Oikawa Toru non era certamente il tipo di persona che accettava facilmente un compromesso. Non lo aveva fatto quando, a 7 anni, i suoi genitori furono costretti a scappare dal Giappone in quanto sommersi di debiti fatti al gioco della madre e al bar dal padre. Così, davanti alla decisione tra la sua squadra di pallavolo e lo scappare, decise di andare a vivere da sua nonna e continuare ad allenarsi. Quindi un compromesso non era certo incline a farlo e ora che si trovava di fronte al suo amico d' infanzia e compagno di squadra Hajime Iwaizumi non avrebbe certamente mollato.
Erano passati ormai 2 giorni dalla loro sconfitta contro il karasuno e da allora nessuno della squadra si era più visto ma se per gli altri era normale, invece per i due amici che passavano gran parte delle giornate insieme da quando avevano 4 anni era proprio strano . Infatti quando Toru vide avvicinarsi Hajime era già pronto a tenere un finito broncio accusatorio verso l' amico ma qualcosa dell' espressione dell' altro ragazzo lo fece immobilizzare. Si stava infatti avvicinando lentamente e dal suo volto non trapelava nessuna emozione anche se poteva vedere delle profonde occhiaie nere su una pelle bianco cadaverico. Questo era proprio strano visto che solitamente Hajime era sempre arrabbiato ma in quel frangente non c'era proprio niente nella sua espressione e questo spaventava Toru. "hey, Iwa-chan sei stato proprio cattivo a non farti ne vedere ne sentire per 2 giorni" provo' a dire cercando di smorsare quella tensione nell' aria ma l'altro sembro' non interessato a quelle parole. Ora guardava fisso Toru e sembrava intensionato a dire qualcosa d' importante. Oikawa non capiva propio cosa stesse succedendo. " È successo qualcosa? Se devi dirmi qualcosa per favore fallo" disse con aria svogliata per incoraggiare in qualche modo l'amico a non avere timore di dirli alcun ché. L' altro era ancora immobile e teneva le braccia stese e i pugni chiusi stretti ma alla fine sembrò convinto a parlare. " Senti Oikawa, te lo vengo a dire perché così potrai riferirlo alla squadra. Io lascio la pallavolo e qualunque cosa direte non mi farà cambiare idea. Riferiscilo agli altri e dilli di non venirmi a disturbare. Non voglio più vedere nessuno di voi ".
Qualcosa si ruppe all'interno di Oikawa che aveva un espressione mista tra lo sconvolto e lo sconcertato. "che cosa fai?" disse con un filo di voce. "lascio la pallavolo" rispose secco l' altro. Ora Toru sembrava essere ritornato in sé e un colorito rosso fuoco sulle sue gote stava ad indicare la sua rabbia crescente " ma che cazzo dici?! Ma non ci pensare nemmeno! Ora vieni con me ed andiamo in palestra ad allenarci e non fare storie" così dicendo prese il polso dell'altro ragazzo e cercò di trascinarselo dietro ma con scarsi tentativi. Infatti Iwaizumi se ne stava fermo cercando di opporre una certa resistenza. "Oikawa, lasciami andare. Non mia allenero' ne ora ne mai". La calma che mostrava il ragazzo era la cosa che più spaventava Tori che non lo aveva mai visto così. Lasciò quindi il suo polso e tentò un approccio più ragionevole. " si può sapere perché lo fai. È perché abbiamo perso vero? Sei veramente un codardo che si arrende alla più piccola difficoltà. Sappi che se non torni sul campo per me sei morto" a quelle ultime parole Iwaizumi sussulto ma subito dopo riuscì a ricomporre la sua calma e a parlare" si è per quello. E ora ti prego di lasciarmi stare per sempre. Vorrei che tu non mi rivolgessi più la parola. Sarai morto anche tu per me". Toru non poteva credere a quello che sentiva. Dopo tutto quello che avevano passato insieme ora lui li diceva quelle orribili parole ma sembrava quasi che non uscissero veramente da quello che era il suo migliore amico ma da un corpo assestante. Ormai gli occhi erano lucidi e cercava di trattere il più possibile le lacrime per non dare all' altro la soddisfazione di vederlo piangere. " cazzo stai mentendo! Ti conosco bene. So quando menti e ora lo stai facendo. Dimmi la verità. Dopo tutti questi anni me la merito." orami le lacrime scendevano e cercava invano di nasconderle. L'altro aveva distolto lo sguardo e si stava girando per andarsene ma Toru lo agguato' per il braccio costringendolo ad un confronto. Iwaizumi ora aveva un volto distrutto dal dolore e anche lui era in procinto di piangere. " lasciami stare Oikawa! Lasciami solo...perfavore". Quello sguardo strazio' Toru che lo lascio andare ma ora non poteva più sopportare la vista del suo viso ridotto in frantumi " sei un coglione Iwaizumi" disse quindi e se ne andò a passo spedito verso la palestra lasciando un Hajime da solo nel vialetto del cortile.
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Nient'altro Che Noi
FanfictionOikawa non credeva alle sue orecchie. Le parole che aveva appena sentito era uscite veramente dalla bocca di Iwaizumi, il suo compagno di squadra nonché migliore amico da sempre. In quel istante qualcosa si era frantumato in lui e non era sicuro d...