Capitolo 6

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Dopo la brutta notizia,Carlos mi ha portato a bere qualcosa,

mi raccontò come è successo,abbiamo fatto un pó di conoscenza,poi mi spegó

"Bhé,é successo due anni fa,stava attraversando la strada,e poi....bhe,lo sai.È stato in coma per una settimana,e poi ci hanno detto che non ce l'avrebbe fatta"

abbassò lo sguardo,
"T-te sei una rusher,vero?"mi domandò

"si,perché"risposi io,

lui mi sorrise,ma non rispose,tirò fuori dalla tasca qualcosa,poi non ho più visto niente.

Continuavo a guardare il mio frullato,non volevo berlo,non volevo mangiare,sarebbe stata una morte lenta,lenta e sofferente.

"Hei Kendall,sono io,potresti venire a New York?,emergenza rusher"

Mi misi gli occhiali da sole,era una tecnica che usavo quando ero piccina,mi mettevo gli occhiali da sole per non far vedere che piangevo.

Kendall al momento non poteva venire,era impegnato con gli Heffron Drive,

"Dai non ti buttare giù di morale,come abbiamo fatto tutti lo devi superare,anche te,anche se pensi che non ce la farai,te sei forte"mi disse Carlos
"ma io non sono forte"dissi.

Guardai l'orologio,erano le 7:00,era molto tardi
"scusa devo andare a casa"dissi dispiaciuta

"puoi venire a cena nella mia casa qui"mi domandò lui

"Non lo so,tanto mia madre è al lavoro,nemmeno si accorgerà che non ci sono"

"Vedi ali"mi spiegó"James adesso è un fantasma,non mi spego come tu possa vederlo,perché non so dirtelo.Ha per caso provato a baciarti?"

"si"dissi io. "Non devi"
continuò lui
"se lo baci o te diventi fantasma,o lui diventa umano"

feci una faccia molto strana,all'inizio non capivo

"quindi c'è la possibilità che ritorni in vita?"
domandai
"si"rispose lui.

Do it.||James MaslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora