Stai zitto, Draco Malfoy

Capitolo 14.

Da quel giorno in poi, Malfoy continuò a stuzzicare Alexa e i grifondoro, ma la ragazza, con sorpresa generale, non reagiva. Semplicemente, si limitava a guardare o andare altrove, evitando sempre il biondino e le sue amiche serpi. Sopportava di tutto. 

Dal canto suo, Draco sapeva che, quel pomeriggio da Silente, l'aveva profondamente ferita. Aveva pianto molto, lui che non piange MAI, aveva pianto per lei. Si era sentito malissimo, ma poi ha attuato il suo piano: stuzzicarla fin quando non sarebbe tornato tutto normale, come prima, se non meglio...

Alexa lo ignorava, e così anche le sue amiche serpi. Fin quando, a cinque giorni dal 1 Dicembre, Pansy Parkinson passò all'attacco, decisa a stuzzicarla anche lei. 

Alexa stava parlando con Cedric e il suo amico Josh, e con lei c'era anche Hermione, quando arrivò Pansy, con aria superba, che si posizionandosi proprio di fronte Alexa. 

"Bene bene bene, guarda un po' chi abbiamo qui. La sanguemarcio sfigata e la sua amichetta lenticchia. Cosa ci fate qui a parlare con i Tassorosso? Non siete di certo alla loro altezza." disse, sperando che i due ragazzi ridessero con lei, ma in compenso ricevette solo occhiatacce. 

"sparisci, Parkinson." disse fredda Alexa, guardandola negli occhi. Pansy fece una orribile smorfia, per poi ribattere: "faccio ciò che mi pare, Weasley, non prendo certo ordini dai traditori del loro sangue inferiori!"

Alexa, che prima stava camminando oltre Pansy, si girò: "cosa?"

"oh, la piccola sanguemarcio non ha capito?" la imitò Pansy con voce stridula: "tu e quei tuoi fratelli pel di carota, inutili traditori del vostro sangue, siete tutti uguali." rise acidamente. 

In quel momento Malfoy, Nott e Zabini passarono e, notando le ragazze, si fermarono a guardare. "Non osare..." cominciò Alexa provando invano a rimanere calma. Pansy emise una risatina isterica: "oh, che c'è, lurida sanguemarcio, ti brucia che ti dico la verità? O forse non è quello..." le si avvicinò lentamente. "ti brucia ancor di più il fatto che Draco e Cedric siano entrambi cotti di me, e che tu, sfigata come sei, ti ritrovi come al solito nella pattumiera. Non ti consiglio di crearti certe aspettative, sai? Sei pur sempre una inferiore Weasley, come puoi anche solo SPERARE di piacere a qualcuno?" Alexa non sopportava più.

La rabbia, come previsto, prese possesso di lei. Sciolse le mani dai pugni nei quali aveva serrato le dita. Avanzò verso Pansy, facendola arretrare di corsa. "che c'è, sanguemarcio? Vuoi fare la dura? Non ho di certo paura di..." ma Alexa non la fece finire e, guardandola negli occhi con sguardo di fuoco, le sferrò un pugno fortissimo in faccia. Malfoy, Zabini, Nott, i tassorosso ed Hermione urlarono. Alexa gliene tirò subito un altro, e Pansy iniziò a perdere sangue dal naso.

Provò a coprirsi il volto, dolorante, ma Alexa le prese un braccio e glielo girò dietro la schiena, facendola lacrimare, mentre le tirava forte i capelli neri. La spinse da dietro a terra, si inginocchiò su di lei, iniziando a prenderla a pugni sul corpo, mentre Pansy piangeva, urlava e si contorceva. Gli altri erano così sconvolti e stupiti da non riuscire a fare nulla. 

Arrivarono Astoria e Daphne Greensass, le migliori amiche della serpe, che titubanti provarono a fermare Alexa. Quest'ultima, notandole arrivare da dietro, si girò di scatto, colpì in piena faccia Astoria con un pugno, facendola cadere, e tirò poi uno schiaffo a Daphne, per poi spingerla e farla cadere sulla gemella. Pansy intanto si era alzata, ma a fatica. Alexa non le diede il tempo di parlare o agire, che le mollò un sonoro ceffone sulla guancia, spingendola poi sulle gemelle Greensass. Partì un applauso generale dai grifondoro che si erano radunati lì. Alexa incontrò lo sguardo di Draco, marciò verso di lui, cosa che lo intimorì: "TU! Tieni la tua lurida fidanzata lontana da me! Chiaro!?" la feriva pensare a lui fidanzato con la Parkinson ma, del resto, dopo tutte le cattiverie che lui le aveva detto, poco le importava. Dal canto suo, Draco avrebbe voluto uccidere Pansy, ma a quanto pare ci aveva già pensato Alexa.

Si diresse poi da Cedric, che la guardava stupito quanto estasiato. Hermione la abbracciò forte: "andiamo tutti via, prima che arrivino i professori" disse, cacciando tutti gli spettatori e congedandosi da Cedric e Josh, dirigendosi, stretta ad Alexa, in dormitorio.

Arrivate lì, Alexa raccontò tutto ai fratelli e sorelle, tranne naturalmente Percy, che l'avrebbe presa malissimo. Anche Harry era lì ad ascoltare, convolto e fiero di Alexa, e tutti i grifondoro erano lì a testimoniare. 

Quella notte, Alexa uscì dalla sua stanza, e dal dormitorio, per poi uscire anche dalla sala comune grifondoro. Aveva bisogno di pensare. Cedric, ogni volta che la guardava, le faceva venire la pelle d'oca... il problema, però, era che ciò accadeva anche con Draco. Ma lui, quella dannata e viscida serpe, la trattava malissimo. Alexa lo odiava, soprattutto dopo l'avvenimento di fronte lo studio di Silente. Si era davvero infuriata, e soprattutto, lui l'aveva ferita nel profondo. Lo pensava davvero? Certo che si...

"Weasley, che ci fai sveglia a quest'ora?" una voce fin troppo familiare la fece saltare in aria. Malfoy le si avvicinò lentamente. "vattene." disse fredda lei. 

"Pansy non è la mia ragazza." disse Draco. "ha detto una bugia, come sempre, del resto."

Alexa si girò a guardarlo: "pensi che me ne freghi qualcosa!? Spoiler: no, per niente."

"non sembrava, durante quella rissa..." le si avvicinò pericolosamente.

"mini rissa? Davvero? Malfoy, ero io che picchiavo a sangue tre galline, non si può minimamente definire una rissa." disse lei. Malfoy ridacchiò.

"sai cosa? Tu e Pansy stareste bene insieme. Siete entrambi cattivi, pezzenti, acidi, codardi, buffoni e stronzi. La coppia perfetta! Non ho intenzione di restare qui con te un minuto di più, me ne torno a letto." sbottò lei, e fece per tornare in dormitorio.

"non mi arrendo facilmente, piccola Weasley, dovresti saperlo ormai. E non lo farò nemmeno con te." le disse lui. Alexa si girò, Draco le fece l'occhiolino e tornò lentamente nei sotterranei. Con mille farfalle nello stomaco, Alexa si avviò per il dormitorio.