20 luglio, giorno 139
⏯ Take me Home, Jess GlynneÈ una giornata piovosa a Monaco. Nonostante l'estate che avanza, il cielo è nero, i fulmini lo spaccano in due. Un diluvio in piena regola, di quelli che le estati monegasche non conoscono mai.
Per Eva da Silverstone sono cambiate poche cose. Dopo essere svenuta nel bel mezzo della conversazione con Daniel, lui l'ha portata in hotel e subito dopo a Monaco. L'Australiano passa a casa sua ogni giorno per vedere come procede, ma tutto è sempre uguale. Eva si sente persa, per davvero questa volta, va sempre peggio. Sono giorni che non dorme, si rigira nel letto freddo in una casa vuota, ripensando a quante sofferenze ha causato e si è causata.Seduta sul davanzale osserva la pioggia battente sui vetri, mentre sul letto è adagiato un vestito nero, che dovrà indossare al gala di questa sera. Non si dice di no agli eventi di beneficenza organizzati dalla casa reale, anche se lei vorrebbe tanto rimanere a letto. In più sa quasi per certo che Charles sarà lì e non sa come affrontarlo. Si sente sull'orlo del precipizio, ma questa volta non c'è nessuno a tenerla.
Si stringe le gambe al petto e vi butta la testa sopra, cominciando a piangere silenziosamente. È stanca anche di sentire i suoi singhiozzi. Ha bisogno di aiuto, non può continuare a pensare il contrario. Afferra il telefono e compone il numero di suo fratello, che è in vacanza in Costa Azzurra, non lontano da Monaco. Lui ci mette poco a rispondere e la sua voce è come acqua fresca sulle ferite.
«Ho bisogno di te» si limita ad affermare lei, cercando di trattenere le lacrime, con insuccesso.
«Dammi qualche oretta, arrivo subito» risponde Leonardo dopo un lungo sospiro.
Eva si era ripromessa di non rovinare le vacanze alla sua famiglia, ma non riesce a pensare a nessuno a cui possa aggrapparsi, se non a suo fratello. E alla fine lui è anche felice che l'abbia chiamato, forse qualcosa dentro di lei si sta davvero smuovendo.
Con un paio di ore di macchina, Leonardo è già a Monaco, sotto la pioggia battente, ma felice di rivedere sua sorella. Sono quasi le sette e il gala inizierà alle otto e mezza ed Eva è ancora in accappatoio e con il turbante in testa. Suo fratello la stringe forte a sé, è più di un mese che non si vedono, da quella volta a Nizza e nonostante ultimamente lei non gli stia rendendo vita facile, gli è mancata. Il suo braccio e la sua gamba sembrano essere totalmente a posto e questo fa tirare alla ragazza un sospiro di sollievo. Almeno qualcosa sembra andare bene.
«Mamma mi ha raccontato tutto, per risparmiarti di dirlo di nuovo. Ma come è successo?» le chiede riferendosi a tutta la questione con Charles.
«É successo che lui si è stancato, come è giusto che sia» risponde lei, gettandosi sul letto.
«Non vuoi andare perché sai che lo troverai lì?» azzarda suo fratello, colpendo dritto nel punto.
Lei annuisce sconsolata, si sente bloccata. Andrà ad una festa, dove c'è anche lui, senza un accompagnatore e con una faccia che fa paura. Forse neanche il trucco riuscirà a fare miracoli.
«Perché non mi accompagni?» chiede a suo fratello, che è ancora in bermuda e t-shirt, non di certo l'outfit esatto per il temporale che imperversa fuori.
«Sì, ottima idea, arriviamo all'Hermitage insieme. Tu fasciata da questo elegantissimo vestito nero brillantinato ed io in tenuta da spiaggia, con ancora la sabbia nelle scarpe. Finiamo di sicuro in prima pagina!» esclama Leonardo in risposta.
Eva scoppia a ridere, lo fa di cuore ed è la prima volta in questo mese a dir poco turbolento. Leo almeno si consola con il suono della sua risata, che spesso diventa un ricordo lontano. Quando erano piccoli, invece, era la colonna sonora delle loro giornate. Gli è sempre piaciuto quel suono, è contagioso e trasporta chiunque.
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In mezzo alla polvere // Charles Leclerc
FanfictionUna vita perfetta, da ricostruire. Un incontro perfetto che ricostruisce una vita o ne distrugge un'altra. ~~~ La vita di Eva è sempre stata perfetta. La fama l'ha raggiunta quasi senza problemi, i flash delle fotocamere l'hanno sempre accompagnat...