Capitolo VII

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Ci facciamo indicare la strada dalla bussola, tengo una mano sull'elsa della spada, arriviamo davanti ad una semplice baita di legno, le piante rampicanti hanno preso possesso di un'intera facciata.
"Sembra abbandonata" dice il ragazzino confuso.
"Già" dico annuendo.
Sento una risata "ma guarda un po' chi si rivede" giriamo il viso di scatto e davanti a noi vediamo James e i suoi uomini.
Come hanno fatto ad arrivare così velocemente?
Stringo le labbra e corrugo la fronte tenendo la mano sull'elsa.
"James" dice John serio.
"John, hai qualcosa che mi appartiene" dice James serio
"Non so di cosa tu stia parlando James"
Metto il peso su una gamba e faccio scoccare la spada appena fuori dal fodero, la lama brilla e lo guardo seria e fredda.
"Che sguardo spaventoso sirenetta, cosa vuoi fare ucciderci?"
"Se posso evitarlo lo evito volentieri ma se mi costringerai non mi farò scrupoli" dico seria e fredda.
"Una risposta coraggiosa non trovate? Sto già tremando" dice beffardo, i suoi uomini ridono e guardo l'uomo con i rasta, incontra il mio sguardo e mi fa l'occhiolino.
"Cosa vuoi James?" Dice John serio.
"Questo è il mio tesoro" dice James serio smettendo improvvisamente di ridere "è chiaro quello che voglio, in più voglio Luna, d'altronde era mia, ancora prima che tu la incontrassi"
John si mostra calmo ma vedo rabbia e gelosia pura nel suo sguardo.
"È un vero peccato allora che lei non ti voglia, fa parte della mia ciurma e ora è sotto la mia protezione" dice John serio "se la vuoi dovrai prima ucciderci tutti"
"Con immenso piacere" estraggono tutti le spade e noi facciamo lo stesso, combattiamo e parecchi muoiono sia dei nostri che dei loro.
Guardo il ragazzo con i rasta, incrociamo le nostre spade in alto e ci guardiamo negli occhi, sorridiamo respirando con affanno.
"Siamo d'accordo?" Dico sorridendo.
"Siamo d'accordo" dice annuendo, Krol si avvicina a noi e con uno scatto spostiamo le spade uccidendolo, uccidiamo gli uomini di James lasciando vivi solo Robert e James, guardo Tomas, il ragazzo con le treccine e ci diamo il cinque.
"Sei un traditore" dice James serio.
"Mi dispiace capitano ma" si stringe nelle spalle "è mia sorella, come posso tradirla?"
Tutti ci guardano confusi, trattengo una risata e poi scoppio a ridere "James, Tomas è veramente mio fratello, carnale intendo, siamo gemelli anche se da umani non si nota"
"Infatti io sono più bello" dice divertito.
"Non ci contare" dico spingendolo e ridendo.
Mi stringe a sé dandomi un bacio sulla guancia "come va la gamba?"
"Bene l'antidolorifico mi ha fatto diminuire notevolmente il dolore"
"Ti avevo detto che l'avrei fatto io al posto tuo"
"Ah sciocchezze posso farcela, beh entriamo? La Contessa dovrebbe essere in casa immagino" dico divertita.
"Pensi che sia ancora viva?"
"Non lo so" dico sospirando "vediamo"
Andiamo alla porta e appena alzo il pugno questa si apre.
"Oh mio dio" dice mio fratello scioccato facendo un passo indietro.
"La Contessa nera" dico guardando il corpo della donna, elegante e composto, sta immobile e ci guarda composta e in silenzio, mi inchino "capitano" entriamo tutti.
Lei sorride gentilmente, mi avvicino a e mi abbasso mettendo una mano sulla sua "siete qui da tanto tempo vero?" Sbatte gli occhi una volta senza dire nulla, le sorrido e ci guardiamo negli occhi "siete stanca?" Sbatte gli occhi e mi alzo appena "posso aiutarvi?" alza appena il viso e allungo le mani sul suo collo.
Ci guardiamo gli occhi "addio Contessa"
"Grazie" dice dolcemente, la sua voce esce delicata ed elegante, sorrido teneramente.
Stacco la collana dal suo collo e appena la sollevo esso si tramuta in polvere.
"Cosa...?" Dice John sorpreso, guardo la collana della Contessa che si solleva dalla mia mano e si illumina, si crepa e si distrugge in mille pezzi.
"La collana della vita eterna" dice James spalancando gli occhi.
"Era stata creata per lei" dico sospirando "nessun altro avrebbe potuto indossarla"
"Troviamo i gioielli" dice John sospirando, alcuni di noi restano a controllare i due prigionieri e noi andiamo alla ricerca, trovo una porta segreta e la spingo appena, si apre e vedo delle scale.
"Andiamo" dico agli altri, entriamo e arriviamo davanti ad una parete di roccia, la tocco e trovo due piccoli buchi, illuminiamo con una lanterna, in uno ci metto la squama e vedo che l'altro è una specie di piccolo pozzetto, ci verso il sangue ed esso scorre riempiendo vari percorsi, lo guardo sorpresa e il simbolo della Contessa nera appare sulla parete.
Aspettiamo qualche secondo e si apre mostrando una stanza piena di scaffali con sopra gioielli di ogni tipo.
"Eccoli!" Dicono i pirati di John, si riversano dentro la gigantesca stanza e prendono qualsiasi cosa.
Tomas sta al mio fianco "che ne pensi?" Dico divertita.
"Dei pirati o dei gioielli?" Dice divertito.
Ridacchio "di entrambi"
"Beh questi pirati sono davvero affamati di oro e dei gioielli...non immaginavo fossero così tanti" dice sorridendo.
"La Contessa aveva buon gusto" vedo una cavigliera sottile d'oro, la prendo sorpresa e la indosso sorridendo.
"Si è vero" dice annuendo, mi rilasso stiracchiandomi, restiamo nella stanza per parecchio e poi usciamo senza intoppi.
"Torniamo alla nave" dico sorridendo.
"Cos'hai preso?" Dice il ragazzino curioso.
"Una cavigliera, un bracciale e una collana" dico sorridendo "tu?"
"Un orologio da tasca d'oro, due paia di orecchini e qualche anello"
Sorrido e gli do una spallata "perfetto andiamocene ragazzino"
"Sissignora" dice fiero.
"Hai già parlato a John di quella cosa?" Dico sottovoce, metto le mani in tasca.
"Vorrei aspettare quando saremo vicini"
"Va bene" dico sorridendo.
Andiamo alla nave e legano all'albero maestro i due prigionieri, sto seduta sul parapetto e osservo il mare in silenzio.
"Ehi" guardo John che si avvicina a me.
"Vieni qui" dico allungando un braccio, gli afferro la camicia e si avvicina mettendosi tra le mie gambe.
"Sei ancora arrabbiata con me?"
"Un pochino" dico dolcemente, mi prende il viso tra le mani e mi bacia con dolcezza.
"Sei l'unica che amo veramente Luna, non ti cambierei mai con nessuna, quella donna...ero ubriaco, amareggiato e stressato, non sono andato nemmeno fino in fondo e l'ho abbandonata a metà tornando me e sulla nave, mi sono pentito di quello che ho fatto nel momento in cui sono entrato in quella stanza credimi ti prego"
Lo guardo negli occhi sorpresa dalla sua sincerità e poi sorrido.
Mi alzo e lo bacio mettendogli le braccia al collo, mi stringe forte.
"Mi perdoni?"
"Si ti perdono" dico ridacchiando.
"Ti amo pesciolino"
"Ti amo anch'io capitano"
"Abbi pazienza solo un paio d'anni e poi lascerò il mare e starò con te per sempre" lo guardo sorpresa.
"Vuoi davvero...?"
"Ci ho pensato parecchio in questi due anni e ne ho parlato con Meeks, quando sto con te sono felice, mi sento soddisfatto e voglio che sia così per sempre, voglio te Luna"
Sorrido e nascondo le lacrime posando il viso sul suo petto, stringo la sua camicia.
"Scemo"
Ridacchia divertito, mi alza il viso e mi bacia a stampo "mi vuoi al tuo fianco per il resto della tua vita Luna Delay?"
"Si John Read ti voglio"
Un meraviglioso sorriso gli illumina il viso, lo guardo divertita da quanto sembri un bambino.

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