Flicker.

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17/09, Venerdì.

Quel giorno mi svegliai molto felice, i ricordi della serata prima riaffiorarono nella mia mente e non riuscivo a smettere di pensare alle sue labbra, ai suoi occhi, al suo sorriso, a lui.

Ma ero in ritardo a scuola, come quasi tutti i giorni tra l'altro, quindi dovevo mettere da parte i miei pensieri impuri su quel ragazzo e andare a prepararmi.

***

Arrivai a scuola che ero felice, sorridente, non sapendo di quello che mi stesse aspettando. Entrai in classe e vidi tutti gli occhi puntati su di me con uno sguardo un po'... schifato ecco. Perché mi guardavano in quel modo?
Sorpassai questo e andai a sedermi al mio solito posto, vicino a Romina.

"Hei, come va oggi?" le chiesi sorridente

"Bene, tu?" mi rispose.
C'era qualcosa che non andava, lei non rispondeva mai così secca, anzi era la prima a dare baci e abbracci.

"Successo qualcosa?" le chiesi lasciandole un bacio delicato sulla guancia

"Laura, hai fatto un casino-" e per la millesima volta fummo interrotti dall'entrata della prof di fisica in classe. Non riusciva mai a finire una frase questa ragazza, che fastidio.

Dopo fisica ci fu un'altra ora prima della ricreazione, geografia. L'ora passò piuttosto velocemente, a me piaceva la geografia, anche se alcune cose erano veramente noiose.

Suonò finalmente la campanella di fine lezione e con Romina uscimmo fuori per raggiungere gli altri. Lì trovai Harry, Kendall, Elisabetta e anche Louis Tomlinson? Appena lo vidi rimasi un po' perplessa. Che ci faceva lui con quelli del nostro anno? Ignorando questo, dovevo ancora parlare con Romina.

"Oi comunque, prima che iniziasse la lezione di fisica mi stavi parlando di una cosa, che ho fatto?" le chiesi fermandola dalla spalla

"Meglio se ne parliamo dopo." rispose secca levandomi la mano dalla sua spalla.

Ma cosa aveva oggi? Era colpa mia? Giuro che non la capivo.

Parlammo con gli altri al prato della scuola, in quel momento lei sembrava felice e sorridente, allora perché con me era scontrosa? Dovevo decisamente scoprirlo, mi dava fastidio non saperlo. Se c'era qualcosa di grave che avevo fatto dovevo saperlo per cercare di risolvere la situazione.

Così la presi per il polso con prepotenza mentre parlava con gli altri e la portai lontano da tutti per discutere.

"Oi ma che fai, mollami!" esclamò lei staccando la mia mano dal suo polso

"Prima non mi saluti neanche, poi mi rispondi secca, poi mi dici che ho fatto un casino e non mi dai neanche spiegazioni, in più mi dici 'te la dico dopo' e infine fai tutta la felice e contenta davanti agli altri e a me manco guardi in faccia. Il prossimo passo quale sarà, ignorarmi direttamente? Se c'è qualcosa di grave che ho fatto, qualcosa che ti ha dato fastidio per favore dimmelo almeno cercherò di rimediare" le dissi quasi urlando. Ero nervosa, ma non ero arrabbiata, semplicemente non capivo i suoi comportamenti.

"Tu hai baciato Niall ma lui è fidanzato con un'altra. Ora lo sanno tutti a scuola e parlano male di te, io ho cercato di dirtelo alla festa ma tu non mi hai dato ascolto e mi hai trascinato insieme a te verso di lui. Tutti ti guardano male, la sua ragazza è una tra le più 'popolari' " mise quel popolari tra virgolette.

Niall. era. fidanzato. E LUI NON AVEVA DETTO NIENTE PRIMA DI BACIARMI. Sono nella merda, tutti a scuola mi prendono per puttana E PENSARE CHE NON AVEVO VISTO ANCORA LA SUA FIDANZATA. Non sapevo neanche cosa mi sarebbe potuto capitare o cosa aspettarmi da lei, alla fine neanche la conoscevo. Non mi ero mai trovata in queste situazioni, ero una brava ragazza e non facevo queste cose.
Dopo la rivelazione rimasi a bocca aperta per poi risponderle.

"C-cosa? Stai scherzando spero!" dissi balbettando aprendo nuovamente la bocca dallo stupore.

"Ti sembra una che stia scherzando?" puntò l'indice sulla sua faccia per farmi notare l'espressione seria.

Il tutto fu interrotto dal suono della campanella di fine ricreazione, dovevamo tornare subito in classe, avremmo continuato la conversazione dopo.

***

Finite le lezioni, suonò la campanella così uscimmo dalla classe. Varcata la porta d'uscita sentii tutti gli occhi addosso, mi stavano tutti osservando e l'unica cosa che volevo fare era sotterrarmi.

"Ecco la puttana!" sentii esclamare da dietro mentre venivo spintonata in avanti.

Mi girai e vidi una ragazza dai capelli corti, occhiali e degl'occhi di un castano chiaro, quasi color miele. Chi era? Come si permetteva a spintonarmi davanti a tutti?

Andai verso di lei infuriata per restituirle lo spintone, NON DOVEVA TOCCARMI, ma fui fermata da lui. Niall. Era proprio lì, sentii le sue mani prendermi il braccio e tirarmi all'indietro per non colpirla, così, diedi un calcio nelle parti basse a lui. Se lo meritava, mi aveva presa soltanto in giro, voleva solo divertirsi, anche se io forse stavo iniziando a provare qualcosa di più.

"Ma che cazzo fai?" mi disse lui dolorante dopo avergli dato il calcio

"Che cazzo faccio? Per chi mi hai scambiato scusa, per una puttana che ti puoi fare quando pare e piace a te?" dissi io infuriata spintonandolo verso la ragazza

"Te lo avrei detto, non ti avrei baciata, se solo..." disse avvicinandosi a me.

"Se solo cosa?" gli domandai con un tono alto allontanandomi sempre di più da lui.

"Se solo non fossi così bella." rispose lui afferrandomi la mano.

Sentii uno sfarfallio nel mio stomaco e il cuore battere fortissimo. Era bellissimo e non riuscivo a credere che mi avesse detto queste parole. Mi restava ancora un pò di speranza, quella che mi aveva dato lui quando mi baciò quella sera. Se solo non fosse così bello lo riempirei di botte.

"Dovevi pensarci prima, caro. In questo casino ora ci sono di mezzo io, sono la puttana della scuola e sono qua solo da una settimana ma a te non potrebbero mai dare la colpa NOO quando mai, tu sei il ragazzo figo e popolare e non vuoi rovinarti la reputazione" dissi dopo che una lacrima mi rigò il volto.

Non potevo crederci che stavo piangendo per uno stronzo come lui, menefreghista e stupido, che usa le persone solo quando gli fa piacere.

Presi il mio zaino e me ne andai di corsa senza salutare nessuno con le lacrime che scorrevano sempre di più. Perché proprio a me? Cosa avevo di sbagliato?

Cosa dovevo fare per essere amata?

This Town || Niall Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora