||the only six month|| Drarry

•5•

hermione e ron erano riusciti a radunare dei ragazzi anche appartenenti a diverse case. si dirigevano assieme a harry in un posto dove li avrebbero aspettati.

-è assurdo che vorreste me come insengante, sono un pazzo ricordate?— domandò il corvino ai due. —guarda il lato positivo non si può essere peggiori di faccia da rospo— il corvino rise a quelle parole accompagnato dalla ragazza che, grazie al freddo dell'inverno, teneva le sue mani nel giubbotto.

arrivarono d'inanzi alla porta di legno e la spalancarono facendola cigolare. — chi dobbiamo incontrare?— domandò Potter. —solo un paio di persone.—

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nella sala c'erano almeno una trentina di ragazzi, tutti erano seduti, nessuno emetteva un suono. fino a quando hermione non si alzò per iniziare un discorso —Salve ... allora ... tutti sapete perché siamo qui! ci occorre un insegnante... un'insegnante come si deve, uno che ha avuto delle vere esperienze con difesa contro le arti oscure.— un ragazzo la interruppe esponendo una domanda —perché?— ron fu infuriato —Perché tu sai chi é tornato!— esclamò lui ancora seduto.

—così dice lui— disse il giovane guardando harry — così dice silente.— rispose hermione —silente dice così perché lui lo dice, dove sono le prove?— nessuno riuscì a trovarle quindi harry decide di alzarsi e andare via, ma li, tra quella gente, una bella ragazza dai capelli biondi decise di fare una domanda. era lei... la ragazza a cui gironi prima insieme a draco aveva chiesto uno degli ingredienti per la pozione, Luna — Sai produrre un incanto patronus?— la ragazza bruna rispose al posto del suo migliore amico — si, l'ho visto io— e dietro tutti quei ragazzi un'altra voce maschile si inserì nel discorso —Ha pure ucciso un basilisco — disse neville.—con una spada nell'ufficio di silente.— aggiunse ron- una volta ha lottato contro dei dissennatori e ha affrontato voi sapete chi in carne e ossa — finí hermione.

Harry si scomodò dalla sedia e prese parola — Sentite sembra tutto grandioso a sentirlo così ma in realtà ho avuto fortuna. non sapevo quello che facevo metà del tempo e ho avuto un'auto—

—sta facendo il modesto- disse Hermione interrompendo il discorso del ragazzo —non é vero. affrontare voldemort non è come a scuola. a scuola se sbagli puoi riprovarci il giorno dopo mentre lì fuori, quando sei ad un istante dall'essere ucciso o dal vedere un'amico morire d'avanti ai tuoi occhi ... voi non lo sapete— si sedette e lo fece anche la sua migliore amica —Hai ragione... non lo sappiamo per questo abbiamo bisogno di un maestro come te... per avere l'occasione di sconfiggere .... Voldemort.— disse la bruna aspettando un po' prima di pronunciare quel nome.

dopo essere riusciti a convincere tutti, i tre scrissero su un foglio i membri dell "esercito di silente" per poi correre a trovare un posto per i loro insegnamenti.

mentre ne discutevano, andando ad hogwarts i ragazzi non si accorsero, che li, a pochi metri da loro, una donna vestita di rosa li stava ascoltando.

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—Buona sera potter— disse il biondo. — ci vediamo solo una volta a settimana gradirei che arrivassi in orario— finì con un sorrisetto abbastanza inquietante.

—Ciao. scusa ero ...— harry non riuscì a terminare la frase che lo interruppe il più alto —impegnato? — il corvino annuì senza spiccare parola.

—il prossimo ingrediente?— domandò harry  cambiando discorso — Così tanta fretta potter? d'accordo, allora abbiamo bisogno di biancospino. Dove lo troviamo qui ad hogwarts? — chiese il biondo e ad harry venne in mente un posto.

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—Dove mi stai portando potter?— il biondo aveva la mano del corvino incollata alla sua, non sapeva dove si stesse dirigendo ne tanto meno il perché si stesse fidando del suo peggior nemico.

—Nella foresta proibita — esclamò senza problemi il più basso. —Ma sei pazzo? non vengo con te in una delle tue missioni suicida. chiediamo a piton...— harry sbuffò e si diresse nella foresta l'asciando la mano di Draco. quando si staccò quest'ultimo sentì una sensazione di vuoto. —Dove vai? non ti lascerò andare da solo in quel posto— dopo queste parole il corvino si girò verso il biondo ancora imbambolato —allora vieni con me!— draco alzò gli occhi al cielo e lo seguì. il moro sorrise e insieme si inoltrarono nella foresta proibita.

i suoni dei loro passi e i loro respiri erano l'unica cosa che ricopriva l'aria, buia, intorno a loro, nessuno provò a iniziare una conversazione, nessuno si azzardava a parlare.

all'improvviso harry vide una pianta di Biancospino e corse a raccoglierla seguito da malfoy che nel frattempo si guardava con paura attorno.

-P-p-p-potter..- la voce spaventata del biondo richiamò l'attenzione del giovane intento a prendere un piccolo ramo dalla pianta.

-cosa c'è? siamo soli non ci possono fare n...- il moro si girò e con sua grande sorpresa vide otto grandi occhi che lo fissavano. —SCAPPA— urlò al ragazzo accanto a lui che iniziò a correre seguito da harry, quando quest'ultimo caddè ferendosi al ginocchio.

—Potter... - urlò il biondo, tirando a se il corvino e correndo più di prima. erano riusciti a seminare i ragni e ora si trovarono all'entrata del castello. —Senti.. non mi interessa se non sei riuscito a prendere il biancospino... io..— non riuscì a terminare la frase che harry li mostrò due piccoli rami di biancospino. —come non detto.—

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—Ti sto facendo male?—

—No malfoy continua... va bene- erano entrambi in biblioteca ad aggiungere il bianco spino alla loro lista e a fasciare la ferita di harry—Bene potter abbiamo preso l'Acqua di Luna e il Biancospino ci mancano la cenere d'Ebano Iperico, il Miele di Acacia la Piuma di Fenice e la Radice di Mandragora. sono passate solo due settimane, cioè meno di un mese, siamo bravi.— mise una spunta con la sua piuma e si accomodò di fronte al ragazzo con la gamba fasciata.

—Beh.. se la fai controllare da Madama chips ti potrà aiutare ....—

i due risero e si ritrovarono, senza volerlo, a parlare del più é del meno, tralasciando la loro rivalità per una volta. Si sentivano bene a conversare, raccontando dei propi sogni e delle propie idee, con nessuno che giudicava nessuno.