"Basta Niall! Ti prego non ce la faccio più a ridere!'' Quasi urlo, sto ridendo da quando é entrato dalla porta, più o meno due ore fa. Penso di non aver riso così tanto e così sinceramente in un anno. Asciugo le piccole lecrime che si sono formate ai lati degli occhi, era da tanto che non lo facevo.
"Io non sto facendo nulla, sei tu che ridi senza motivo!''
''Fanculo''
''Sarebbe una buona idea, sai?'' Dice e gli tiro una cuscinata in faccia. Rido ancora vedendo la sua espressione da bimbo spaventato.
''Allora, che hai fatto ieri sera? Non ti ho vista più''
''Eh, certo! Te ne sei andato con una sottospecie di clown''
''Gelosa?''
''Per niente, comunque lascio tutto alla tua immaginazione''
''Alexa ti consiglio di non frequentare certe persone, finirai nei guai, c'é gente davveri schifosa in questo merda di posto''
''Va bene papino, starò attenta''
''Te lo dico sul serio''
''Umh...ok. Hai fame?'' Cambio argomento. Non ho bisogno di essere sotto l'ala protettiva di qualcuno.
''Io ho sempre fame, queste non sono domande da porre''
''Emh ok, allora vieni'' rido, stavolta seriamente senza motivo.
''Visto? Ridi sola!''
''Cammina e taci!''
Lo guido in cucina dove iniziamo a sgranocchiare qualcosa, parliamo del più e del meno divagando da un argomento all'altro.
''Alexa, devo ammettere che sei proprio brava a recitare''
''Che vuoi dire, scusami?''
''Sei brava a fingere di essere stronza, ci riesci davvero bene, non sei quella che cerchi di mostrare alle persone. Sarò un pò troppo invadente ma de vuoi puoi parlarmene, puoi fidarti di me, davvero''
''Non ne parlo da quattro anni. Non parlo con nessuno da un anno ormai''
''Non ti aiuta, sai?'' É incredibile quanto mi ricorda Ian, oh no. No,no,no,no. Odio il mio passato, tutto quello che mi é successo, lo odio perché non riesco più ad amare o ad affezionarmi a qualcuno, mi ha cambiata facendomi divenire tutto quello che non avrei mai voluto, tutto quello che prima mi faceva ribrezzo. Tendo a rispondere male, farmi odiare, non riesco più ad andare avanti ed uscirne. Non so più cosa significhi amare ed essere amata. Nessuno potrebbe amare una ragazza come me se non per una notte sola. Vorrei soltanto poter urlare, liberarmi da questo peso con la stessa facilità con cui caccio fuori un urlo. Sentire questo peso opprimente sul cuore dissolversi é il mio più grande desiderio, perché nessuno capisce che proprio io, le persone come me, acide, stronze, difficili da amare, sono prorpio quelle che ne hanno dannatamente bisogno. É diventato tutto come una melodia che mi si é impressa in mente e non ha la benché minima intenzione di uscire. Sono davvero così incasinata? Vorrei essere amata, vorrei sentirmi libera, bene, però? Respingo tutti e tutto. Chiusa in una bolla e isolata da tutti, desiderosa di uscire. Ma chi é stato a chiudermici dentro? Io stessa, con il mio fottuto desiderio autista, perché non sono riuscita ad andare avanti come faccio ora? Impermeabile a tutto, perché non lo ero anche prima? Ma forse la vera domanda é : lo sono davvero o semplicemente mi sforzo di farlo? É tutto un casino, credo ma non credo.
''Lo so'' assumo un tono totalmente spento, non lascia trasparire nulla.
''Ascolta, mi dispiace tanto aver toccato questo tasto,non é mai troppo tardi per ricominciare''
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Blackmail.
Fanfiction"Facciamo un patto, qualche scopata quando voglio io e spariranno, in caso contrario sai bene cosa potrei fare" quasi sussurra, riferendosi alle foto che mi ha mostrato poco fa, provocandomi i soliti brividi lungo la schiena. Sento il suo naso sfior...