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La gara di caccia, che aveva aperto i Giochi Solari, era durata tutta la notte ed era terminata al suono del corno appena era spuntato il nuovo sole; lord Jamie, la principessa Aileen e i loro uomini varcarono trionfanti la sala del trono dove re Richard li attendeva con un sorriso smagliante. Tutti i nobili presenti esultavano man mano che i vincitori si avvicinavo al sovrano e alla regina Cassandra.
La fiera era stata uccisa con un netto colpo di spada e fu proprio lord Jamie – per quell'impresa definito "il Lupo Bianco" – a vantare la forza e la determinazione dei suoi valorosi soldati, oltre che, naturalmente, la propria.
L'armatura e le mani erano macchiate di sangue. Rivoli di fluido rosso ricadevano sulle punte dei capelli e gli marchiavano il viso, gocciolando sull'armatura dorata, ma lui non sembrava farci caso.
«Con somma gioia dichiaro lord Jamie della casata Gylden vincitore del primo Gioco!» re Richard aveva gli occhi pieni di orgoglio e con altrettanto onore la sua bella sposa posò sul capo del nobile inginocchiato una corona di esili rami aggrovigliati gli uni agli altri.
«Ma i nostri gloriosi Giochi sono appena iniziati! Oggi attende i nostri giocatori una sfida ben diversa, una gara in cui eccellerà soltanto chi avrà una minuziosa precisione e un occhio particolarmente attento» le mani del re roteavano con grande teatralità e tutti i presenti le seguivano come se ne fossero ipnotizzati.
«Ma adesso, venite a rifocillarvi e riprendere le forze, cari soldati!» la voce della regina invitò i vincitori al banchetto organizzato in loro onore: l'enorme sala del trono era stata abbellita con un lungo tavolo di legno scuro ricoperto da una pesante coperta color cremisi. E su di essa, pietanze e grossi boccali ricurvi da cui fuoriusciva vino rossastro e birra spumeggiante in continuazione, arrivavano fin dove l'occhio della principessa Alis riusciva a spingersi.
Dopo solo pochi giorni a corte tutto quel lusso e sfarzo l'avevano nauseata. Non voleva immaginare cosa aveva in mente re Richard per l'imminente matrimonio del figlio: come minimo la festa sarebbe durata giorni.
«Se volete, siete ancora in tempo per unirvi a me e alla mia dolce cugina» lord Jamie arrivava sempre senza produrre il minimo rumore, come un gatto, e la principessa quasi sussultò quando si ritrovò due iridi ghiacciate a fissarla.
«Avete avuto soltanto fortuna, milord. Era un terreno inesplorato per i miei uomini. Voi invece avevate il vantaggio di conoscere il luogo e saperlo sfruttare» Alis non aveva paura di quegli occhi glaciali, anzi. Lo sguardo che gli rivolse bruciava come fiamme incandescenti.
«E questo deve avervi dato parecchio fastidio, principessa. So quanto abbiate a cuore conoscere ogni minimo particolare» forse lord Jamie sperava di farla arrabbiare, ma invece Alis rise.
«Non illudetevi troppo, lord Jamie. Era solo la prima sfida, ci attendono ancora altre giornate di Giochi e sono sicura che i miei uomini sapranno farsi valere», così dicendo la principessa abbandonò Jaime, che restò da solo a bere da un grosso bicchiere.
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The Eldest Curse
FantasiaTre regni, due prescelti e un solo destino. I due regni di Emergard e Auringon sono sempre stati alleati, fin dall'alba dei tempi, quando dovettero per la prima volta unire le loro forze e combattere contro Re Harald di Iskalgard, il Regno del Nord...