Dopo la morte di tuo padre tu e tua mamma foste costrette a trasferirvi a causa dei debiti lasciati da lui. Nonostante fossero passati due anni, ti sentivi ancora incredula: come avevano potuto archiviare il caso? Credevano davvero che tuo padre fosse morto in un incendio causato da dei materiali tossici presenti vicino al suo studio?
Tu e tua mamma decideste di trasferirvi al centro di Seoul in un appartamento non troppo costoso e tu fosti costretta a cambiare scuola.
Non riuscivi ad accettare il fatto che avresti abbandonato tutte quante le tue amicizie, le tue abitudini e soprattutto la città dove eri nata e la casa che avevi condiviso con tuo padre. La tua vecchia casa e la tua città natale erano le uniche cose che ti facevano ancora sentire attaccata a lui, e ora le stavi lasciando andare.
Le prime due settimane nella nuova casa furono abbastanza noiose e piene di tristezza: quando vi trasferiste era inizio Settembre e non avevi ancora iniziato la scuola, ma finalmente arrivò il momento.
"Y/n domani devi iniziare il tuo ultimo anno al liceo...sei pronta?Hai iniziato a preparare il necessario?Hai stirato la divisa?"
"Si mamma, non preoccuparti...ho già sistemato tutto quanto"
"Va bene tesoro, vado a dormire...ci vediamo domani mattina"
"Va bene mamma, buonanotte"
Dopo aver dato la buonanotte a tua mamma, finisti di preparare la cartella aggiungendo le ultime cose. Una volta finito, prendesti un manga e iniziasti a leggere: amavi farlo e forse era una delle poche cose che riuscivano a farti smettere di pensare a tuo padre , quindi appena avevi un po' di tempo ne approfittavi.
Amavi farlo con una musica rilassante di sottofondo: apristi Spotify e mettesti una di quelle playlist che usa la gente per rilassarsi e per studiare.
Tu preferivi usarle per questo dato che non ti piaceva studiare e non avevi tempo per rilassarti.
Dopo aver letto per circa venti minuti, crollasti in un sonno profondo: si vedeva da chilometri che eri stanca eppure continuavi a negarlo, non volevi mettere preoccupazioni a tua madre.
Il mattino seguente la sveglia suonò presto, ma decidesti di dormire per un'altra mezz'ora dato che eri una ragazza che non metteva molto makeup e che si acconciava molto raramente i capelli: preferivi mettere un filo di mascara e passare ogni tanto il ferro per arricciare i capelli con lo scopo di avere un effetto molto naturale.
Ti alzasti dal letto, ti dirigesti in bagno per lavarti la faccia e andasti a fare colazione: tua mamma era già andata a lavoro ma ti aveva lasciato un po' di kimchi sul tavolo: adoravi la cucina di tua mamma ma odiavi farla lavorare più del dovuto, ma purtroppo, per quanto tu ci provassi, non riuscivi a cucinare.
Prendesti un piatto e delle bacchette, mettesti una piccola porzione di kimchi nel piatto, mangiasti velocemente, ti lavasti i denti e entrasti in camera.
Indossasti la divisa stirata la sera precedente e ti sedesti alla tua postazione makeup
"Come fanno le ragazze a mettere così tanto makeup sulla loro faccia?" dicesti guardandoti allo specchio
"Forse dovrei iniziare anche io?" continuasti toccandoti la faccia "Magari se lo faccio...nah, non ne ho bisogno, sono già bella così" concludesti adulandoti da sola.
Ti spruzzasti un po' di profumo, prendesti lo zaino e ti precipitasti in fermata: come sempre stavi facendo tardi ed avevi anche dimenticato di prendere la giacca. Arrivasti in fermata e per fortuna, o sfortuna, il bus non era ancora arrivato; eri da sola, senza una giacca, al freddo e in ritardo, tutto questo durante il tuo primo giorno nella nuova scuola.
Aspettasti dieci minuti buoni e finalmente arrivò il bus, era pieno come sempre, ma decidesti ugualmente di salire: passasti la tua tessera e cercasti di trovare un posto a sedere, ma fallendo miseramente.
Odiavi prendere i mezzi pubblici poiché le molestie erano all'ordine del giorno, ma era l'unica opzione più economica che tu e tua mamma potevate permettervi. Il tragitto dalla tua casa alla scuola durò circa un quarto d'ora e appena arrivasti a destinazione iniziasti a correre il più veloce possibile per non arrivare tardi in classe.
Mentre stavi correndo come una gazzella qualcosa andò storto: un ragazzo con la moto si precipitò verso di te e sembrava che non volesse frenare, ma non facesti in tempo a spostarti. Fortunatamente ti evitò, facendo finire sia lui che la moto per terra.
Ti avvicinasti per controllare che fosse tutto apposto: per quale motivo andava così veloce?
"Tutto bene?" domandasti senza avere una risposta.
Il ragazzo ti guardò: aveva uno sguardo freddo e che diceva esplicitamente di ripagargli i danni arrecati alla moto.
Si rialzò da terra borbottando, risalì sulla moto e se ne andò
"Mmh? Cos'era quello?"
"Non preoccuparti, Namjoon è fatto così..."
"Oh? Namjoon?Chi sei tu?"
"Perdonami, sono ybf/n...quel ragazzo si chiama Kim Namjoon ed è conosciuto proprio per il suo essere scorbutico e senza cuore, oh oltre ad essere conosciuto per la sua bellezza"
"C-capisco..." rispondesti confusa.
In effetti era davvero bello, non avevi mai visto una faccia così perfetta.
"In che classe sei?" domandasti alla ragazza
"E, tu?"
"A...sai dove si trova?"
"Accidenti che caso, è la classe di Namjoon...si trova sul mio stesso piano" disse portando una mano sulla testa e facendosi scappare una risata
"Oh magnifico direi...sarà come avere uno strozzino che mi chiederà in continuazione di dargli i soldi per riparare la sua stupida moto"
"Ho l'impressione che sarà davvero così...ora devo andare, ci vediamo durante la pausa"
Salutasti ybf/n e iniziasti ad avvicinarti all'entrata di scuola.
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If it'll be destiny
FanfictionDopo la morte di tuo padre iniziò per te una nuova vita, incontrando nuove persone e provando nuove esperienze. Ma andrà davvero come ti aspetti o ci sarà qualcuno e qualcosa che ti stravolgeranno la vita? Sei sempre stata una ragazza schietta ma al...