Da quel giorno le settimane passavano lentamente, Harry era nervoso, non riusciva a fare nulla, Silente si rifiutava di farlo uscire dal castello, conosceva abbastanza bene il ragazzo tanto da sapere che appena fuori dalle mura sarebbe andato alla ricerca degli horcrux, ogni notte usciva e andava nella stanza delle necessità, aprire la camera dei segreti sarebbe stato stupido, così ogni notte dalle 22 alle 3 usciva per allenarsi e cercare l'horcrux, il pessimo umore del ragazzo era così visibile che anche Remus la persona più tranquilla del mondo esplose
"Harry, carissimo, vai fuori, fai un viaggio, mangia, Basta che ti togli questo umore del cazzo"
Sirius e James si guardarono stupiti prima di scoppiare in lacrime per la commozione dicendo che erano fieri del loro remmy, venendo puntualmente schiantati.
Peter aveva litigato con i malandrini e chiesto lo spostamento di camera, la McGranitt a malincuore per levarsi Sirius e James di torno accettò, quest'ultimo non era contento di lasciare Peter, si fidava di lui, Sirius aveva costretto codaliscia a confessare di essere un Mangiamorte.
Il 21 dicembre c'era l'ultima uscita a Hogsmeade dell'anno, Harry ci andò e appena fuori dai confini, con diverse pozioni e bende, si smaterializzò verso la grotta dove decenni prima un gruppo di ragazzini orfani aveva fatto visita al villaggio vicino...
Andromeda e Joanna passeggiavano per le strade di Hogsmade in tranquillità ridendo e scherzando fino a quando due figure non le si pararono davanti...è una di queste aveva un bambino... “Jer...Mark...che ci fate qui?”chiese Joanna baciando il marito in modo...non propriamente casto che fece ridacchiare Andromeda e Mark
“Bene piccioncini dato che siete qui cosa facciamo?”chiese la signora Potter prendendo il figlio tra le braccia e iniziando a cullarlo dolcemente...gli mancava tanto e non poter stare con lui giorno e notte la distruggeva dentro,era comunque suo figlio...il suo bambino “Lils”mormorò il marito abbracciandola stretta le era mancata terribilmente
“Manici di scopa?”propose Joanna accettarono tutti così si incamminarono verso il pub sotto gli sguardi indagatori degli studenti...entrarono e si sedettero in un posto appartato iniziando a parlare del più e del meno come fossero due semplici coppie finché “An-Rosalie...che piacere che ci fate qui?”la voce di Sirius interruppe i loro discorsi “Sirius...nulla stavamo bevendo qualcosa volete unirvi?”chiese indicando i quattro posti ancora liberi e poi lui è Marlene
“Certo con piacere Marls vuoi darmi il cappotto?”chiese galante come sempre facendo ridacchiare i ragazzi si sedettero ordinarono e cominciarono a parlare più fitto della situazione in cui si trovavano “Andy tuo padre è preoccupato,giusto perché vi siete dimenticate di parlare della violenza è sospetta voi abbiate omesso qualcosa”disse Sirius ora Serio (il gioco di parole)
“Sir...non ho nascosto assolutamente nulla a papà penso solo che dirgli come sono stata violentata e da chi non sia un argomento che vada affrontato con i propri genitori...o almeno non con un padre”disse la ragazza cullando il bambino addormentato placidamente fra le sue braccia “posso prenderlo?”disse Marlene indicando Aaron,Andromeda glielo passò piano stando attenta e si appoggiò alla spalla del marito rilassandosi
“And...”disse Joanna interrompendo quel caldo e piacevole silenzio “dimmi Cissy”la incalzò la ragazza “tu e Mark sareste madrina e padrino di mio figlio”disse con no lo chance continuando a bere Burrobirra sotto gli sguardi scioccati dei presenti
"Cissy che intendi?" Disse Andromeda sbalordita
"Secondo te cosa posso intendere?" Rispose Joanna retorica
"Che sei incinta?" Domandò Sirius
"Esatto Sirius" confermo Joanna
"Rosier Io to uccido" scandi Andromeda
"Amore tranquilla" disse Mark spaventato per l'amico
"Non doveva toccarla" si lamento Andromeda
"Non uccidere il mio futuro marito Andy,altrimenti leggo le cronache del ghiaccio e del fuoco¹ a Aroon"
"FUTURO MARITO?" Urlo Andromeda
Joanna annuì
"Ragazzi venite, andiamo in casa di Harry, la gente ci guarderà male"
Cosi i sei ragazzi pagando il conto si avviarono verso la casa del prescelto che in quel momento era a centinaia di chilometri lontano
