Prologo

153 6 4
                                    


La guerra significa pace, giusto? Ma la pace non vuol dire felicità, non vuol dire amore, può vuol dire tutt'altro. Il sole sta tramontando, ma non si porta dietro con se l'astio che la magia nera ha lasciato nel mondo.

La Tana
Rileggo un'altra volta la lettera, stento a credere che possa esserci scritto una frase così; non può essere così codardo. No, non voglio crederci. Appoggio la lettera sul comodino affianco al letto e mi avvicino alla finestra. Il sole sta tramontando su questa giornata di fine agosto. Un'altra estate è passata, un'estate fin troppo tranquilla: la guerra è finita, Lord Voldemort è morto e tutto sembra tornare alla normalità. Ho passato questi ultimi mesi a casa mia, alla Tana. Ma è stato tutto diverso; George non è mai venuto a trovarci, papà ha lavorato tutti i giorni, Ron ha passato le sue giornate in giro per i campi e mamma...beh mamma ha cucinato, ha pianto tanto, e ha cucinato di nuovo. Io invece ho passato giorni interi ad aspettare notizie da Harry; l'estate è volata e quasi non mi sembra vero che siamo alla fine di agosto. Mi rendo conto dei giorni che sono passati dalla lunghezza dei miei capelli rossi, che ormai sono lunghi fino a quasi la fine della schiena.
Mi allontano nuovamente dalla finestra e torno a sedermi sul letto. Rileggo quelle parole, proveniente da Grimmaule Place "Ginny, so di non essermi fatto sentire per tutta l'estate; la guerra ha lasciato un segno a tutti e a me più di tutti. Non posso permettere di renderti partecipe al mio dolore perché farei del male anche a te. Per sempre tuo, Harry".
Codardo, penso subito. È solo un codardo. Mi accascio sul letto stringendo fra le mani i fogli stropicciati e lascio scivolare un'unica lacrima sul mio viso. "Questa è l'ultima, l'ultima che verso per lui. Lo prometto" mormorò prima di crollare fra le bracci di Morfeo.

Malfoy Manor
Sono passati solo quattro mesi. Quattro mesi da quando tutto è finito, da quando abbiamo lasciato alle spalle le macerie di quel castello distrutto.
Punto gli occhi in lontananza. Cerco di scorgere il sole che sta calando nel cielo illuminando distintamente Malfoy Manor. Cerco di puntare gli occhi anche oltre me stesso, per cercare di capire se anche io, il ragazzo che è stato dalla parte sbagliata, ha un futuro.
Mi passo la mano nei capelli biondo platino e sospiro; io, Draco Malfoy, per la prima volta in tutti questi anni, non so cosa pensare, ne tanto meno cosa fare. Ho sempre pensato che i purosangue fossero dei maghi migliori, persone migliori. Sono cresciuto con queste convinzioni, con questi pensieri. Ma non penso di essere una bella persona. Ho un vuoto dentro di me. Vorrei essere qualcun d'altro. Vorrei poter semplicemente essere una persona normale. Mio padre è stato arrestato, mia mamma è ricoverata al San Mungo: lei non si è mai ripresa dalla guerra, non ha retto il dolore e ormai è solo un sacco vuoto che non parla nemmeno più. Sono solo, solo in una casa immensa e non so cosa fare.
Io avrei voluto scegliere. In molti hanno potuto decidere da che parte stare, io non ho potuto: il mio destino è stato scritto da altre persone. Per anni sono cresciuto sotto le ali dei miei genitori, tutti hanno sempre pensato che io fossi come loro. È sempre stato dato per scontato da che parte fossi schierato, io stesso l'ho sempre pensato; Draco Malfoy, il re delle serpi, lo sbruffone: il cattivo. Non ho mai pensato a cosa volessi diventare veramente, è stato più semplice crescere seguendo altri, e credendo di essere come i miei genitori. Avrei potuto fermarmi, dire basta, pensare, capire e magari stare dalla parte giusta. Sono un codardo.
Ma ora sono solo, e davanti a me c'è un mondo. Un mondo sopravvissuto alla guerra. Un mondo ancora immenso. E io non ho niente tra le mani. Solo un'immensa disperazione, misto a un terribile senso di colpa.
"Voglio essere normale" urlo a pieni polmoni. Voglio poter ricominciare. Voglio poter scegliere per una maledetta volta e sopratutto voglio urlare a tutti quello che ho dentro. Si dice che l'apparenza non conta, che bisogna guardare anche com'è fatta una persona. Tutti invece mi hanno sempre etichettato come il cattivo. Anche se non posso biasimare nessuno...
Ripenso al mio primo anno a Hogwarts. A quando Harry Potter mi deviasse subito e io constatai direttamente che lui fosse inferiore a me. E così durante il secondo, il terzo, il quarto anno e così via. Chiunque frequentasse Potter per me non era al mio livello. Era gelosia, forse. O meglio, egoismo. Io non potevo avere lui, allora lui per me valeva meno di zero.
Ho sempre voluto tutti al mio cospetto. Ho sempre voluto un mondo in cui fossero sempre tutti dalla mia parte, dalla parte in cui io stesso sono stato abituato a stare. Anche questo è sempre dato per scontato. Tutto ha sempre dipeso dal sangue, dal cognome che uno porta. Non ho mai pensato a chi volessi diventare, tutto era già scritto e allora motivo di riflettere non c'era. Quando mi hanno inciso il marchio nero sulla pelle...anche quello era già deciso. Era già ovvio. Draco Malfoy, il mangiamorte. Non mi ricordo neanche come siamo arrivati a quel punto. Ormai non pensavo più.
Mi scende una lacrima silenziosa, una delle poche che ho mai versato. Mi rendo conto di essere solo contro il mondo intero. Mi rendo conto che ora io posso decidere cosa fare del mio futuro e niente è più scritto per me. Non ho mai scelto chi essere. E tutto questo mi spaventa. Ho fatto del male a tante persone e ho lottato sulla linea del campo sbagliato. Ho visto morire persone, e io stesso ho rischiato di rimanere ucciso. Non sono stata un ragazzo coraggioso, sono stato un vigliacco, nonostante tutto.
Ma io avrei semplicemente voluto scegliere.
E ora è tardi per tornare indietro. Si può solo andare avanti. Ricominciare
Mi scende un'altra lacrima silenziosa. Niente sarà piú come prima, io non sarò mai quello di una volta.
E allora capisco chi voglio essere.
Io Draco Malfoy, il ragazzo dagli occhi di ghiaccio, voglio essere una persona migliore.

Inghilterra
Apro la porta di casa e ispiro l'odore di gelosomino che mi invade. Finalmente sono a casa. Niente è più come prima e subito un'ondata di nostalgia mi invade. Ho vagato per tutta l'estate per l'Australia alla ricerca dei miei genitori, volevo togliere loro l'incantesimo in modo che si ricordassero di tutto quanto. A luglio li ho trovati, finalmente; sono riusita a ridonare loro i ricordi. Sono sta con loro per un mese intero. Ho provato a raccontargli cosa fosse successo, ma il dolore in alcuni momenti era troppo intenso. Ora finalmente sono a casa, e fra poco ricomincerà l'anno scolastico, quello che avremmo dovuto vivere l'anno scorso ma che ci è stato sottratto.
Mi siedo sul divano e un unico pensiero mi fa sorridere; tiro fuori dalla borsa l'ultima lettera di Ron. L'unica lettera ricevuta da lui in tutta l'estate ma che mi da un senso di pace; lui c'è ancora, non mi ha abbandonata e presto lo rivedrò. Chiudo gli occhi, e riesco a sorridere ancora una volta.

Grimmuald Place
Osservo il mio gufo che si allontana nel cielo. È la prima volta che mando una lettera quest'estate e so perfettamente che mi pentirò di quello che ho scritto. Non ho sentito nessuno per questi mesi. Ho passato l'estate rinchiuso nella vecchia casa di Sirius, bevendo dalla bottiglia di continuo e pensando che nulla ha più senso. Mi sento un relitto di guerra, senza uno scopo, senza pensiero positivi. Riuscivo a staccarmi dalla bottiglia pensando ai lunghi capelli rossi di Ginny e ai suoi occhi così belli; ma era sbagliato. Non posso permetterle di restare con me perché spegnerei anche la sua di luce. Non se lo merita. Mi siedo al tavolo, prendo la mia bottiglia e ricomincio la mia routine.

Hogwarts
Appoggio gli occhiali sulla scrivania del mio nuovo studio. Fra meno di una settimana gli studenti torneranno a Hogwarts; non so se tutto potrà tornare alla normalità ma io voglio dare il meglio di me. Osservo il quadro alle mie spalle e Silente mi sorride, come sempre. "Minerva, non temere, tutto andrà per il meglio anche questa volta" esclama con voce profonda. "Lo spero Albus" rispondo ponendo poi lo sguardo al sole che tramonta. "Lo spero davvero"

Il sole è calato; ma nulla finisce qua. L'ultimo sole tramonterà solo quando l'amore avrà definitivamente trionfato, quando le anime si saranno ritrovate e tutto sarà al proprio posto; solo a quel punto il tramonto sarà definitivamente l'ultimo e sarà meraviglioso.

All'alba - dramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora