capitolo 8

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Harry's prov
Ci stavamo dirigendo verso l'ufficio di silente per la prima riunione del ordine della fenice originale, ero leggermente in ansia in fondo di lì a poco avrei rivisto persone a cui tenevo e che avevo visto morire a causa delle guerra. Mi girai verso Alison per vedere come stesse, sapevo che anche per lei era difficile ma che si mostrasse stronza e menefreghista solo per non crollare, riusciva a sorprendermi ogni volta questa ragazza nonostante la conoscessi da anni non riuscivo ancora a capirla in fondo. Mi soffermati a guardarla mentre i capelli una volta neri le oscillavano sulla schiena, con i suoi movimenti composti e la posa regale da perfetta purosangue, poi mi persi ha guardare i suoi occhi, ho sempre pensato che fosse la prima cosa che mi avesse colpito in lei, così particolari e dificli da leggere. Talmente perso tra i miei pensieri non mi resi conto che fossimo già arrivati difronte l'ufficio di Silente. Alison entrò senza neanche bussare con la sua aria sicura come se niente potesse sfiorarla, nel esatto modo che era solita usare quando venivamo convocati per qualche punizione a causa dei suoi scherzi in compagnia dei gemelli.
"afferrate questa teiera è una passaporta che ci condurrà alla base del ordine" io e Alisono aferamo la teiera, la stanza inizio a girare senti uno strappo allo stomaco, e ci trovammo in una vecchia villa abbandonata da cui si intravedeva un bosco dalle finestre. "Buona sera anche a lei professore noi tutto bene lei come si sente?" chiese con tono sarcastico Alison, che venne bellamente ignorata da Silente il quale ci fece segno di aspettare e si diresse verso una stanza da cui provenivano delle voci. "Sbaglio o il vecchi mi ha appena ignorata?!" Chiese lei mettendo su un finto broncio che non resistetti a baciare per poi scoppiare in una risata seguita da lei di colpo mi fermai era da tanto che non la sentivo ridere

Alison's prov
Contagiata da Harry mi misi a ridere, quando riuscì a calmarmi notai che eri mi stava fissando con un sorriso dolce quasi sollevato. "Dai muoviamoci che devo far la mia splendida entrata madin Black" notai Harry alzare gli occhi al cielo, prima di prendermi per mano.

Entrati nella stanza-rigorosanente senza bussare- ci trovammo tutti gli occhi puntati addosso "prego ragazzi accomodatevi" disse silente indicandoci delle sedie vuote lo ringraziamo poi aspetei che Harry si sedesse per poi mettermi in braccio, "comoda?" Chiese ironicamente sussurrando "si molto" sussurrai a mia volta. Nel frattempo Silente ci aveva presentato al resto del ordine
"E come posiamo esere sicuri di poterci fidare di loro" chiese malocchio con quel suo sguardo indagatore "nello stesso modo in cui possiamo esserlo noi con voi" risposi con un ghigno leggermente malandrino in volto. Dopo una breve discussione sul fidarsi o meno di noi si erano arresi.

"Sappiamo che voi-sapete-chi ha attaccato in queste zone, resta da capire dove potrebbe essere il prossimo attacco" disse l'auror Flemmont Potter non che nonno del mio ragazzo il quale lo guardava incantato perso nei suoi pensieri.
"Segue uno schema" dissi "cosa?" Chiese lui perplesso "si guardi" dissi prendendo la penna e iniziando a tracciare tutta una serie di line che congiunte le une con le altre formavano una specie di Stella con ventotto punte "e questo cosa vorrebbe significare chiese uno dei gemelli Prewtt "non è ovvio? Le sacre ventotto, il cui centro si trova hogsmond, per cui presumibilmente il prelato senza naso attaccherà lì" dissi felice del mio ragionamento inteligente. Dopo una discussione di come fare in caso di un attaco da parte del prelato finalmente tornammo a scuola e potei andarmene a dormire.

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