Tre regni, due prescelti e un solo destino.
I due regni di Emergard e Auringon sono sempre stati alleati, fin dall'alba dei tempi, quando dovettero per la prima volta unire le loro forze e combattere contro Re Harald di Iskalgard, il Regno del Nord...
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Dopo lo scontro la principessa era distrutta e stanca, ma non volle restare nelle sue stanze senza far nulla e attendere pazientemente l'arrivo della sera. Si sentiva tutto fuorché paziente. Dopo essersi liberata della pesante armatura e aver lavato via la terra e la polvere dal viso e curato le piccole ferite riportate in battaglia, fu come rinata.
La dolce Elinor la aveva aiutata ad indossare un abito bianco: la domestica ne consigliò uno molto più elaborato con ricami e merletti, ma ad Alis sembrava sprecato per una semplice passeggiata, soprattutto se sapeva che avrebbe dovuto cambiarsi nuovamente per l'incoronazione e il ballo di quella sera, che avrebbe definitivamente concluso i Giochi Solari.
Passeggiare era sempre stato uno dei suoi tanti modi per scacciare via pensieri che non voleva formulare; osservare il risveglio della natura, catalogare le tipologie di fiori – e ad Auringon ve ne erano di tutti i tipi e specie –, annotare brevi attimi di vita dei piccoli animali, catturare i dettagli della natura, era sempre sembrata la via più semplice per tenere occupata la mente. E i giardini reali erano un ottimo labirinto in cui perdersi per non venir attanagliata dalla spessa tela dei pensieri della fanciulla.
Faticava ancora a credere che il principe Will avesse avuto tanto sgarbo nel presentarsi in quel modo e metterla in imbarazzo di fronte a tutta quella gente, eppure in cuor suo non condannava quell'entrata in scena così spettacolare. Sperava solo in una qualche spiegazione, che tuttavia non tardò ad arrivare.
«Spero vi piaccia stare qui, altezza» il ciuffo biondo del principe fece capolino nel raggio visivo di Alis. Era incredibile come i reali Gylden riuscissero sempre ad avvicinarsi nel più muto dei silenzi.
«Il sole è rigenerante» non trovò nulla di meglio da dire, ma in fondo non c'era da stupirsi se la principessa fosse così attratta dalle condizioni meteorologiche del regno. Emergard si estendeva su un territorio molto vasto e ospitava ogni tipo di clima differente. Freddo e gelido a ridosso della Grande Muraglia e caldo e soleggiato a sud, ma il palazzo reale, ad Arcadya, era dominato da forti venti e inverni alquanto rigidi, difficilmente il sole riscaldava il castello.
«Vi prego, passeggiate insieme a me» disse Will appena si accorse che la principessa si era fermata. Vi era imbarazzo tra i due, soprattutto dopo il loro incontro e la consapevolezza del destino che li attendeva, ma il principe non aveva certo il carattere di un uomo timido.
«Mi dispiace davvero tanto per prima. Mio cugino mi aveva avvertito che siete una donna singolare e molto intelligente, ma quando vi ho vista batterlo con la sola forza della mente, non ho resistito». A quanto pareva avere la lingua lunga era una delle caratteristiche più riconoscibili nei reali di Auringon.
La principessa ricominciò a camminare, ma mantenendo le dovute distanze dal futuro sovrano. A quanto pareva lord Jamie era venuto a conoscenza dell'arrivo improvviso del cugino e questo spiegava senz'altro lo spirito così accecato di gloria che aveva dimostrato sul campo di battaglia. Motivo in più per stargli lontana, pensò Alis; non si fidava di uomini tanto volubili al volgere delle passioni più sfrenate.