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I due iniziarono a prendere a pugni Namjoon dopo averlo afferrato per la camicia, fino a farlo accasciare per terra.
Tu eri terrorizzata e non sapevi cosa fare: non sopportavi Namjoon ma non a tal punto da farlo uccidere, ma d'altro canto cosa potevi fare? Ti faceva male una gamba ed eri sola con due uomini...non sarebbe andata a finire bene.
Ti guardasti intorno e notasti che affianco a te vi era un tubo di ferro: senza pensarci due volte lo afferrasti e appena entrambi furono abbastanza distratti, li colpisti entrambi alla testa facendomi cadere per terra. Una volta avuta la sicurezza che fossero svenuti, ti precipitasti da Namjoon che sembrava apparentemente svenuto.
"Namjoon, hey, Namjoon svegliati..." dicesti con la voce tremante "N-Namjoon...N-Namjoon alzati, ti prego..." continuasti con le lacrime agli occhi.
Ti sedesti a terra, prendesti la sua testa e la poggiasti sulle tue ginocchia: iniziasti ad accarezzargli la testa e controllasti che non avesse ferite gravi lì intorno
"Mmh...c-che stai facendo...y/n..."
"Oh N-Namjoon sei sveglio" dicesti allontanandoti immediatamente da lui: la sua testa fini per cadere nuovamente sull'asfalto ma non te ne accorgessi poiché eri occupata ad asciugarti le lacrime...ti aveva vista?
"Hey, Namjoon andiamo in ospedale..."
"Non ho bisogno di nessun ospedale..."
"Namjoon ma guarda in che condizioni sei. Hai tutta la faccia pesta e-" ti fermasti: eri immobile. Notasti del sangue scendere dalla sua testa
"H-hai del sangue...che..."
Il ragazzo si toccò la testa emettendo un lamento e si accorse di perdere del sangue dalla nuca.
"Hai decisamente bisogno di andarci Nam, non puoi evitarlo"
"No, non posso andarci"
"Come scusa?"
"Non- aish, non posso pagarmi le spese mediche"
"Non preoccuparti, mmh? Non è questo l'importante...troveremo una soluzione, ma se non ti fai curare la vedo dura"
"Va bene..." disse Namjoon un po' preoccupato.
Tirasti fuori il telefono e mentre digitasti il numero di telefono dell'ospedale, una delle mani di quei due bastardi ti afferrò un piede facendoti cadere sullo stesso ginocchio ferito precedentemente.
Prima che tu potessi afferrare nuovamente il tubo, Namjoon venne in tuo soccorso e tirò un calcio sul naso di entrambi.
"Stai bene?"
"Penso di si..." rispondesti mentre provasti ad alzarti da terra: eri riuscita a tirarti su, ma perdesti immediatamente l'equilibrio finendo tra le braccia muscolose di Namjoon.
Vi ritrovaste entrambi in imbarazzo e ti allontanasti immediatamente dalle sue braccia
"Uhm...l'ambulanza...dieci minuti e arriva" dicesti portando la mano sinistra sulla spalla destra: quando eri caduta avevi sbattuto anche su quest'ultima e ti faceva abbastanza male, ma non volevi dare altre preoccupazioni superficiali a Namjoon.
Dopo 10 minuti l'ambulanza arrivò e vi portò in ospedale
"Quei due?" disse un infermiere
"Li lasci lì...sono stati loro a ridurlo così" rispondesti senza pensarci due volte rivolgendo uno sguardo alla moto di Namjoon.
Arrivaste in ospedale e ricevette entrambi le cure necessarie: a te misero solo un cerotto, mentre Namjoon ricevette qualche punto di qua e di là.
"Come va il ginocchio?"
"Davvero Nam? Ti preoccupi del mio ginocchio e non delle tue condizioni?"
"Ci sono abituato"
"Sei abituato a farti picchiare in questo modo? Sei abituato a farti spaccare la testa?"
"Hey stai calma y/n, ti ho detto che sono abituato"
"Pff...e comunque chi erano quelli? Volevi davvero lasciarmi nelle loro mani?"
"Non sono affari che ti riguardano"
"Come scusa? Mi sembra di averci rimesso anche io un ginocchio e-"
Uno scatto brusco della spalla ti lasciò senza fiato: forse avresti dovuto farla controllare.
Ti schiaristi la voce e continuasti
"...e vorresti dirmi d-di farmi gli aff-affari miei mmh?"
"Va tutto bene?"
"Agh lascia stare, vado a casa"
Non ricevesti nessuna risposta, era tornato freddo. Non sapevi se esserne felice o meno, ma che cosa diamine era successo? Quei tipi ti sembravano familiari, ma non riuscivi davvero a ricordarti dove avessi visto quelle orrende facce.
Ti dirigesti a casa mentre il sole calava e, una volta tornata a casa, notasti che tua mamma non era ancora tornata: eri abituata, da quando vi eravate trasferite aveva iniziato a fare doppi turni e altri lavori.

If it'll be destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora