuo capriccio. Per di più , tu non hai neanche un libro in mano!" Esclamò lei, irritando il biondo, che sbuffò sonoramente. Prima che se ne andasse, però, Hermione lo bloccò. "Mal- Malfoy ..." il ragazzo, confuso, si girò. 

"volevo dirti grazie." Disse hermione. Malfoy strabuzzò gli occhi: "e per cosa?" chiese alla grifona.

"beh, perché hai salvato la mia migliore amica, insomma ... chissà cosa sarebbe potuto accaderle se non fossi andato a soccorrerla, è stato ... un gesto coraggioso, molto coraggioso, e non me lo aspettavo, non per Alexa." rispose lei, lievemente imbarazzata, per poi abbassare lo sguardo sui libri. 

Draco la guardò, e dopo alcuni secondi si silenzio aggiunse: "non sono un mostro, Granger. Posso essere crudele, antipatico, viziato, vanitoso, quel che vuoi ... ma non sono un mostro. E non agendo in quel caso mi sarei sentito un vero mostro. " fece per andarsene, ma la riccia alzò di nuovo lo sguardo su lui e disse: "ma c'era moltissima altra gente, che avrebbe potuto fare qualcosa! Eppure tu sei intervenuto, proprio tu ... Malfoy ha salvato Weasley .. . Non sei quel tipo di persona. " 

Draco si infastidì, la Granger si comportava proprio come i suoi amici, con la differenza che lei e Draco erano letteralmente nemesi. Si girò di scatto verso di lei: "tu non sai un cazzo di me, mezzosangue, okay !? Se non ti sta bene che abbia fatto una buona azione, la prossima volta dici a quel pel di carota del tuo amico Weasley di essere meno rimbambito e salvare sua sorella, con la quale << è tanto legato >>! O magari quello sfregiato quattrocchi di Potter, che non è riuscito, poverino, a rendersi protagonista dell'ennesimo scandalo! Oppure ... oppure Diggory! , quello stronzo codardo di Diggory! Che illudeva la Weasley uscendo con altre ragazze mentre flirtava spudoratamente con lei! Ci sono centinaia di Weasley in questa fottuta scuola, e centinaia di coglioni che sbavano dietro la tua migliore amica, migliaia e migliaia di studenti in questo cazzo di castello, e solo Draco Lucius Malfoy ha fatto qualcosa per lei! E siete tutti quanti troppo impegnati ad insultarlo, porvi dubbi esistenziali sul motivo del suo gesto e ridergli dietro, per fare qualcosa di minimamente utile! "

Hermione era paralizzata, sentiva la pelle bruciarle, così come Draco sentiva il corpo indebolirsi.

"Tu, tu che consideri la Weasley la tua << migliore amica del cuore, voi due contro tutto e tutti, sorelle col sangue diverso >>, sei qui a studiare, da ratto di biblioteca quale sei, invece di essere con lei a consolarla per il trauma appena passato! Bell'amica sei! Perché TU non ti sei tuffata a salvarla? Perché i tuoi amichetti dal cuor di leone non hanno mosso un solo dito per salvare la Weasley !? Perché adesso ti senti in potere di giudicare ME, l'unico che ha avuto le palle e il cervello di fare qualcosa per lei !? " stava ormai urlando, ma la bibliotecaria non c'era.

"Malfoy ..." balbettò lei. Draco era in piedi di fronte a lei, dall'espressione sconvolta. Arretrò lentamente, poi si voltò e fece per uscire. Con le lacrime agli occhi, Hermione gli urlò: "io ti capisco, Malfoy! Io lo so cosa provi! Puoi anche negare tutto, non mi importa, tanto ho già capito!" Draco aprì la porta.

"tu non sei un mostro!"

ma il ragazzo si era già chiuso la porta alle spalle, e camminava lentamente per il buio corridoio. 



Stai zitto, Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora