20.Neve

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Addison pov's
Erano passati alcuni mesi da quando mi ero trasferita da Beomgyu.
In quel periodo ero stata tartassata da messaggi e chiamate da parte dei suoi genitori dove mi pregavano di ritornare a casa.
Ma sapevo perfettamente del perché stessero facendo tutto questo.
Avevano perso quel giocattolo, non potevano più sfogare il loro stress su di me.
Decisi di ignorarli completamente, bloccando i contatti ed eliminando i loro numeri.
Volevo completamente dimenticarmi di quelle due persone, anche se ero consapevole che la cosa sarebbe stata praticamente impossibile.
In questo tempo Beomgyu stava imparando a conoscermi insieme a tutti i miei lati.
Aveva scoperto parecchie cose su di me, per esempio quanto potessi diventare permalosa anche per le più piccole cose, anche se questo non faceva altro che alimentare l'idea che fossi adorabile per lui.
Aveva scoperto quanto fossi dolce, sensibile e simpatica.
Questo perché mi ero ormai abituata all'idea di vivere con Beomgyu.
Eravamo talmente in sintonia che sembrava quasi che ci conoscessimo da una vita.
Sembrava fossimo fratello e sorella, anche se quello non era il termine adatto per descriverci.
In più, i sentimenti che provavo verso Beomgyu erano aumentati così tanto da far male.
Faceva male perché credevo che con Beomgyu non avessi speranze, che tutto quello che avrei ricevuto sarebbero stati i miei film mentali.
Che poi, più che film, quelle erano vere e proprie serie.
La mia mente immaginava di tutto e di più, purché il tutto alla fine sarebbe finito con la nostra coppia, ormai felicemente ufficiale.
Tutte queste fantasie mi distruggevano.
Volevo che diventassero reali.
Lo desideravo più di qualsiasi altra cosa, ma ormai mi ero abbandonata all'idea che, per Beomgyu, io ero come una sorellina.
Si stava ormai avvicinando il periodo natalizio ed entrambi avevamo iniziato a decorare la casa con vari addobbi.
All'esterno vi era una ghirlanda attaccata alla porta e delle luci di color oro decoravano l'entrata.
Mentre all'interno c'erano solo scatoloni pieni di addobbi da utilizzare.
<<Addison! Puoi aprire questo scatolo???>>
chiese chiamandomi mentre stavo cercando di staccarmi un pezzo di scotch dalle dita.
Appena arrivai da Beomgyu con delle forbici in mano, scoppiò a ridere per il pezzo di scotch che avevo incollato sulla punta del naso.
<<Nuova moda?>> disse ancora ridacchiando, cosa che mi fece arrossire.
<<N-Nuova moda...>> affermai timidamente, iniziando ad aprire lo scatolone.
Però le grandi mani di Beomgyu presero delicatamente il mio viso, staccandomi lo scotch dal naso.
<<Piccola combinaguai>>
Mi sorrise per poi posarmi un bacio sulla fronte.
<<Ti voglio bene>>
Aggiunse, iniziando a cacciare fuori gli addobbi per decorare le scale.
<<A-Anch'io te ne voglio, Beom...>>
Beomgyu iniziò ad appendere un boa verde sulla ringhiera delle scale, legandolo con delle fibiette mentre io lo decoravo con palline, stelle e luci colorate.
E così continuammo per tutto il pomeriggio, finché non decorammo tutta la casa.
Mancava solo l'albero da costruire e decorare, ma trovai di meglio da fare.
Avevo appoggiato i miei gomiti sul davanzale della finestra e poggiai il mio viso tra i palmi delle mie mani coperte a metà dalle maniche della mia grande felpa rossa.
Iniziai ad osservare il prato della casa diventare pian piano sempre più bianco.
Stava nevicando.
<<Bamgyu! Bamgyu! Vieni a vedere! Sta nevicando!>> esclamai con tanta eccitazione.
Si affrettò a raggiungermi e mi abbracciò da dietro, facendo aderire il mio corpicino sul suo, più robusto e forte.
<<Non trovi che sia...stupendo il modo in cui riesce a farsi amare da tutti, nonostante la sua freddezza?>>
dissi sentendo successivamente il mento di Beomgyu strusciare verticalmente sulla mia cute.
Aveva annuito.
<<Sai...mi paragonavano sempre ad essa quando ero piccola..."Bianca e fredda, proprio come la neve" dicevano tutti i bambini dell'asilo. Ma allora perché la neve la amavano e io venivo sempre esclusa? La invidio così tanto...qualche volta...anch'io vorrei poter essere amato come un bambino ama il suo pupazzo di neve appena costruito...anche se so a cosa porterà tutto ciò.
Il pupazzo verrà abbandonato e resterà da solo venendo distrutto pian piano da tante altre persone, continuando però lo stesso a sorridere...>>
dissi mentre delle piccole lacrime cristalline iniziarono a rigare sulle sue guance.
<<Beh...però non tutti i pupazzi fanno quella fine. Alcuni bambini li costruiscono e li mettono in un contenitore, portandoli con sé e non lasciandoli mai.
E io sarò uno di quei bambini.
Perché non ti lascerò mai andare, Addison. Mai>>
Beomgyu mi strinse a sé, non sentendo l'ultima frase sussurrata da parte mia.
<<Perché non sarai tu a lasciare me, Beomgyu>>
Beomgyu mi girò verso di sé e prese il mio viso tra le sue mani, asciugandomi le lacrime e poggiò la sua fronte sulla mia, sorridendomi dolcemente, contagiando anche me.
<<Che ne dici di fare una pausa con della cioccolata calda? L'albero lo monteremo dopo>> propose che conoscendomi, sapeva che non sarei riuscita a rifiutare.
E infatti così fu.
Beomgyu mi prese in braccio e mi fece sedere sul divano per poi andare in cucina e iniziare a preparare due tazze di cioccolata calda.
"Ti amo così tanto, Beomgyu..."

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