Chapter 12

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La mattina seguente mi svegliai assonnata ma di buon umore, alla fine passammo tutta la notte a giocare e a scherzare, andando a dormire a notte fonda; io mi svegliai nonostante le poche ore dormite e ne fui felice perché per la prima volta dopo anni celebrai il Natale sentendomi parte di esso e non estranea a tutto. Mi stiracchiai e mi strofinai gli occhi, appiccicosi per il sonno, aprii gli occhi e trovai il viso di Wooyoung a pochi centimetri dal mio; appoggiai il viso sulla mia mano e mi fermai a fissare il ragazzo sdraiato accanto a me, che mi teneva stretta a lui con un braccio sulla mia vita. Mi soffermai su ogni dettaglio che lo caratterizzasse, pregio o difetto che fosse, anche se per me non aveva particolari difetti con i quali non si potesse convivere: i capelli lavanda spettinati, le labbra baciate da una rosa, che io amavo sfiorare e vedere le sensazioni che mi provocavano, le braccia muscolose ma non eccessivamente, che mi cingevano la vita e mi avvicinavano a lui più di quanto già non fossi vicino; amavo ogni singolo dettaglio e lo avrei fatto per molto tempo ancora.

«Lo so che sono bellissimo ed irresistibile, ma in questo modo mi consumi amore mio.»

Saltai leggermente per lo spavento e per la sorpresa, non pensavo fosse sveglio, e nel frattempo il mio viso si colorò gradualmente di un rosso fragola, che mi portò istintivamente a coprirmelo sotto la coperta che ci eravamo messi addosso per riposare senza avere freddo; lui si infilò sotto le coperte con me, prese il mio mento tra le sue sottili dita alzandolo in direzione del suo sguardo, si avvicinò ulteriormente a me e disse sulle mie labbra senza interrompere il contatto visivo:

«Piccola, non devi vergognarti di nulla, siamo solamente noi due. E poi amo vederti imbarazzata e sapere di esserne la causa, mi fa innamorare di te ogni volta un po' di più.»

Lo guardai ancora più imbarazzata e mi morsi il labbro inferiore, quel ragazzo era un concentrato di ormone e sensualità, averlo a così poca distanza mi mandava letteralmente in tilt il cervello. Soffiò sulle mie labbra provocandomi una scossa di brividi i quali mi obbligarono a chiudere gli occhi, ero parecchio eccitata per la sua vicinanza e questo non aiutava per nulla.

«Inoltre mi fai letteralmente impazzire quando ti mordi il labbro inferiore, sei così sexy che ti spoglierei anche qui seduta stante, senza curarmi dei ragazzi...»

Quella sua voce roca e quel suo tocco avido e arrogante mi stavano facendo completamente impazzire, annullò la distanza che ci divideva senza che potessi accorgermene e cominciò così la nostra danza; amavo baciarlo, ogni volta sembrava sempre più invitante, come se fossi in astinenza da giorni e lui fosse la mia droga, della quale non riesco a fare a meno, è qualcosa che proprio non riesco a controllare. Ci staccammo per mancanza di ossigeno e rimanemmo a fissarci per un po', finendo per sorriderci a vicenda; decidemmo così di alzarci e dirigerci in cucina per fare colazione e per prepararla al resto della compagnia.

Giunti lì trovammo Hwa ai fornelli alle prese con la colazione, pensavo fossimo i primi ad esserci svegliati ma sembra che qualcuno ci avesse decisamente battuto sul tempo; al sentire i nostri passi si girò nella nostra direzione e ci salutò, avvisandoci che la colazione sarebbe stata pronta a momenti. Noi ricambiammo il saluto accomodandoci al tavolo e mostrando un segno di assenso la sua precedente affermazione; iniziai a sentire freddo, per l'ennesima volta avevo dimenticato la felpa da qualche parte, il mio corpo venne gradualmente scosso da leggeri brividi che lo fecero cominciare a tremare. Wooyoung se ne accorse e si alzò andando verso il salone, smanettò da qualche parte a me ignota e ritornò in cucina con la sua felpa grigia, la adagiò sulle mie spalle sistemandola in modo tale che riscaldasse anche le braccia. Gli sorrisi e lo ringraziai del gesto, nel contempo Hwa terminò di preparare la colazione e ce la posizionò di fronte, chiedendoci con un enorme sorriso in volto:

«Allora ragazzi, come state? Come avete dormito?»

Sulle labbra Woo si dipinse un sorriso malizioso che rivolse a me, spostando in seguito lo sguardo sul suo hyung che gli aveva fatto la domanda; sapevo già che stava tramando qualcosa, quando faceva quell'espressione aveva sempre un secondo fine in mente. Portò alla bocca un pezzo di pancake e disse nel frattempo con molta calma:

«Non poteva andare meglio, le mie orecchie si sono beate di suoni soavi quali i gemiti della mia fidanzata, non si è data un contegno...ha goduto e urlato senza ritegno.»

Spalancai gli occhi alla sua affermazione, ecco cosa aveva in mente quell'idiota, per poco non mi strozzai con il pancake condito con lo sciroppo d'acero. Voleva provocarmi? Bene, vediamo se riesce a tenermi testa; sono una che non si fa mettere i piedi in testa.

«Sei un grandissimo pervertito, bugiardo e arrogante. Ti piacerebbe che facessi tremare questo stabilimento con le mie urla di piacere? Potrebbe succedere se il mio fidanzato fosse un genio del sesso, dal testosterone talmente alto da farmi venire anche solo guardandomi, ma dubito che questo sia il caso...»

Lo guardai con aria di sfida, mi piaceva da morire stuzzicarlo anche se le parole "fidanzata" e "fidanzato" mi faceva strano sentirle; alla fine non me lo aveva ancora chiesto e nemmeno io pensai di chiederglielo. Aveva capito che stavo rispondendo alla sua provocazione, così avvicinò la sua seduta alla mia, prendendo comunque quest'ultima e attaccandola alla sua, successivamente esordì:

«Ah sì? Eppure mi pare che stanotte tu abbia gridato il mio nome più volte, o sbaglio?»

Stavo per scoppiare a ridere, ma cercai con tutte le mie forze di trattenermi, discutere in questa maniera con lui era davvero stimolante e divertente; per non parlare poi della fervida immaginazione che possedeva, era davvero esilarante. Io mi avvicinai ulteriormente a lui, arrivando a pochi centimetri dal suo naso; lui passò la sua lingua sulle labbra per inumidirle e io, di riflesso, intrappolai il mio labbro inferiore tra i denti, dicendogli successivamente:

«Sei sicuro? Perché io sono sicura di non aver aperto bocca questa notte se non per respirare, per quanto riguarda te invece ho sentito parecchie volte la tua bocca proferire il mio nome, e non solo quello.»

Riuscii per la seconda volta a lasciare il mio interlocutore senza parole, fatto che accadeva abbastanza raramente; inoltre le sue gote iniziarono ad assumere un colore scarlatto, probabilmente per l'imbarazzo, anche se fatico a crederlo. Mi sembrava di essere tornata quando ci eravamo conosciuti e ci facevamo scherzi quasi tutti i giorni, oltre che tenerci testa in ogni discorso facessimo; all'apparenza può sembrare una persona superficiale, ma una volta che inizi a conoscerlo ti stupisce piacevolmente. Mi allontanai dal suo naso e avvicinai le labbra al suo orecchio sussurrando, di modo che sentisse solamente lui:

«Tuttavia quando vuoi io sono pronta anche a quello, finché è con te...»

Mi discostai per poterlo guardare negli occhi, rimase stupito dalla mia affermazione dati gli occhi leggermente spalancati; questa volta si avvicinò lui al mio orecchio e sussurrò:

«Non ti preoccupare piccola, succederà molto presto...»

Tornò a fissarmi dritto nelle mie amazzoniti, ora somiglianti più all'uvite data la stagione fredda, regalandomi un sorriso malizioso; mise una mano sulla mia guancia, accarezzandola dolcemente con il pollice, per poi annullare ogni distanza ci fosse tra di noi, dando vita a un bacio passionale ma per nulla volgare. Ci staccammo dopo poco per non fare brutte figure, anche se pareva che l'avessimo già fatta, infatti Hwa diede un colpo di tosse mentre eravamo fronte contro fronte e il resto della compagnia stava facendo il suo ingresso nella cucina ancora mezzi addormentati. Abbastanza imbarazzata per la figura appena fatta, mi girai verso il mio piatto ancora colmo di pancake e fissai lo sguardo sul quel banale oggetto che era diventato particolarmente interessante ai miei occhi, nel frattempo Hwa si accomodò insieme a noi e chiese rivolgendosi a tutto l'entourage:

«Bene. Avete per caso qualche programma? Qualcosa in particolare che volete fare?»

Woo rimase nella stessa posizione in cui lo lasciai, si girò verso il suo hyung e gli rispose mentre giocava con il cibo che aveva nel piatto:

«Sì, oggi ruberò Y/N per l'intera giornata.»

Gli rivolsi uno sguardo interrogativo e confuso, che cosa intendeva dire? Lui si voltò nella mia direzione e mi sorrise in maniera genuina e affettuosa, capii che non aveva cattive intenzioni o secondi fini ma voleva seriamente trascorrere del tempo con me. Prese un pezzo di pancake con la forchetta e lo addentò con gusto, riportando lo sguardo avanti a sé, e disse in modo tranquillo:

«Preparati perché ho in serbo una sorpresa per te...»

Ero al settimo cielo, avevo la pelle d'oca ed ero a mille per l'eccitazione, nonostante non avessi la più pallida idea di cosa Wooyoung avesse preparato per me, quel ragazzo mi faceva questo effetto e poi aveva deciso di dedicarmi una giornata intera, solo io e lui, non potevo essere più felice, non vedevo l'ora di scoprire la sua sorpresa...

Step 1,2,3 and 1,2,3 Let's go [Wooyoung x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora