Questo capitolo è preso in ispirazione a Tokyo Revegens. Ho pensato ad una cosa che secomdo me potrebbe starci se ci fosse stato il modo. Si prende dal momento in cui Killua tenta il suicidio e che Gon toccandolo diventa il suo tramite.
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Killua non era riuscito a proteggere Gon. Per lui era un dramma perché basava l'amicizia nella protezione fino a sacrificare la propria vita. Fallire era come perdere, tradire. Non poteva trasgredire alla promessa fatta con il sangue a suo padre che era incisa nel suo cuore che viveva, batteva per Gon, il suo migliore amico e qualcosa di oltre.
Molte cose avrebbe voluto dire per giustificazione ma con che coraggio? Voleva lui essere la luce di Gon e non il contrario. Aveva fatto per Gon il massimo, era sicuro che fosse giusto esporsi fino alla morte però tutti dicevano che sbagliava ma lui non ci credeva, almeno fino a che non conobbe Ritsu che aveva messo in pericolo Gon, e lui non era riuscito a capirlo. Se lo avesse stretto e portato in un altra città abbandonando Ritsu sarebbe stata la cosa migliore ma Gon non voleva separarsene, tutto perchè stava ai suoi capricci e lui come un fratello maggiore, lo assecondava.
Il treno lo stava per travolgere. Le luci erano abbaglianti. Vedeva lo scorrere della sua vita
Se potessi ricominciare, saprei cosa fare. Avrei dovuto dirgli che cosa provavo per lui quel giorno.
Il Nen suo era della trasfornazione. La sua volontà era immensa e questo generò qualcosa di anomalo, forse che pochi avevano sfiorato. Non c'erano contratti, non c'erano scorciatoie, forse era tutta una illusione.
Davanti a sé vide Gon senza problemi agli occhi, che era davanti ad un edificio che gli sembrava famigliare. La cosa sconcertante era il vedere Gon che gli dava le spalle che sembrava furibondo con... Pitou? Davanti a loro c'era Pitou che stava scongiurando di lasciargli curare una ragazza albina cieca.
" Gon? "
Gon era in lacrime e gli urlava chiedendo il perché dovesse credere a lei che aveva ucciso Kaito. Killua non avrebbe mai pensato che rivedere per la seconda volta lui in quello stato potesse renderlo piú emottvo, spaventato ma stavolta sapeva cosa fare, e anche se forse la missione sarebbe fallita doveva cambiare piano. Dio sembrava aver scelto quel momento, il giorno della loro vera rottura.
" Fai cosa dice, dagli tempo e poi la potrai uccidere ma verró con te a vedere Kaito " Sapeva che Kaito era morto, ma non poteva dirlo a freddo, avrebbe distrutto Gon.
Gon si calmó in qualche modo, forse perché gli stava vicino " Sei fortunato che non siano tuoi problemi." Quella frase era un taglio per Killua ma non volle litigarci, scappare come in passato abbandonandolo, cosí gli prese la mano " Hai ragione io non lo sento un mio problema ma sei tu il mio problema e se vuoi vendetta allora ti supporteró fino a che non sarai felice perché non ti lasceró mai. Se hai bisogno di un' arma io saró la tua arma"
Gon sembró quasi svegliarsi. La sua aura oscura torno normale " Killua, grazie. " Si sedette a terra e disse a Pitou " Attenderó."
Killua si mise seduto accanto a lui ad aspettare
Da qui in poi non ho mai saputo cosa fosse accaduto ma ora potró. Io non lasceró che Gon si distrugga. Anche se abbandoneró Alluka, anche se il futuro cambierá io voglio stare con Gon e per farlo sacrificheró il futuro. Voglio che lui stia con me e basta!
Gon rimase in silenzio
Killua ha capito, vuole vendicarsi con me. Mi sento felice ora.
Sorrise un pó e Killua chiese " perché sorridi?"
Gon gli si avvicinó " perché ho capito che sei la mia spalla e la mia spada."
Killua annuì " Si, sono ogni cosa, quindi se dovessi, mi sacrificherei io per te."
Gon arrossí avvertendo un leggero tepore al cuore " Sei diverso, che ti é preso?"
" Niente, ho solo capito per chi vivo."
Gon addolcí lo sguardo " Per te stesso, finalmente l'hai capito."
Killua rimase in silenzio
Per te, mio dolce amore, ma te lo diró quando saró sicuro che mi corrisponderai.
Il tempo passó, la ragazza cieca venne salvata quindi Pitou portó i due nel luogo dove stava Kaito.
Killua ascoltó da Pitou che Kaito era morto da qui in poi Gon rimase a guardare il vuoto, scioccato dalla notizia. Killua lo abbracció e gli sussurró " Anche se fa male, io sono qui. " Gon pianse come un bambino stringendo l'abbraccio, urlando che era colpa sua " Uccidilo, Killua, ti prego! Vendica Kaito o lo faccio io. "
Killua annuí " Ok." Non sapeva se ci sarebbe riuscito probabilmente no, ma almeno avrebbe evitato di avere Gon distruto dal Nen.
Pitou si difese contro Killua che cercó di trafiggerla, ma Killua aveva pieno controllo della sua forza e in qualche modo riuscí a toccarla in un punto vitale, poi ci si intromise Gon che la bloccó " KILLUA, ORA!" Ma avrebbe colpito Gon? Sperava di No. Trafisse Pitou cercando di non uscire con la mano dal corpo. Gon lasció la presa quindi Killua partí a farla a pezzi, sapendo che il suo Nen sarebbe riuscito a muoverle il corpo una volta morto.
Riuscito nella impresa Gon lo abbracció ma in quel momento Killua sentí le labbra sfiorate da qualcuno. Aprí gli occhi e si trovó Gon " Adesso hai smesso di essere geloso? "
Killua si guardandó confuso che fossero sulla via in cui Retsu era nei paraggi. Quasi pensó di aver sognato " Eh? Non lo sono."
Gon lo guardó maliziosamente " Mhh, non mentire. Ti conosco. Peró mi piace mi rende tanto importante ai tuoi occhi."
Killua indietreggió ma Gon lo prese per il colletto dandogli altri baci " Dove scappi, timidone.?"
- Sto sognando? Gon mi bacia?-
Corrispose muovendo leggermente la testa " Gon? Che ti prende?"
" Eh? Ti calmo. Tu vuoi uccidere lei, ma non serve sai che amo solo te."
Killua non capiva, come era riuscito " E come mai mi ameresti?"
Lui si voltó" Perché sei stato con me nel bene e nel male. Quel giorno se tu mi avessi abbandonato nella mia vendetta io avrei distrutto me stesso. Quando hai ucciso Pitou ho pensato che tu fossi l'unico essere a poter supportare le mie emozioni. Ti amo, quindi non preoccuparti per Retsu, non provo nulla per lei."
Killua non capiva cosa fosse accaduto ma era felice. Lo abbraccio " Anche io ti amo. Ti amo da sempre. Sono felice."