The story of the trap

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-non possiamo andare avanti così! - strinsi appena le ginocchia al petto osservando quello che oramai ho capito chiamarsi Ryan urlare contro Logan che lo stava volutamente ignorando mentre si faceva sistemare da Maurice

-fino a prova contraria sono io il capo- si limito a dire facendolo ringhiare guardandomi poi serio

-l'ultima ragazza è arrivata cinque anni fa... è durata una settimana, vedi di non crepare prima- si limito a dire facendomi incavolare

-primo: mi chiamo (T/n), secondo: non intendo morire! Io tornerò a casa in un modo o nel altro- commentai seria con loro che mi guardarono sospirando

-non esiste un uscita- ammise Noah asciugandosi gli occhi

-per quanto ci proviamo non possiamo andarcene, siamo dei semplici dati in un gioco oramai- sospiro Maurice rassegnato

-...non mi arrendo- strinsi piano i pugni notando poi una cosa

-senti Logan, hai detto che eravate in undici, io vedo solo quattro persone- non capì con lui che sospiro

-noi siamo il primo gruppo, il secondo è composto da Toby, Uriel e Victor, il terzo da Mattia e Tommy- spiego con calma Logan mentre io contavo ogni nome

-hem...se la matematica non sbaglia... mancano due perone- feci incerta con loro che sospirarono negando

-Ruben e Alan sono andati...il primo circa quattro anni fa mentre Alan da sei mesi- spiego Ryan sospirando ma prima che io potessi chiedere lui nego

-impazziti, in giro per il mondo a cercarci, per questo stiamo qui, prima la nostra base era da un'altra parte ma si siamo dovuti spostare- spiego stringendo i pugni

-ricordi quando ti dissi che ero qui da otto anni e sono uno dei più longevi? - mi guardo Logan mentre io incerta annuivo

-Ruben attualmente ha trenta anni ed è nel gioco da poco dopo la sua uscita, non ci crederai ma lui fu il primo ad entrare era prevedibile sarebbe impazzito prima o poi, temo solo il giorno in qui anche io- cerco di dire ma il piccoletto scoppio a piangere abbracciandolo

-non accadrà! - fece convinto

-ma non sono in pericolo la fuori da soli? - chiesi incerta con loro che sospirarono

-quando entri in quello stato i mostri ti vedono come uno di loro quindi non li attaccano- spiego Maurice lasciando finalmente il rosso ora tutto bendato

-mostrami la mano- mi sorrise poi gentilmente mentre io eseguivo pensierosa

Ero tentata di dire loro del mio incontro ma temevo mi credessero pazza o una minaccia e mi buttassero fuori quindi stetti zita

-non è grave ma non sforzarlo ok? - mi ripresi dai miei pensieri annuendo al biondo che sorridendo calmo si alzò

-cerco di preparare qualcosa per pranzo, voi riposate- sorrise cordialmente prima di voltarsi ed andarsene ma un dubbio mi colse

-aspetta...hai detto che attualmente siete in undici e che ne viene scelto uno all'anno...perché allora ci sono io? Non sono ancora dodici anni e calcolando che ha nominato anche delle persone in più oltre a noi decisamente qualcosa non va-

-non è proprio così- ammise Logan sospirando

-l'invito in verità arriva a diverse persone durante la giornata cosa che rende sicuro l'arrivo di almeno una persona all'anno ma in verità può capitare che ne arrivino molte di più, solitamente però non sopravvivono abbastanza per raccontarlo quindi noi abbiamo preso a calcolarle singolarmente- cerco di spiegarmi

-quindi è possibile che oltre a me? - li guardai incerta con loro che annuirono

-sei stata fortunata, a meno che gli altri non abbiano trovato qualcuno, saranno già morti- ho già capito che Ryan non sa bene cosa sia la sensibilità...

-riposiamo ora, appena la tua mano starà meglio comincerai a seguire anche tu alcune lezioni di sopravanza insieme a Noha, non abbiamo molti materiali, diciamo che nessuno ha la voglia di mettersi a scavare quindi ti dovrai accontentare di alcuni attrezzi di pietra- commento nuovamente Logan alzandosi

-per questa notte potrai dormire nella mia stanza, io la dividerò con Noha, verso poi di farti uno spazio tuo- sospiro avviandosi stancamente con loro al seguito.

Quella giornata era decisamente collassata, stava andando tutto malissimo...

Alla fine passai la notte a guardare il soffitto, ero troppo sconvolta per dormire, tanto che quando la mattina Maurice mi venne a chiamare per mangiare sembravo uno zombie

-so come ti senti, è stato così per tutti noi all'inizio- ammise dispiaciuto, guidandomi per la caverna, era palese ne avessero presa una già fatta e avessero chiuso l'entrata illuminando tutto

-scavare è così dura? – osai chiedere con lui che sospirò

-non è impossibile, ci vuole più tempo che nel gioco ma anche meno che nella realtà, il fatto è che farlo è pericoloso, nessuno si avvenuta da solo quindi bisogna essere almeno in due, per fare la spada di Logan ci siamo andati sia io che Maurice, al tempo Alan era ancora okay quindi pensò lui a Noah- mi spiego sospirando

-nessuno ha la forza di volontà per stare lì ore e ore a scavare- spiego mentre io lo guardavo pensierosa

-a me...è sempre piaciuto scavare nel gioco, potrei farlo io se qualcuno mi copre le spalle- feci incerta con lui che non sembra molto convinto

-dopo ti faccio fare un tentativo, ma ti avviso che non è semplice come sembra, non abbiamo più il piccone in ferro perché è finito nella lava e ci vogliono ore per crearne uno nuovo con i pochi materiali che abbiamo- spiego dispiaciuto ma io negai

-mi va bene in pietra, sono bloccata qui ma non voglio essere un peso- ammisi seria facendolo sorridere, dopotutto era palese lui fosse un bravo ragazzo

-va bene, ora mangia, prima di pensare a scavare devi sopravvivere ad un allenamento con Ryan- rise facendomi impallidire, so già che quello come minimo mi farà male, ma tanto!

-non preoccuparti, anche se non sembra non è un cattivo ragazzo, solo che non vorrebbe stare qui, lui neanche ci giocava a Minecraft- spiego sospirando mentre io non capivo

-come ci è finito qui? – chiesi incerta mentre lui si fermava all'entrata di quella che credo abbiano definito "cucina" anche se è parecchio spoglia

-sia lui che Noah sono qui per uno sbaglio di persona...- sospiro indiandomi il piccoletto

-per lui sarebbe dovuto entrare suo fratello maggiore ma aveva insistito così tanto che lo lasciasse provare il gioco che questo si è arreso e visto che aveva ricevuto il server pensava di farci giocare lui...non sapeva sarebbe finito qui- sospiro indicando poi lo scorbutico, meglio conosciuto come Ryan

-lui voleva fare il pugile, ma anche con la spada è molto bravo, ha ricevuto il gioco in regalo qualche giorno prima di finire qui, si era fatto male allenandosi e non avevo altro da fare ha acetato l'invito al server, ancora se ne pente- spiego facendomi annuire, mi spiaceva seriamente per loro due, per tutti noi

-andiamo a mangiare ora- mi sorrise avviandosi, lo invidiavo, ammiro profondamente la sua forza d'nimo... 

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