17 Aprile, giorno 46
⏯ Rescue me, One republicSu Monaco splende un fantastico sole questo Mercoledì mattina. Per un ignoto motivo Eva si sente tremendamente energica, così tanto da ignorare le occhiatacce della gente, che comunque cominciano a diminuire, mentre continua a correre con la musica sparata nelle orecchie. Per tutto il weekend di Shangai è stato come se lei non fosse lì. Effettivamente con il corpo c'era, ma con la mente era completamente ferma a quel venerdì sera nella sua camera.
Subito dopo la fine della gara Zak le ha comunicato che il consiglio amministrativo si sarebbe riunito la prossima settimana per decidere sul suo futuro nel team, eppure Eva si sente tranquilla. Vorrebbe correre fino in Italia per smaltire tutta l'adrenalina che ha in corpo, ma proprio mentre cerca di capirne il motivo è costretta a fermarsi.
I suoi piedi, quasi involontariamente, l'hanno condotta fino al muretto e Charles è lì che aspetta, in una tenuta casual, con la sua aria spensierata. Eva scuote la testa con un finto disappunto, ormai arrendendosi di fronte all'atteggiamento insistente del monegasco.
«Leclerc tu sei uno stalker!» esclama sfilandosi le cuffie dalle orecchie, con la musica che continua ad andare.
Lui si volta, quasi sobbalzando, ma appena la vede un sorriso si dipinge sul suo volto dai lineamenti armoniosi. Gli sorridono gli occhi per quanto è felice che lei sia capitata proprio lì. Non ne era sicuro, ma ne è valsa la pena attendere per qualche oretta. Eva gli si avvicina mentre ancora cerca di riprendere fiato e nel frattempo beve un sorso dalla borraccia.
«Almeno ho un piano B se la mia carriera dovesse andare male.» ribatte lui sarcasticamente, imitando la ragazza che nel frattempo si è appoggiata con i gomiti al muro di pietra.
«La tua carriera non andrà male.» risponde lei quasi sussurrando, con un tono piuttosto scontato, come se la cosa potesse essere impossibile. Charles le rivolge un'occhiata colpita.
«E questo come lo sai?» le domanda alzando un sopracciglio, divertito dal fatto che lei si sia lasciata scappare una considerazione così lusinghiera.
«Lo sai anche tu.» Eva cerca di rimediare alla sua affermazione precedente, tentando con il suo solito tono acido, ma questa volta il monegasco non ci casca. Ride, rifilandole una gomitata scherzosa per prenderla in giro e farla sciogliere.
In un primo mento la ragazza finge di essere infastidita, ma poi non può fare a meno di farsi scappare un sorriso e per nascondersi si volta dall'altra parte, restituendo la gomitata al pilota.
«Ora che hai potuto sfoggiare i tuoi cinque minuti di acidità giornaliera, puoi venire con me.» Charles si raddrizza, porgendole la mano, che però lei non afferra.
Piuttosto si finge sconvolta e offesa per questa sua affermazione. È passato dall'essere il principino monegasco al ragazzo che dialoga lei con totale confidenza. Eppure questo non la infastidisce, al contrario la diverte da matti. Leclerc è uno che rischia e con lei sta proprio giocando con il fuoco.
«Dove dovrei venire?» gli chiede con tono perplesso.
Charles non aspettava altro che glielo chiedesse, sta organizzando il tutto da quando sono tornati da Shangai, perché anche lui sa perfettamente che in quella camera d'albergo hanno lasciato qualcosa in sospeso. Forse sa anche più del dovuto, dal momento che il fatto che Eva non si ricordi cosa gli ha detto prima di addormentarsi tra le sue braccia, gli regala un vantaggio non indifferente.
«Se vuoi puoi passare a casa a farti una doccia, anche se credo sia inutile, per il resto ti ricordo che mi avevi promesso un'uscita.» risponde lui con un tono che preannuncia il non voler sentire ragioni.
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In mezzo alla polvere // Charles Leclerc
Hayran KurguUna vita perfetta, da ricostruire. Un incontro perfetto che ricostruisce una vita o ne distrugge un'altra. ~~~ La vita di Eva è sempre stata perfetta. La fama l'ha raggiunta quasi senza problemi, i flash delle fotocamere l'hanno sempre accompagnat...