L'argomento di gossip di tutta la settimana per ogni studente della scuola era stato sicuramente l'amabile scambio di opinioni fra Harry Potter e Severus Piton. Le voci si erano diffuse talmente in fretta che la sera stessa perfino i gufi erano venuti a conoscenza dell'avvenimento. A volte è sorprendente la velocità con cui circolano le informazioni.
Da parte sua Harry Potter era ancora talmente furente per l'avvenimento che non si preoccupava minimamente del fatto che ogni anima viva, e morta, all'interno della scuola parlasse di lui. I suoi amici, invece, erano preoccupati di come avrebbe potuto reagire. Nessuno però aveva il coraggio di parlarne; in realtà paravano tutti ben poco fra di loro. Hermione ancora non aveva rivolto la parola a Ginny, la quale non parlava con Ronald, il quale a sua volta tentava di parlare con Hermione senza tuttavia ottenere il minimo successo. Ovviamente per tutti era impensabile affrontare Harry in quel momento.
Così come le voci si erano diffuse, lentamente iniziò a sfociare l'interesse. Questo probabilmente avvenne nel momento in cui, il sabato successivo, Blaise Zabini fu visto correre fuori dalla sala comune di corvonero con indosso un paio di slip verdi fosforescenti. Comprendere tuttavia cosa fosse esattamente successo fu difficile anche per Draco Malfoy e Daphne Greengrass.Hermione Granger aveva passato quella settimana ignorando chiunque, non parlando nemmeno con un fantasma. Le uniche parole che pronunciava era il buongiorno e l'arrivederci ai professori e la parola d'ordine alla Signora Grassa.
In realtà, la grifondoro dentro di se aveva un turbine di emozione. Alternava la tristezza a momenti di rabbia; passava ore intere a rimuginare e disperarsi sulle azioni di Ron e altrettante ore a immaginarsi di cruciarlo. Quello che in pochi sapevano, era che Hermione Granger sapeva essere molto paziente. Così, passata la prima fase in cui aveva pianto e aveva sofferto parecchio, lentamente il suo animo orgoglioso aveva iniziato a emergere.
Mille erano i modi in cui Hermione avrebbe potuto vendicarsi, questo era certo. Tuttavia non era una persona che amava spettacoli pieni di scintille: le basta un piccolo gesto, astuto e rapido, che potesse fare centro lasciando il segno. Si, Hermione Granger voleva lasciare il segno.Quella stessa mattina in cui Blaise Zabini era stato visto correre fuori dalla sala comune di corvonero, qualche ora dopo qualcun d'altro aveva fatto una scena simile nella Sala Grande.
-Allora Cho, a Natale tu e tua mamma andrete davvero in Svizzera?- chiese Lisa Turpin, ragazza del settimo anno, alla sua amica Cho mentre stavano facendo colazione quel sabato mattina.
-Probabilmente si, ma dobbiamo ancora decidere tutto e sistemare alcune cose- rispose Cho lanciando un'occhiata al portone d'ingresso.
-Cho ultimamente ti vedo molto distratta, devi forse dirci qualcosa?- chiese Padma, che era seduta in faccia alle due ragazze e aveva colto molto bene gli sguardi dell'amica che volavano da una parte all'altra.
-Forse si- rispose ridacchiando Cho -però ancora non posso dirvi nulla-
-Riguarda forse un certo Ronald?- chiese Lisa tirando una spallata amichevole all'amica.
Da parte su Cho arrossii violentemente.
-Forse- rispose.
-Per tutti i goblin, sarei felice per te amica mia ma sappi che ti devo auguare che il ragazzo sia migliorato negli ultimi anni. Ogni tanto nei miei incubi c'è ancora il Ballo del Ceppo- disse Padma rabbrividendo e facendo ridere Lisa.
-Ma la Granger? Non stanno più insieme?- chiese Lisa rivolgendosi a Cho.
Cho non fece in tempo a rispondere. Lentamente la sua fronte iniziò a bruciare terribilmente, come se qualcuno avesse appoggiato sopra un coltello caldo.
Davanti a lei Padma sgranò gli occhi.
-Cosa? Cosa sta succedendo? Mi sento il viso in fiamme- balbettò Cho guardando disperate le sue amiche.
Lisa estrasse dalla borsa il suo fedele specchietto portatile e lo porse all'amica.
Cho lo aprii rapidamente, si guardò, aprii la bocca e cacciò un urlo, catturando l'attenzione di quei pochi studenti che stavano facendo colazione. In quel momento finalmente riuscii a incrociare gli occhi del ragazzo che cercava da tutta la mattinata. Anche lui si stava massaggiando la fronte.
Cho iniziò a piangere e disperata corse fuori dalla sala grande, seguito da un Ronald Weasley altrettando turbato. Seduta non molto lontano dalla sala grande Hermione Granger si godeva lo spettacolo seduta dietro una colonna. Era così concentrata a godersi le facce disperate dei due ragazzi che non si accorse del ragazzo che poco lontano da lui osservava la stessa scena.
-Granger, infondo vedo che hai anche tu un ruolo nascosto ereditato direttamente da Salazar. Sicura che il cappello non ha sbagliato 7 anni fa?- disse Draco Malfoy avvicinandosi al luogo in cui era appostata la ragazza.
-Cosa vuoi Malfoy?- rispose la ragazza.
-Congratularmi con te ovviamente- affermò Draco ridacchiando.
-Non mi servono i tuoi complimenti, furetto- disse Hermione cercando di allontanarsi nel corridoio.
-Insomma Granger, guarda che il mio era un complimento sincero- le disse Draco afferrandola per un braccio.
-Non toccarmi, Malfoy- disse prondamente la ragazza.
-Cosa c'è Granger? Paura che possa contagiarti un po' della mia cattiveria? Da quanto ho potuto osservare ne possiedi già abbastanza-
-Ma guarda un po', il principino di serpeverde che ogni mattina fa il bagno nel suo stesso veleno mi sta facendo una paternale. Eppure pensavo di averle viste tutte- ringhiò Hermione.
-Guarda che il mio è un sincero complimento. Non so cosa sia successo fra te, pezzente Weasley e la lagna Chang; forse qualcuno non è riuscito a tenersi l'uccello nelle mutande? Direi che siccome sono quasi certo che Weasley ne sia privo, probabilmente è stata la Chang che ci nasconde qualche segreto in mezzo alle gambe- disse il biondo, provocando ultermiormente la grifondoro.
-Malfoy ti conviene sparire se non vuoi fare la stessa identica fine di quei due. Magari sulla tua fronte potrei far comparire una F di furetto, oppure una B di bugiardo, cosa preferisci?- ringhiò nuovamente Hermione.
Draco fissò per un secondo il vuoto. Hermione lo fissò per qualche secondo per poi sbuffare e inziare ad avviarsi nella direzione opposta, volenterosa di mettere fra lei e il ragazzo almeno 10 corridoi di distanza.
-In verità, come io ho cercato di mostrargli, l'onta risiede nella consumazione del peccato, non nella sua confessione. Ho indovinato Granger?- le urlò Draco nel corridoio.
-Come hai detto?- disse Hermione fermandosi e voltandosi nuovamente in direzione del ragazzo.
-La lettera scarlatta. Li hai impresso una A in fronte con la magia, giusto?- chiese Draco.
-Si, vuoi un applauso per averlo capito o posso andarmene?- rispose Hermione.
-Sei molto più astuta di quanto pensassi. Sei proprio sicura di non aver sbagliato casa?- chiese ridacchiando Draco.
-Si, sono sicura. Ti sembra forse che assomiglio a un decerebrato come te?- rispose Hermione ridendo.
-Oh no, da quanto ho potuto notare stamattina sei tutto tranne che decerebrata. Forse io e te non siamo poi così diversi, tu che dici?- disse il ragazzo avvicinandosi improvvisamente alla figura della ragazza rimasta ferma in mezzo al corridoio.
-Dico che sei troppo vicino. L'aria da stronzo che emani mi sta per uccidere- disse Hermione tentando di avvicinarsi.
Draco Malfoy in quel momento probabilmente lasciò agire l'istinto. Non si spiegherebbe in altri modi il suo gesto di afferrare per i polsi la ragazza, avvicinarsi al suo orecchio e affermare:
-E così invece? Che effetto ti faccio?- chiese.
-Lasciami andare Malfoy sei impazzito?- urlò Hermione tentando di divincolarsi.
Malfoy la lasciò andare e fece qualche passo indietro.
-Ammettilo Granger, io e te ci somigliamo. Forse agiamo in maniera diversa, tu da orgogliosa grifondoro e io da astuto serpeverde ma alla fine anche tu ti riveli meschina tanto quanto lo sono io- le disse allontanadosi nel corridoio.
-Almeno io quando mi sveglio al mattino non vedo allo specchio un mangiamorte senza cuore. Tu agisci esclusivamente per tuo interesse ed è questo che ti rende una persona di merda- urlò Hermione ormai fuori di sé per la rabbia.
Draco Malfoy da parte sua se ne andò, ignorandola e lasciandola lì.
STAI LEGGENDO
All'alba - dramione
FanfictionLa Guerra Magica è finita. A Hogwarts sta sorgendo il sole di un nuovo anno che dovrebbe promettere la pace. Ma Hermione Granger è consapevole che la pace verrà raggiunta solo nel momento in cui i cuori si riuniranno e le anime si sorrideranno. Anc...