Capitolo nove

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Jungkook

Resto immobile sul letto tutta la notte a pensare e ripensare a Taehyung e a quello che ha detto, come ho potuto farlo soffrire così? ed io cosa provo per lui? Di recente già ero confuso sul rapporto tra noi, su quello che mi lega a lui ed adesso lo sono ancora di più. Ma anche se mettendo chiarezza tra i miei sentimenti, smettendo di ignorare gli strani pensieri che a volte ho verso Tae, e capissi davvero di provare qualcosa quale senso avrebbe? Lui ha detto che non mi ama più, perciò non potrei averlo comunque. Il mio istinto mi dice di andare da lui, la mia testa di lasciare perdere tutto. Sospiro frustrato passandomi una mano tra i capelli decidendo di dare seguito al primo, busso alla porta ed il nervosismo inizia a crescere ogni secondo che passa. Ma cosa ci faccio qui? Starà già dormendo, e poi non mi vorrà mica vedere. Dopo poco la porta si apre e da questa Taehyung si sporge solo un po' con il capo guardandomi confuso con gli occhi mezzi chiusi.

<<Cosa vuoi?>>

Mi chiede con voce assonata e un po' infastidita.

<<Io...ecco...>>

Inizio ad agitarmi senza sapere cosa dire o cosa fare, il cuore inizia a battermi all'impazzata nel petto. Lui sospira ed apre completamente la porta.

<<Ignora quello che ti ho detto in auto, non voglio creare problemi tra noi ma...capirai che non potremo tornare ad essere gli amici di una volta. >>

<<E cosa saremo?>>

Chiedo con un nodo alla gola e allo stomaco, ho paura, paura di perderlo per sempre. Come potrei io vivere senza di lui?

<<Nulla Jeon, compagni di lavoro.>>

<<Jeon? Davvero vuoi continuare a chiamarmi così?>>

<<Ascolta, basta ok? Vai a letto, non posso perdere tempo con te.>>

Mi sbatte la porta in faccia ed io crollo scoppiando a piangere, mi odia, Tae mi odia. Me lo sono lasciato sfuggire dalle mani quando prima era solo mio, e adesso invece si innamorerà di qualcun altro, sorriderà con qualcun altro, donerà sé stesso a qualcuno che non sono io. Torno nella mia camera buttandomi sotto le coperte e lasciando fuoriuscire tutte le mie lacrime amare, sono un idiota. Arrivato a questo punto non posso più fare finta di nulla, io lo amo con tutto me stesso ed avevo così paura di questo nuovo strano sentimento che ho ignorato tutti i segnali che il mio cuore e la mia mente mi inviavano. Ma adesso è troppo tardi, non ho più alcuna possibilità.

Quando al mattino mi risveglio non ho alcuna voglia di alzarmi dal letto, non ho la forza di incrociare lo sguardo di Taehyung.

<<Jungkook! Posso entrare?>>

Jimin grida da dietro la porta bussando al tempo stesso, cosa vorrà?

<<Sì.>>

Dico da sotto le coperte che mi vengono poi tolte bruscamente da Jimin, girandomi verso di lui lo trovo con un'espressione decisamente furiosa.

<<Numero uno, perché non hai detto nulla a Taehyung quando ti ha confessato di amarti? E poi perché sei andato da lui stanotte? E come ti permetti di restare nel letto fino all'una come se quello ferito fossi tu?>>

Resto sorpreso dall'aggressività delle sue parole, giustamente lui è il suo migliore amico e deve difenderlo. Non so cosa rispondergli devo metabolizzare ancora tante cose, anche se ormai ho capito di provare qualcosa per lui non sono sicuro se sia vero amore e se davvero voglio accettare questo strano sentimento, un sentimento che la mia famiglia e la società non accetterebbero mai. Non pensavo che mi sarei potuto mai innamorare di un uomo e tante volte l'ho anche detto a Taehyung, dio chissà cosa provava quando io gli dicevo certe cose.

<<Allora? Non hai nulla da dire neanche a me?>>

<<Jimin, io voglio...>>

<<Cosa Kookie?>>

<<Io voglio Tae.>>

Dico la prima cosa che mi passa per la testa, per il cuore.

<<In che senso?>>

<<Non lo so Jimin.>>

Inizio facendo fuoriuscire ancora altre lacrime.

<<Sono così confuso, io non so cosa fare.>>

Jimin si siede sul letto accanto a me accarezzandomi la gamba e guardandomi dolcemente.

<<Sei innamorato di lui?>>

Sì, vorrei dire ma non ne sono sicuro.

<<Il fatto che tu non mi dica di no rende il tutto più evidente, non credi?>>

Si avvicina di più a me portandomi ad alzare lo sguardo verso il suo.

<<Ascolta, probabilmente capisco cosa stai provando adesso. Hai paura, ed è normale. Non credevi nemmeno che tu potessi innamorarti di un ragazzo, ma è successo. >>

<<E se fosse sbagliato?>>

<<Cosa Jungkook? Innamorarsi? Cosa c'è di più di normale e giusto di provare amore per qualcuno. Non siamo noi i primi che appoggiamo questo genere di cose?>>

Ha ragione ma ho comunque paura, è tutto così strano e nuovo per me.

<<Un passo alla volta, prima di tutto dimmi sinceramente e dal cuore cosa provi per Taehyung? Cosa provi quando lo vedi, quando stai con lui, quando ridete e giocate insieme?>>

Un sorriso incornicia spontaneamente il mio viso al solo pensiero di Taehyung, della sua risata, del suo essere unico. Quando sto con lui sto bene, mi sento a casa, sento di poter fare e dire tutto di essere me stesso e mi manca come l'aria quando non è con me.

<<Direi che questo rossore sulle guance parla per te.>>

Dice Jimin ridendo puntandomi un dito contro il viso, non mi ero accorto di essere arrossito. Succede questo quando pensi ad una persona che ami? Il rossore, il battito accelerato del cuore?

<<Cosa dovrei fare Jimin?>>

Chiedo disperato.

<<Va da lui e digli ciò che provi.>>

<<Ma lui non mi ama più ormai.>>

<<Credi davvero che con uno schiocco di dita abbia smesso di amarti?>>

<<Quindi lui potrebbe amarmi ancora?>>

Jimin sospira tirandosi teatralmente uno schiaffo sulla fronte, facendomi ridere.

<<Prenditi Taehyung prima che lo faccia qualcun altro.>>

Can you love me? (TAEKOOK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora