Non potevi credere alle parole che avevi appena sentito. Mentre continuavi a farti scendere fiumi di lacrime dai tuoi occhi, continuavi a non capire, o forse non volevi farlo. E ora cosa avresti fatto? Come avresti potuto continuare a gironzolare vicino Namjoon, ad andarci in classe, sapendo che suo padre era la causa della morte del tuo? No, questo era solo un brutto sogno, non poteva essere vero.
Continuasti a ripetere nella tua testa queste ultime parole milioni di volte, ma più lo facevi, più volevi che non fosse mai successo nulla. Passò qualche ora, e dopo aver vagato per il cortile ed essere riuscita a nasconderti da Namjoon, arrivò il tempo di tornare a casa poiché la scuola stava chiudendo. Salisti di corsa nella tua aula e prendesti lo zaino. Mentre stavi per uscire dalla stanza, notasti l'armadietto della classe fare uno strano cigolio per poi aprirsi leggermente: se non fosse stato per tutti i manga horror che hai letto durante gli ultimi anni, non sapresti che avvicinarsi a quell'armadietto sarebbe la scelta sbagliata, ma d'altro canto tu non vivevi in un libro o in un drama, di conseguenza non sarebbe successo nulla di grave.
Decidesti allora di avvicinartici lentamente, e una volta che ti trovasti alla giusta distanza, lo apristi di botto, ma oltre a una vecchia scopa e un secchio vuoto, non trovasti nulla: tirasti un respiro di sollievo e uscisti dalla classe.
Scendesti di corsa le scale e notasti che non era rimasto nessuno, così, prima che potesse uscire qualche professore con lo scopo di rimproverarti, ti avviasti di corsa verso la fermata del bus. Durante questo tragitto di sentisti seguita, ma ogni volta che ti giravi per controllare, non vi era traccia di nessuno. Purtroppo vedesti passare il tuo bus mentre eri ancora abbastanza lontana dalla fermata e a quel punto realizzasti che eri destinata ad una sfortuna eterna: non possedevi nessun mezzo con il quale tua mamma sarebbe potuta venire a prenderti, non avevi dei soldi per pagarti un taxi e non avevi intenzione di chiamare Namjoon. Eri spacciata. Ti sedesti sulla panchina della fermata con la speranza che qualcuno venisse a salvarti, ma non vi fu nessun miracolo del genere. A quel punto, decidesti di tirar fuori le cuffiette e di sentirti la tua solita e noiosa playlist: ne avevi abbastanza, ma non riuscivi a trovare nessuna che ti piacesse tanto quanto questa che ti portavi avanti da anni. Schiacciasti play e ti sentisti immediatamente a disagio, come se qualcuno ti stesse davvero spiando o seguendo in qualche modo: le strade ormai erano buie, vuote e silenziose. Non sapevi quanto potesse essere sicuro rimanere lì, ma non avevi altra scelta.
Dopo circa 10 minuti passati ad ascoltare della buona musica, sfilasti le cuffie dalle tue cuffiette, le arrotolasti velocemente e le buttasti nella tasca situata al lato destro del tuo zaino: continuavi a sentirti osservata, cosi decidesti di guardare oltre il vetro della panchina e notasti un uomo fermo, davanti a te, che ti fissava: era molto alto, vestito interamente di nero con un cappellino e una mascherina neri a loro volta. Non riuscivi a vedere bene il volto, ma quello sguardo sembrava molto familiare.
Il respiro iniziò ad affannarsi e sapevi che a breve ti sarebbe venuto un attacco di panico se non ti saresti mossa da lì. Prima di alzarti e scappare, cercasti di guardare tra i pugni dell'individuo per capire se avesse un'arma, ma non notasti nulla per via del buio: a quel punto decidesti di rischiare ugualmente, o in un modo o nell'altro saresti morta: per colpa dell'attacco di panico o per colpa di quell'aggressore.
Prendesti lo zaino e lo mettesti lentamente sulle spalle: ti alzasti dalla panchina facendo finta di nulla e dopo esserti accorta che l'uomo era scomparso, iniziasti a correre più lontano che potessi seguendo il marciapiede illuminato per via di qualche bar ancora aperto. Non sapevi che fine avesse fatto, ma eri certa che ti stesse ancora seguendo, e che se ti saresti fermata non avresti mai più fatto ritorno alla tua dolce e calda casa.
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If it'll be destiny
FanfictionDopo la morte di tuo padre iniziò per te una nuova vita, incontrando nuove persone e provando nuove esperienze. Ma andrà davvero come ti aspetti o ci sarà qualcuno e qualcosa che ti stravolgeranno la vita? Sei sempre stata una ragazza schietta ma al...