Fuoco d'artificio.

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La storia ha altri capitoli


Era il 31 dicembre 2020. Non C'era il Covid come nel mondo umano, ma una pandemia c'era ed era il Nen oscuro.

Il Nen oscuro era una malattia che prendeva in principio tutti quelli che usavano il Nen. Era nato così per caso, forse per l'esperimento mal riuscito di un Villain, stava di fatto che Killua e Gon erano  bloccati nelle loro case.

Killua non riusciva a festeggiare con la sua famiglia. Era ricco, potente, temuto. Aveva tutto, ma si sentiva come  se non avesse nulla. 

Guardando fuori dal finestrino pensava e ripensava a che cosa mai avesse voluto dire Gon sulla questione che sarebbe stato lui il suo fuoco d'artificio.

All'inizio aveva pensato che si sarebbe messo dentro un cannone per poi esplodere, ma sarebbe stato stupido e illogico, allora cosa era, un suo modo di dire? Cosa poteva essere potente quanto un fuoco d'artificio se non potevano vedersi.

Non si divertiva proprio, nemmeno con Alluka vicino " One-Chan, che ti succede? Vuoi le stelle comete?" Chiese il bambino travestito da bambina.

" Beh, no, a meno che non mi portino da Gon." Non smetteva di parlare di lui e non ne capiva il motivo. Ci teneva questo era certo, ma non pensava che fosse amore e se fosse, come avrebbe potuto Gon amarlo? Alla fine lui cosa aveva di speciale oltre al suo visetto dolce e allo stesso tempo indifferente? Nulla perché Gon non era uno superificiale e poi, che ne sapeva se lui aveva quell'orientamento sessuale.

Avevano tutti e due quindici anni. Si erano lasciati per qualche mese  a causa di come Killua volesse sentirsi un assassino. Gon all'inizio non voleva, ma poi capendo di soffocare Killua con il suo perbenismo, lo lasciò andare e così non si erano più rivisti. 

Quella separazione aveva fatto capire a Killua quanto gli pesasse la lontananza di Gon.  Si sentivano per telefono, in verità Gon era sempre sulle spine per le sue missioni da quando il Nen venne tolto dalla malattia del Nen Oscuro. Killua ne era stato colpito e non c'era rimedio.

Il cellulare iniziò a vibrare " Gon?"

Gon era a casa sua sdraiato con in mano una lettera " Puoi fare il conto all'arrovescia?"

Killua proprio non lo capiva. Guardò le lancette dell'orologio che segnavano che mancava un minuto a Mezzanotte  " 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1..."

Gon gli urlo " TI AMO!"

Era stato un colpo per Killua. Il suo cuore sprizzò come un fuoco d'artificio. Rimase imbambolato mentre Gon continuo a dire " Sto male senza te. Mi spiace se con il mio comportamento infantile tu mi veda uno che vuole avere il controllo su te. Ho paura che tu venga ucciso ora che manca il Nen, quindi ecco, prima che accada, volevo solo dirti questo.
Non so se per te questo può equiparare  a un fuoco d'artificio, ma per me lo è.  Perché ogni volta che ti penso il mio cuore esplode di mille sentimenti."

Killua deglutì. Sentiva che tutto il mondo era diventato luminoso, come se una luce fosse apparsa " Ci sei riuscito. Mi hai dato ancora una volta la luce ma stavolta con il fuoco.
Ti amo ."

Gon sorrise con le lacrimucce " Felice anno nuovo. Sarà speciale, vedrai." Per lui quello significava che ora Killua era il suo ragazzo.

" Si lo sarà perché per te smetto di lavorare. Lascerò casa e vivrò con te." Era sicuro di ciò  e avrebbe lottato per ottenerlo.

" Ci conto."

Dopo che gli auguri furono fatti, i due chiusero la chimata promettendosi in quel anno nuovo  avrebbero avuto il consenso dai loro genitori sul loro amore.

FINE

Volevo scrivere una piccola idea venuta in mente per commemorare questo anno negativo. Ci sono riferimenti al covid, ma spero non lo renda pesante.
Fatemi sapere che ne pensate di questa idea se romantica o meno.
C'è anche il capitolo sul s'valentino ma vi consiglio di rivedervi il penultimo episodio :)

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