Capitolo 4

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POV Iwaizumi

Iwaizumi era al centro della terrazza dove Oikawa lo aveva lasciato. Il pensiero di tutto quello che era successo lo immobilizzava.
Per prima cosa il discorso di Toru gli aveva scaldato il cuore come nessun altra cosa al mondo aveva mai fatto. Infine il bacio sulla gancio gli aveva fatto perdere un battito. Anche se amici dall' infanzia non era mai accaduto niente di simile. Il pensiero della vicinanza dei due volti fece nuovamente arrossi Hajime che si portò le mani a coprire gli occhi. Si sentiva così stupido nel pensare a quelle cose dopo tutto quello che era successo ma non poteva farci niente. Aveva per anni sperato in un contatto del genere, cosa che Oikawa riservava solitamente alle gallinelle che ogni giorno li giravano intorno.
Il fatto che fosse successo voleva dire che qualcosa era cambiato nel loro rapporto e anche se Iwaizumi ne era felice in quel momento, sapeva che era del tutto fuori dal piano  prestabilito. Poco prima c'era mancato poco che dicesse tutto e la dichiarazione d' intenti d' oikawa non aveva aiutato affatto. Non poteva permettersi un altro errore del genere. Lì era bastato vedere la faccia sconvolta di Toru quando aveva iniziato a tossire. Quella rappresentava quanto l'amico sarebbe rimasto distrutto dalla verità. Non poteva proprio permette che la cosa accadesse.
Si alzò e non sapendo dove andare, come per istituto si ritrovò di fianco alla palestra.
Da dentro sentiva i rumori delle palle che sbattevano a terra e delle scarpe che strusciavano sul pavimento lucido. Da sempre quei suoni lo facevano sentire a casa più di ogni altro posto in cui fosse mai vissuto e il fatto che era costretto a non metterci più piede lo distruggeva.
Si avvicinò di soppiatto alla porta che notò fosse accostata. Da lì vedeva i suoi compagni allenarsi e sembrava che la sconfitta dei giorni precedenti non gli avesse fatti perdere d' animo. I suoi occhi poi si soffermarano sulla cosa che in campo attirava sempre la sua attenzione . Oikawa. Lui stava passando la palla a cane rabbioso che con foga la schiaccio al di là della rete nel campo avversario. Però non era uno dei soliti passaggi perfetti che faceva Toru. Sembra nello stesso tempo concentrato e distratto. Si chiese se quella situazione non avrebbe portato l' amico a peggiorare. Si disse che sarebbe stato solo un effetto collaterale necessario. Però la pallavolo era tutto per loro due. Toru si sentiva veramente intoccabilile solo quando la sua mano scaraventava un pallone sul terreno del avversario. Ma la cosa più bella era il sorriso soddisfatto che Oikawa lì riservava dopo che lui segniava un punto. Sembrava che guardasse solo lui e questo lo riempiva di un mare di gioia. La possibilità che ora Toru avrebbe potuto rivolgere quella faccia a qualcun'altro lui lo riempiva di rabbia. Però si disse che era meglio così. Farlo andare avanti era il suo unico desiderio. Lo amava troppo per vederlo distrutto.
Ora oikawa era alla postazione di battuta e uno sguardo serio dominava il suo volto. Sembrava volesse mettere tutta la sua frustrazione in quel colpo. Iwaizumi si disse che era dovuta al fatto che aveva perso la partita e che non avrebbe più giocato da liceale. Ma c'era molto di più nella sua determinazione.
Volo' la palla in aria e prendendo due passi di rincorsa spiccio un salto assurdo inarcando il braccio e la schiena. Colpi' la palla con una forza assurda e quella precipitò nel campo opposto lasciando di stucco tutti i compagni di squadra. Scoppio un "waoo" di gruppo e Iwaizumi si disse che se avesse fatto più battuto del genere la partita sarebbe stata loro. Se fosse stato in campo gli avrebbe fatto una romanzina sul fatto che quelle battute doveva presentarle in partita e non solo in allenamento ma lui ora si trovava fuori e non sarebbe più tornato.
In quel momento lo sguardo di Oikawa arrivò a lui. Di colpo uscì dalla traiettoria dei suoi occhi in modo tale che non lo vedesse. Iwaizumi aspettò in silenzio che succedesse qualcosa ma a quanto pare Oikawa non lo aveva visto.
Dopo questo  decise che era arrivato il momento di tornare in casa famiglia.
Per lui era strano tornare così presto. Di solito si tratteneva fino a tardi in palestra insieme ad oikawa e dopo lo riaccompagniava a casa. Il tragitto illuminato dal sole era così fuori luogo per lui che decise di cambiare strada. Era abituato alla luce dei lampioni e al silenzio della strada notturna  invece ora era una cacofonia di voci che lo disturbavano.
Quando finalmente arrivò a ^casa^ trovò un Arame chino sui libri. La cosa era molto strana e Iwaizumi si disse che stava sognando." non posso credere che tu stia veramente studiando. Devo aver preso un abbaglio " disse rivolto al ragazzino. Il biondo alzò lo sguardo  e vedendo l' amico li rivolse una linguaccia. " lo so che è un miracolo infatti non riesco a fare nulla. Iwaizumi mi aiuti per favore? " chiese iniziando a far tremare il labbro inferiore. Hajime tirò su gli occhi come esasperato poi prese una sedia e si mise al tavolino della sala comune insieme ad Arame. La sala era del tutto vuota perché a quel ora i ragazzi erano ai clab sportivi. Il ragazzino doveva propio essere impazzito se aveva saltato un allenamento di nuoto. " ma il libro non lo hai preso?" chiese Iwaizumi " e a che mi serve?" rispose l' altro. " tipo per gli esercizi scemo che non sei altro" disse dandogli un leggera botta sulla testa. Si alzò  per andare verso la piccola libreria che c'era nella stanza. Era l' unico mobilio presente oltre ad una finestra che dava sulla strada. Il resto era del tutto spoglio e le pareti giallogniole lo rendevano ancora più sconsolato e triste.
Il libro era un tomo di matematica del tutto usurato. Sembrava che qualcuno ci avesse versato sopra del caffè perché le pagine erano tutte immaroncite e sgualcite. Rimmessosi a posto apri il libro. " che devi fare?" chiese il più grande. " equazioni di secondo grado. Sono impossibili e non ci riuscirò mai". Iwaizumi li prese una guancia e  gliela tirò " se parti con questo spirito non ci riuscirai veramente mai. Pensa un po a quando non riuscivi a nuotare a farfalla. Poi abbiamo fatto un sacco d' esercizi, ti sei impegnato e alla fine ti è venuta. Ora è il tuo stile preferito. Non ti arrendere prima di provare sul serio". Arame lo guardava con occhietti pieni di ammirazione" si lo farò! " disse poi con sguardo convinto.
Iwaizumi gli dette vari esercizi da fare e mentre aspettava la sua mente ritornò al contato che aveva avuto con Oikawa qualche ora prima. La sue labbra erano morbite e calde e gli avevano lasciato brividi su tutto il corpo. Avrebbe tanto voluto assaggiarla con la sua bocca ma sapeva che oikawa ne sarebbe stato disgustato. Magari quello lo avrebbe allontanato che era proprio la cosa che Iwaizumi voleva. Ma in fondo, il fatto di averlo ancora vicino lo rendeva felice e non era ancora pronta a fare qualche gesto inconsiderate per distruggere del tutto il loro rapporto. Però in tutti quegli anni in cui era  stato così ardentemente geloso delle  innumerevoli conquiste di Toru, che spesso occupavano il suo letto, mai si sarebbe immaginato di poter anche solo sfiorare le labbra di Oikawa. "perché sei arrossito?" una voce lo riportò nella realtà. "Arame chiama Iwaizumi" disse bussando sulla sua testa. Quando finalmente Hajime riaquisto' lucidità bloccò la mano che stava picchiando sulla sua testa. " invece di pensare a me vedi di finire gli esercizi che ti ho dato" " gli ho finiti, è per questo che ti ho chiamato" " ah Okey..." disse Iwaizumi imbarazzato. " fammi vedere cosa hai fatto allora".
Il biondo gli passo il quaderno e l' altro inizio a correggere. Dopo cinque minuti le pagine erano cosparse di segni rossi. " te gli ho spiegati prima. Hai usato il delta in un solo esercizi mentre negli altri sei andato di fantasia. Ti sembra mai possibile?!". Il ragazzino mise su un sorriso birichino e iniziò a grattarsi la testa. " te l' ho detto che sono una causa persa" "non sei una cosa persa è che semplicemente non ti impegni. Te lo spiego un altra volta ma sappi che la prossima ti farò mangiare il quaderno" disse Iwaizumi con sguardo incendiante.
Passarono il resto del pomeriggio chini sui libri finché entrambi furono distrutti.
Decisero che sarebbero andati un po in camera a rilassarsi sui letti ma uscendo dalla porta della sala comune una presenza scura lì fermò.

#spazio del autore
Il duo Arame-iwazumi è così dolce che quasi piango.
Il nostro moro non è andato fuori di testa per un semplice bacio sulla guancia. Che carinooo.
Nel prossimo capitolo però avremo una altra prova da affrontare.

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