Ecco il capitolo natalizio che prosegue quello di Halloween che ad alcuni ha distrutto. Questo capitolo è come una favola romantica Che parla del miracolo di natale.
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Il Natale era alle porte. Gon e Killua ricordavano di averlo sempre festeggiato con il loro figlioletto che per colpa della loro distrazione era morto.
Killua stava molto male, aveva litigato con Gon. Per l'accaduto si erano separati, convinti che non potessero più stare insieme.
Gon lavorava come istruttore di ginnastica, amava insegnare. Aveva iniziato ciò da un pò di mesi perché aveva bisogno di distrarsi e dato che il Nen era troppo pericoloso per la gente comune, aveva deciso di non usarlo.
Killua invece, era tornato a svolgere le attività di famiglia. Ogni volta che strappava la vita a qualcuno gli rimaneva il vuoto anche se i suoi fratelli vedevano un lui un grande talento.
Illumi e Hisoka avevano deciso di fidanzarsi e di ufficializzarlo al padre che si era opposto però ai due non importava e avevano continuato la loro vita amorosa per poi adottare un bambino magrolino che aveva carattere e la voglia di essere un prestigiatore, un mix perfetto per Hisoka che amava le carte e Illumi che manipolava tutti come bambole.
Alluka invece, era rimasta incinta del figlio con Zushi: si erano incontrati e da lì era nata una simpatia che nel tempo siera trasformato in amore.
Killua ne era davvero felice che sua sorella fosse riuscita a sistemarsi dopo che lei aveva chiesto ad Anika il desiderio di essere una ragazza, riuscendoci perché voleva una famiglia e stare con Zushi che era etero e credeva lei una ragazza, quindi lui mai seppe che era biologocamente un maschietto.
Gon passava il tempo in palestra ad insegnare ai bambini non pensando che metà delle madri accompagnavano i bimbi solo per vederlo e fantasticarci perché da trentenne era diventato un bell'uomo ma lui era gay e al massimo guardava gli uomini anche se per lui nessuno superava la bellezza invernale di Killua.
Era il 24 dicembre. Stava nevicando.
L'aria era fredda portatore dell'influenza, infatti Gon vide un bambino di sette anni che andava tra le case con le mani a conca " Un pò di riparo per passare un natale tranquillo?" La gente non era molto buona, sopratutto tra i quartieri ricchi.
Gon prese il suo sacchetto. Aveva fame ma poteva sempre mangiare altro a casa. Era buono e non poteva vedere un bambino da solo fare l'elemosina per del cibo. Spinto dai buoni sentimenti, si avvicinò " Piccolo, tieni questo."
Il bimbo si volto: aveva gli occhi dorati e i capelli albini nascosti da un capellino rosso di natale.
Era vestito con stracci. Prese il dono per poi accettarlo " Grazie Signore. Siete generoso, come posso ripagarvi?" Chiese educatamente.
Gon non voleva nulla " Ma scherzi? È natale e non voglio nulla in cambio. Lo faccio perché è giusto aiutare chi ne ha bisogno ." Gli sorrise falsamente.