POV Oikava
Oikawa era uscito il giorno prima dall’ ospedale sfinito. Nello stesso giorno aveva quasi perso il suo migliore amico, si era accorto di amarlo da sempre ed infine aveva scoperto che aveva una malattia di cui nessuno sapeva niente e che presto lo avrebbe portato alla morte. Non voleva nemmeno immaginare di perdere Hajime per sempre, ma da quel che diceva lui non c’erano soluzioni. Comunque non si sarebbe dato per vinto tanto facilmente. Però sentiva come se un enorme oscurità si stesse avvicinando sempre di più a lui senza lasciarli nessuna via di fuga. Non poteva credere che fra tutte le persone di questo mondo questo schifo fosse capitato proprio al suo Iwazumi. Dopo tutto quello che aveva passato mancava così poco ad uscire dal pozzo buoi ma sembrava che il mondo lo avrebbe messo alla prova di nuovo. Se qualcuno poteva farcela contro una malattia che all’ apparenza sembrava incurabile sicuramente quello era Hajime. Almeno così si dieva, cercava di auto convincersi per riuscire a non scoppiare a piangere. Dopotutto quello era stato un bel giorno, un giorno in cui aveva baciato per la prima volta una persona che amava ed era stato fantastico quindi non voleva rovinare quel ricordo pensando a cose ben più tristi. Qualunque cosa sarebbe successa lui non si sarebbe allontanato mai più da Iwazumi e di questo ne era certo. Sarebbe andato in capo al mondo, anzi in capo all’ universo per riuscire a tenerlo con sé il più possibile. Avrebbe pagato qualsiasi prezzo per non far andare via per sempre il suo preziosissimo moro. In verità avrebbe volentieri preso il suo posto se la cosa fosse stata possibile ma questo non gli era permesso. Ora però non voleva più pensarci e decise di focalizzarsi sul fatto che il giorno dopo avrebbe rivisto Iwazumi. In verità lui avrebbe voluto rimanere in ospedale ma lo avevano praticamente cacciato fuori e quindi se ne era tornato a casa. Era pure deciso a dormire per essere pronto e carico il mattino seguente in modo da ideare un piano d’ azione, ma tutta la confusione che aveva in testa non li permetteva di farlo. Dopo qualche ora che si rigirava nell’ letto decise di alzarsi e di frasi una doccia. Quando si fu infine asciugato e vestito si mise le scarpe e usci e senza volerlo si ritrovò nel giardino dell’ospedale e concordò con se stesso che avrebbe aspettato li fino all’ orario di visita. Dalla sua posizione riusciva pure a vedere la finestra dove Hajime stava dormendo e la panchina dove era seduto lì sembrò più calda che mai. Aspettò quindi nel silenzio della notte con le cuffie nelle orecchie che sparavano la sua adorata musica rock anni 90 e il tempo sembrava essersi fermato. Solo in quel momento riuscì a ripensare a quel bacio. All’inizio era rimasto immobilizzato non sapendo cosa fare. Non si era proprio aspettato una cosa del genere da parte di Iwazumi. Possibile che il giorno stesso che scopri i tuoi sentimenti per una persona lei decida di baciarti? Ora non riusciva a capire molto di quanto fosse successo o cosa Hajime provasse per lui ma era sicuro che dopo quel bacio nessuno altro si sarebbe potuto avvicinare al suo moro in quel modo. Avrebbe trovato una maniera per farlo suo in tutti i sensi possibili, infondo non ci era mai stato nessuno più importate di Iwazumi per lui. Vederlo come il suo ragazzo sembrava anche fin troppo facile, anzi la loro relazione andava ben oltre qualsiasi descrizione. Il semplice rapporto ragazzo-ragazzo era troppo poco per loro. Con quei pensieri in testa li venne una gran voglia di premere le sue labbra su quelle del moro ma sapeva che non avrebbe potuto soddisfare le sue voglie così facilmente. In quel momento c’erano ben altri problemi da affrontare e il poco tempo a disposizione che a quanto pare avevano toglieva il fiato ad Oikawa. La decisione migliore era di non affrontare l’argomento relazione almeno fino a quando non avrebbero trovato una soluzione all’altro problema. Non voleva dare ulteriori pensieri ad Iwazumi e per il momento si sarebbe accontentato della loro amicizia.Alla fine giunse la mattina e insieme ad essa il calore del sole che riscaldò il corpo di Toru ormai congelato. Mancavano pochi minuti all’ orario delle visite mattutino e così decise di alzarsi per vedere se lo facevano entrare. Proprio in quel momento però fu fermato dal rumore che proveniva da un gruppo di ragazzi poco più indietro di lui che erano intenti in una conversazione molto accesa su qualcosa che non riusciva a sentire. Quando furono più vicini Oikawa riuscì finalmente a riconoscerli. Erano infatti gli amici di Iwazumi della casa famiglia. Era uscito spesso con loro nel corso degli anni e si divertiva un sacco a vedere come Iwazumi sembrasse il padre di tutti loro. Però sapeva bene che aveva preso quel ruolo non per scelta ma per necessità di tutti i ragazzi e questo lo rendeva molto orgoglioso di lui.
Toru decise di non farsi vedere e di lasciare entrare prima loro in modo che potessero salutarlo in modo adeguato. Appena furono entrati decise di andarsi a prendere un cappucino caldo al bar in modo da riscaldarsi un pò.
Quando fu passata più di mezz’ ora decise di avviarsi verso la camera di Hajime. Per qualche motivo più si avvicinava più il suo cuore batteva veloce. Lo stomaco era in subbuglio e ormai sudava freddo. Per un momento pensò di tornare indietro ma la voce di Matsuo, proveniente dalla stanza di Iwazumi, pronunciò il suo nome, così si fece coraggio ed entrò.
Ad attenderlo c’erano 6 volti che a quanto pare non si aspettavano di vederlo. I suoi occhi però puntarono il suo preferito.
“Oikawa che ci fai qui!?” esplose Iwazumi.
“come che chi faccio qui? Non sei contento di vedermi?” rispose Toru alla domanda.
“ma non dovresti essere a scuola? Ansi voi tutti non dovreste esserci?” chiese grattandosi la testa.
“idiota è sabato…” disse esasperato Haru.
“scusami se ho perso la cognizione del tempo sai, sono svenuto e mi hanno portato in ospedale morente. La prossima volta che starò per morire controllerò la data così la tua pazienza non sarà intaccata” rispose Hajame facendo delle smorfie verso Haru.
“sei proprio un bambino...” Proseguì Haru alzando gli occhi al celo.
“smettetela voi due. Per quanto sia divertente vedervi litigare ora abbiamo qualcosa di più importante da fare” Si intromise Oikawa.
“una festa per caso?” chiese haru.
“ah ah molto spiritoso. No, sto parlando di trovare una cura per questo idiota. Insieme riusciremo sicuramente a risolvere questa situazione del cazzo”
“finalmente qualcuno che la pensa come me! Grazie a dio che sei arrivato Oikawa, con questi qui non c’è modo di parlare, magari tu riuscirai a convincerli a cercare almeno.” Disse Arame ormai acceso da una nuova speranza.
“voi due la fate semplice ma non lo è affatto” si intromise Kaii.
“questa volta Kaii a ragione, per far sì che qualcuno si metta a studiare una qualche cura c’è bisogno che qualcuno lo finanzi. Nessuno lo farebbe per carità. Quindi, qualcuno tra di noi che è tanto ricco da potersi permettere una ricerca del genere? Io non credo proprio” proseguì Haru.
“sì, lo so che non abbiamo niente ma magari riusciremo a convincere qualcuno ad investire. Magari qualche sponsor sportivo o qualche vecchio ricco interessato alla ricerca in campo medico” disse Oikawa cercando di dare più enfasi possibile alle sue parole. “sono certo che qualcuno disposto ad aiutarci ci sia da qualche parte, basta trovarlo no…?” proseguì.
“ora basta Oikawa. Non voglio avere e non voglio darvi speranze dove non ci sono. Te l’ho detto tutto così che tu possa fartene una ragione non per farti fissare su un qualcosa che non esiste. Smettila subito con queste scemenze per favore. Chi mai potrebbe interessarsi ad un orfano senza nulla?” disse Hajime interrompendo Toru. Non era arrabbiato era solo stanco di avere false speranze. Era ormai consapevole che per lui la fine sarebbe giunta molto prima degli altri, restava solo accettarlo.
“cazzo Iwazumi smettila di fare la vittima sacrificale una volta ogni tanto. A te non te ne frega niente di te stesso ma qui lasceresti delle persone la cui tua esistenza è fondamentale. Non ti rendi conto che non voglio lasciar perdere perché non posso lasciar perdere? Non mi interessa se ti incazzi, io inizierò a cercare e non smetterò fin quando non avrò trovato una cura”
“oppure quando sarò morto. Io non voglio passare i mie ultimi mesi senza le persone a me più care. Era per questo che non te lo volevo dire!”
“non me lo volevi dire solo perché sei un codardo! Non ti giustificare in questo modo, sai che non ci casco. Io non lascerò che questi siano i tuoi ultimi mesi quindi stai tranquillo. Ricordati che mi hai fatto una promessa e devi mantenerla…”. A quel ricordo Iwazumi arrosi e così non ebbe il tempo di replicare.
“Fratellone, Oikawa ha ragione. Dobbiamo trovare una soluzione ad ogni costo perché tu sei indispensabile per tutti noi. Scusa se agiremo egoisticamente ma non possiamo fare altrimenti” concluse Arame.
“ma…” fece Iwazumi ma Oikawa era già pronto a zittirlo.
“niente ma, lo faremo e basta. Qualunque costo mi chiederanno io sarò disposto a pagarlo”
“va bene, va bene, mi avete convinto. Quand’è che iniziamo?” fece Naoki che per tutto quel tempo se ne era stato in silenzio. Aveva un sorriso sincero stampato in viso che illuminava tutta la stanza.
“bè…adesso direi” concluse Toru determinato.# spazio dell' autrice
Il 12 e il 13 erano capitolo un po di stallo. Da qui in poi inizieremo ad entrare nel vivo della storia.
Comunque io mi sto sempre di più innamorato di Haru. Il suo caratterino a stronzetto è fantastico.
Spero di avervi intrattenuto a dovere.
Vi saluto e ci vediamo nel prossimo capitolo.
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Nient'altro Che Noi
FanfictionOikawa non credeva alle sue orecchie. Le parole che aveva appena sentito era uscite veramente dalla bocca di Iwaizumi, il suo compagno di squadra nonché migliore amico da sempre. In quel istante qualcosa si era frantumato in lui e non era sicuro d...