POV Oikawa
" in piedi!" disse oikawa a sé stesso.
Si era svegliato stranamente prima del suono della sveglia ed era rimasto a guardare il soffitto. Poi il pensiero della missione che si era lui stesso dato lo fece ridestare. Da quel giorno non si sarebbe staccato nemmeno per un attimo da Iwaizumi, almeno finché lui non gli avesse detto la verità.
Così dicendo salto giù dal letto e si avviò in bagno per farsi una doccia. Si levò il pigiama, che consisteva nella tuta da ginnastica della squadra delle medie, ed entro dentro la cabina. Dei getti freddi lo fecero aderire alla parete in modo da non sentire l' acqua fredda sulla pelle. Il fatto era che la caldaia aveva più di 40 anni e spesso faceva i capricci. Appena la temperatura sembrò stabilizzarsi Toru mise inizialmente il corpo e subito dopo anche la testa sotto il getto caldo. Stava cercando di non pensare a niente, era dal giorno prima che ci provava anche se con scarsi risultati. Non voleva focalizzarsi troppo sulla questione Hajime perché ogni volta che lo faceva immagini terribili li si parlavano davanti: Iwaizumi attaccato a dei tubi, Iwaizumi in coma... Iwaizumi morto.Scaccio' ogni pensiero. Non poteva essere così. Lui avrebbe trovato una soluzione ad ogni costo. Hajime lo aveva protetto per tutti quegli anni, ora era il suo turno.
Finita la doccia si mise un asciugamano in vita e poi iniziò ad armeggiare con l' armadietto del bagno per cercare tutti i suoi prodotti per i capelli. Spendeva la maggior parte dei suoi soldi in balsami ed oli ma non le ne importava molto. Infondo adorava i suoi capelli e sicuramente non era l' unico a giudicare dalla fila d' ammiratrici che aveva. Non che non avesse approfittato della sua posizione più di una volta ma si trattava sempre di una botta e via, raramente usciva per un vero appuntamento. L' unica ragazza che aveva mai avuto lo aveva tradito prima che lui iniziasse anche solo a provare qualcosa per lei. Oikawa spesso si chiedeva se c'era qualcosa che non andasse in lui. Si era convinto che la poca fiducia che riponeva nelle persone non li avrebbe mai permesso di innamorarsi. Però sapeva anche che di qualcuno si fidava ciecamente come non avrebbe mai fatto con nessun altro.
Il pensiero di quel qualcuno li ricordo che era in ritardo così si mise di corsa la divisa e, prendendo la cartella, uscì di casa. La prima meta del suo piano lo stava aspettando.POV Iwaizumi
Quella mattina fu svegliato dal suono degli uccelli che sostavano sul ramo di un albero vicino alla sua finestra. Il giardino dell' orfanotrofio era uno tra i più belli che avesse mai visto e questo era proprio ridicolo visto che apparteneva ad un edificio infernale. Però la bellezza degli alberi in primavera era una piccola consolazione che aveva avuto in tutti quegli anni.
Si alzò dal letto e, infilandosi l' uniforme scolastica, si avviò in cucina. Quel giorno era il suo turno di preparare la colazione e infatti altri 3 ragazzi lo aspettavano davanti ai fornelli. Ormai era tra i più grandi del istituto ed era visto come un capo branco.
Un ragazzo di circa 16 anni con pelle scura e occhi chiarissimi era intento a tagliare il pane anche se la cosa sembrava per lui più difficile del previsto.Il fatto che delle ciocche dei suoi capelli neri li cadessero fino a coprirli gli occhi non aiutava certamente. Iwaizumi si avvicinò a lui e lo spinse di lato" dai a me Kaii, se continui così ti taglieri un dito. Chi lo racconta poi alla sorvegliante? ". Kaii incrocio' le braccia al petto con fare offeso. Non era tanto incline ad ammettere le sue debolezze e spesso non ti rivolgeva la parola per l' intera giornata se pensava di aver subito anche solo un piccolo torto.
" smettila di fare l'offeso! Iwaizumi non vuole del sangue sparso in cucina. Non è mica colpa sua se sei negato" disse un ragazzo suo coetaneo. Era molto basso per la sua età e il viso tondo lo faceva sembrare un bambino. Aveva lineamenti dolci uniti ad un sorriso beffardo e a dei graziosi ricci marroni che lo facevano sembrare uno spiritello impertinente. Era molto carino ma il suo caratteraccio lo rendeva spesso difficile da sopportare. " Haru ti ci metti anche te adesso? Smettetela di litigare una volta ogni tanto" a parlare era stato un ragazzone alto e muscoloso con un simpatico naso a patata e dei capelli castani sparsi ovunque. Era sempre lui che cercava di mettere fine alle infinite liti tra Haru e Kaii e spesso ci finiva in mezzo beccandosi qualche pugno. " Naoki io non so come fai ancora a sopportare questi due" affermò Hajime. Intanto Kaii stava andando verso il riccio con aria assassina ma Naoki si posiziono' in mezzo in modo da fermarlo. Haru adorava punzecchiare il moro e questo lo portava ad avere sempre svariati lividi per via del carattere irascibile dell' altro. Però non poteva farci niente, era più forte di lui.
" Kaii adesso ti fai fermare così facilmente? Un tempo non eri così rammollito". Queste parole fecero scattare il ragazzo che buttò Naoki di lato per poi scaraventare a terra Haru. " smettetela subito!" tuono' Iwaizumi. I due allora si fermarono all' istante. Il più grande si era infatti guadagnato nel tempo la stima di tutti grazie al fatto che spesso si prendeva le colpe al posto degli altri ragazzi e insieme a quelle anche le svariate punizioni che ne derivavano. Era come l' angelo custode dell' orfanotrofio e nessuno dei ragazzi si metteva più contro di lui.
"scusa Iwaizumi è che questo è proprio un coglione" disse Kaii abbassando la testa come un cucciolo appena sgridato. " in verità il coglione sei tu... Comunque lasciamo perdere, scusa Iwaizumi" replicò Haru distogliendo lo sguardo dal più grande. Aveva un assoluta intolleranza per le autorità ma ad Hajime portava comunque sempre rispetto. " siete propio dei mocciosi..." disse Iwaizumi tirando in su gli occhi e sbuffando. " su forza, mettetevi tutti a lavoro. Io taglierò il del pane voi fate il resto".
I ragazzi si misero così a preparare la colazione e tra uno scherzo e l'altro i primi bambini iniziarono ad entrare nel refettorio così i quattro cominciarono a servire.
Hajime quella mattina non aveva fame però si sforzo di buttare giù un pezzo di pane raffermo di questi una settimana insieme ad un po' di acqua calda aromatizzata al gusto tè. Si era sempre stupito del perché continuasse a bere quel finto tè. Due bustine per 2 litri non rendevano dell' acqua più buona, ma ormai era diventata un abitudine e così si scolo' tutta la tazza.
Quando tutti ebbero finito di mangiare iniziò con gli altri a sparecchiare e pulire. Aveva però una strana sensazione addosso. Sentiva che quella giornata sarebbe stata in qualche modo molto pesante e quando varco' il cancello la sua premonizione sembrò proprio sensata. Ad aspettarlo infatti c'erano quei due occhi marroni chiaro che lo seguivano pure nei sogni.# spazio dell' autrice
Volevo mettere una foto che mostrasse come immagino i tre nuovi personaggi ma non l' ho trovata. Se poi trovo qualcosa ve lo metterò nei prossimi capitoli sennò farete affidamento all' immaginazione.
Io comunque faccio il tifo per Oikawa e per i suoi capelli, speriamo che Iwaizumi non combini qualche casino.
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Nient'altro Che Noi
FanficOikawa non credeva alle sue orecchie. Le parole che aveva appena sentito era uscite veramente dalla bocca di Iwaizumi, il suo compagno di squadra nonché migliore amico da sempre. In quel istante qualcosa si era frantumato in lui e non era sicuro d...