II - cielo terso

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~le labbra non vogliono staccarsi più, mi sfila con cautela la sciarpa, gli occhi verdi brillano alla luce soffusa delle lanterne~

*Mikasa*

La luce soffusa del Sole...
Le coperte sono di un bianco così candido...
Mi alzo di scatto e mi volto.
Eren non c'è.
Prima che possa chiedermi dove sia in questo momento, invece che sotto le coperte con la sottoscritta, mi accorgo di un foglietto lasciato sul comodino "buongiorno principessa, ci vediamo presto".
Che carino che è, anche se avrei preferito svegliarmi con le sue carezze.

È successo davvero.

Mi faccio una doccia fredda, mi preparo di fretta e mi precipito fuori la porta, attraverso il corridoio delle camerate e mi precipito giù per le scale di legno.
È una giornata così soleggiata.
Non vedo l'ora di rivedere Eren e baciarlo ancora.

Lo vedo, è nella cafeteria con Armin.
Ha un'espressione seria che non riesco a spiegarmi.
Appena i nostri sguardi si incrociano ho ancora più voglia di stringerlo tra le mie braccia.
"Buongiorno ragazzi!"
"Ciao Mikasa!" dice Armin con un'espressione di chi nasconde qualcosa
"Beh noi dobbiamo sbrigare una cosa ora, ci vediamo dopo!"
Armin prende per un braccio Eren che mi fa un cenno di saluto e lo porta via da me.

[...]

Manca poco all'appello...
Mi siedo su una panca dalla quale posso scrutare l'esterno della struttura.
Il cielo è limpido, non c'è neppure una nuvola che impedisce al Sole di palesarsi, ma nonostante questo l'aria è pungente.
Scruto il Sole sui miei polsi scoperti.
Mi balza alla mente il ricordo di me ed Eren che guardiamo le stelle accoccolati...
non riesco proprio a capire il comportamento precedente di quei due.
Chissà se Armin sa...

NO. non sono pensieri da fare Mikasa

Il ronzio dei miei pensieri viene spezzato da una voce docile.
"Hey Mikasa"
È Jean con una tazza fumante che, senza chiedere, semplicemente si siede accanto a me.
A sentirlo così vicino faccio un sussulto, le nostre spalle si sfiorano qualvolta lui alza la tazza per portarsela alla bocca.
Sposto lentamente, quasi con cautela, lo sguardo su di lui.
Appena i nostri sguardi si incontrano si irrigidisce, le sue labbra ferme sulla tazza come chi sta per bere, poi un sorriso imbarazzato.
Il suo sguardo ora è fisso sul tavolo dopo aver lentamente posato la tazza sul tavolo.
Non avevo mai notato la secchezza delle sue mani, al sole è abbastanza evidente.
Fa per aprire bocca dopo aver elaborato qualcosa di dicibile quando con un sussulto immediatamente il suo sguardo si posa su qualcosa alle mie spalle.

"oh"
Appena sento la voce fastidiosamente acuta la riconosco immediatamente: è la comandante dell' armata ricognitiva Hanji Zoe.
Quando c'è Hanji ci sono in ballo esperimenti, tranne qualche volta in via del tutto eccezionale.
Spero non voglia aumentare gli esperimenti di Eren o, ancora peggio, voler il nostro aiuto perchè si tratta di un esperimento molto pesante che ha bisogno di coinvolgere anche molti soldati.
Se provano solo ad infliggergli un dolore atroce io-
"Ora che ho la vostra attenzione, radunatevi tutti subito nella sala principale: il comandante Erwin ed il comandante Levi hanno qualcosa da esporvi"
"Un piano?" borbotta a bassa voce Jean,
mi giro.
"Sembra di sì"
alla mia risposta sembra arrossire, ma la luce del Sole non rende chiara la vista.
"Muoviamoci"

In silenzio Jean mi segue, Hanji è già sparita.
Chissà se Eren sarà già a corrente di questo presunto piano.
Tuttavia non mi sentirò tranquilla fino a quando dalla bocca dei comandanti si parlerà di un piano, e non di esperimenti.

Arriviamo alla sala principale, sono ad un lato del grande tavolo rotondo ma riesco a vedere bene il comandante Levi essendo in prima fila, Jean è dietro di me, se la folla di soldati glielo permettesse probabilmente starebbe al mio fianco.
Cerco con lo sguardo Eren ed Armin: non ci sono.

*Eren*

"Non puoi fare finta di nulla! Soprattutto ora che siete diventati qualcosa di più di "cari amici". Deve sapere."
"Soffrirebbe di più e basta, lo so. Non voglio farle questo."
"Che vuoi fare allora? Tenerla all'oscuro di tutto? Lo è gia stata per 3 anni sempre per lo stesso motivo. Non credi abbia il diritto di sapere?"
"Sapere cosa? Che mi sto indebolendo sempre di più e che probabilmente tra pochi mesi morirò senza poter fare nulla per lei. E lei sarà lì, davanti a me, a disperarsi rifiutando di credere che questa volta non possa proteggermi da questo destino?"
dico tutto di un botto.
Prima che Armin possa ribattere qualcosa, qualcuno fa capolino dietro di noi.
Dalla voce riconosco subito chi è.








































hola :)
Ecco svelato il mistero...
Eren ne parlerà con Mikasa o cestinerà l'opzione tenendola all'oscuro di tutto?
Meno male che c'è Armin :)
Speriamo lo convinca a fare la scelta giusta

Tra pochissimo Eren dovrà affrontare Mikasa... come si comporterà?

A presto:)

ro~

Non ti farò mai più sentir freddo * eremika *Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora