Capitolo undici

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Taehyung

Dopo una settimana, torno a stare con gli altri anche se dovrò vedere lui, fare avanti e dietro è diventato troppo faticoso. Non ci siamo rivolti la parola neanche una volta, non ci siamo guardati ma solo ignorati. Nessuno sa quello che è successo, tranne Jimin a cui ho raccontato tutto il giorno dopo mentre piangevo tra le sue braccia, ed è frustrante stare a sentirli pormi mille domande sul perché io e Jungkook ci comportiamo come estranei.

<<Ehi.>>

Jimin entra nella stanza richiamandomi con tono dolce.

<<Vieni qui.>>

Mi avvicina a sé abbracciandomi con affetto di cui ho estremamente bisogno, sono così felice di averlo come amico sa sempre cosa fare per farmi stare bene.

<<Se ti darà fastidio in un qualche modo dimmelo e mando Yoongi a farlo fuori.>>

Scoppio a ridere svincolandomi dalla sua stretta.

<<Ah mandi qualcun altro?>>

<<Lo può fare meglio di me, Yoongi non sembra ma è molto grosso.>>

Restiamo un attimo in silenzio per poi ridere fragorosamente consapevoli entrambi del doppio senso sotto intenso nella frase.

<<E tu lo vorresti sapere se è così, giusto?>>

Scherzo prendendolo in giro, anche se non me l'ha mai detto penso che tra loro due ci sia qualcosa, che a Jimin lui piaccia. Mi dà uno schiaffo sulla spalla arrossendo visibilmente. Il nostro scambio di battute viene dopo poco interrotto proprio dal soggetto della nostra discussione che si affaccia alla porta chiamandoci.

<<Abbiamo un'intervista in radio tra poco, sbrigatevi a scendere.>>

Annuiamo entrambi e lui ci lascia di nuovo soli. Diamo gli ultimi ritocchi ai nostri vestiti per poi andare in salotto dove si trovano già tutti pronti, il mio sguardo non può far altro che cadere su Jungkook ammirandone la bellezza in quel completo nero che gli fascia perfettamente il corpo. Vorrei aver smesso di amarlo dopo quello che è successo ma non ci riesco, il mio cuore reagisce ancora alla sua presenza bramandolo mentre la mia ragione mi spinge a odiarlo, ad evitarlo perché per lui io non sono niente e l'unica cosa che mi fa provare è dolore.

L'intervista scorre senza intoppi, sia io sia Jungkook cerchiamo di far finta di sopportarci scambiandoci anche delle battute, le mie capacità di attore non mi sono mai risultate così utili come in questo momento. Mi riesce facile davanti alle telecamere sorridere e comportarmi come sempre senza lasciar trasparire nulla, in fondo ho passato anche anni a nascondere il mio amore per Jungkook. Lui però è meno bravo di me, dal suo tono di voce si percepisce una forte nota di fastidio. Quando torniamo a casa Namjoon chiama me e Jungkook per parlare da soli, ci fa sedere sul divano mentre lui si mette davanti a noi in piedi.

<<Non so quale sia il vostro problema ma non potete andare avanti così, Taehyung oggi sei stato incredibile mentre tu...si capiva lontano un miglio che non volevi essere lì. E magari l'abbiamo percepito solo noi ma con il tempo lo vedranno anche gli altri, e poi le cose tra voi inizieranno ad influire negativamente su tutto il gruppo.>>

<<Io non penso.>>

Interviene Jungkook infastidito.

<<Ah no? E allora che mi dici dei continui errori che hai commesso l'altro giorno durante le prove perché continuavi a fissarlo?>>

A fissarmi? Perché mi guardava? Non risponde abbassando lo sguardo colpevole.

<<Dovete risolvere, inoltre immaginate quante teorie le Army potrebbero farsi nel vedervi essere così distanti mentre di solito passate il tempo ad abbracciarvi e sorridervi, e fare le vostre solite cose.>>

Can you love me? (TAEKOOK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora