<<Dai Bamgyu! Montiamo l'albero, montiamo l'albero!>>
<<Aspetta, fatti pulire la bocca!>>
ridacchiò cercando di tenermi più ferma possibile, cercando di ripulire i teneri baffetti di cioccolata che si erano formati sulle mie labbra dopo aver bevuto la mia bevanda calda.
<<Ma basta fare così, Beomgyu!>>
esclamai leccandomi successivamente il labbro superiore, spargendo ancora di più il liquido marroncino sulla mia bocca.
Sospirò e riuscì a pulirmi, strofinando delicatamente il fazzoletto sulla mia pelle.
<<Ora possiamo montare l'albero>>
disse Beomgyu dopo aver buttato il fazzoletto sporco e iniziò a prendere degli scatoloni che vennero successivamente aperti da me, il quale rimasi sorpresa quando dentro uno scatolone vidi decorazioni di tutti i tipi rosse, oro e argento.
<<Che belle! Mi ricordano tanto Iron Man!>>
esclamai felice.
<<A proposito di Iron Man! Che ne dici se come film per natale guardassimo Infinity War ed Endgame?>> disse mentre posizionava la base dell'albero di natale e iniziava a montare il tronco.
<<Uhm...okay Bamgyu! Anche se...non so...Endgame mi spaventa dal titolo...>>
ammisi facendo il labbruccio.
Intanto presi tra le mani i rami e iniziai a montarli nei ripiani più bassi e in contemporanea, Beomgyu fissò i rami superiori e la punta.
Appena li montammo tutti, iniziammo ad aprirli facendo sembrare il loro ammasso di ferro e plastica un vero e proprio abete.
Afferrai lo scatolo delle decorazioni e lo trascinai verso l'albero.
Presi delle luci e li avvolsi attorno alla pianta finta con l'aiuto di Beomgyu.
E così fecimo anche per dei boa rossi.
Iniziammo ad appendere palline d'oro e rosse, campanelle argententate e altre decorazioni, finché non riempimmo l'intero albero.
Ma appena Beomgyu prese la stella, lo fermai, tirando la sua maglia.
<<Non mettere quella! Aspetta qui!>>
esclamai e corsi al piano di sopra, tornando qualche secondo dopo con una maschera di Iron Man tra le mani.
L'avevo comprata in quei due mesi insieme ad un sacco di altre cose riguardanti la Marvel.
Beomgyu non riuscì a non sorridere trovandomi davvero tenera.
Mi prese in braccio, permettendomi di mettere la maschera al posto della stella e alzò le braccia al cielo.
<<Fiiinitooo!>>
Beomgyu mi sorrise e iniziò a riempire la mia guancia di dolci baci, cosa che mi fece ridacchiare e arrossire.
Allacciai le mie gambe alla sua vita e presi il suo viso tra le mie mani, facendo strofinare teneramente le punte dei nostri nasi.
<<Qualcuno è in vena di coccole, mh?>>
chiese con la sua voce profonda e dolce.
<<Mh...forse...>>
"Forse sono in vena di te, Beomgyu..."
pensai.
<<Aish, piccola mia>> disse lasciandomi un bacio sulla punta del mio piccolo naso, sedendoci successivamente nel divano ancora abbracciati.
Mi accoccolai su Beomgyu poggiando la testa sul suo ampio petto mentre iniziò ad accarezzare i miei capelli biondi, dandogli anche qualche dolce e innocuo bacetto.
Continuammo a coccolarci per qualche oretta, finché non mi alzai di scatto.
<<Ah...uhm...Bamgyu, io vado in camera>>
<<Mh? E perché?>>
<<U-Uhm...devo...fare una cosa!>>
lo liquidai correndo verso le scale.
<<Aspet-Addison!>>
ma purtroppo non lo sentii, dato che mi ero già chiuso a chiave nella mia stanza.
Mancava solo una settimana a Natale e dovevo preparare il regalo per il mio Bamgyu.
Aprii l'armadio e optai per dei jeans neri strappati e una felpa bianca oversize con le Nike.
Legai i capelli in una coda alta di cavallo e mi truccai solo con un po' di mascara e lucidalabbra.
Scesi sotto e trovai Beomgyu sul divano impegnato a smanettare il suo smartphone.
<<Beom io esco>>
<<Dove vai?>>
<<A fare la spesa>>
<<Va bene>>
<<A dopo>>
<<A dopo>>
Uscii di casa e presi un taxi per poi dirigermi al centro commerciale.
Entrai in un negozio per animali e vidi un cagnolino bianco con delle ciglia bellissime.
Mi avvicinai al bancone dove c'era il proprietario del negozio che stava sistemando delle cose.
<<Salve, quanto costa quel cane?>>
Dissi indicando il cucciolo.
<<100 dollari>>
Gli diedi i soldi
Prese il cane e lo mise in una scatola e una carta rossa con cose natalizie stampate sopra.
<<Grazie mille>>
Dissi prendendo la scatola
<<Si figuri>>
<<Arrivederci>>
<<Arrivederci>>
Uscii dal negozio e tornai a casa.
Per fortuna Beomgyu non era nel salotto, salii le scale velocemente e nascosi il cane dentro l'armadio.
Presi il mio cellulare e collegai gli auricolari, facendo partire la mia playlist preferita di Spotify.
"E se fosse poco? Infondo Beomgyu mi ha salvato la vita...basterebbe un cane e basta per ringraziarlo? E se poi non gli piacesse? Forse sto credendo troppo in me stessa...aish, che faccio?"
Iniziai a fissare il tetto, il cane era bellissimo ma forse non era abbastanza.
Sbuffai e aumentai il volume della canzone,pensando a cos'altro avrei potuto fare apparte questo cane.
"Una foto magari? No troppo banale.
Un profumo? E dove lo compro!
Un mio peluche? No, non avrebbe senso, è grande! Cosa se ne fa di un peluche e poi lo avrebbe ugualmente a casa!"
Continuai a pensare intensamente, non sentendo quasi più la musica, finché qualcuno non interruppe il mio monologo interiore bussando alla porta.
<<Addison? Stai bene?>> chiese Beomgyu con un tono che alle mie orecchie risultò preoccupato, cosa che mi fece scattare in piedi per aprire la porta, solo dopo aver nascosto il cane per bene dentro l'armadio e chiuso tutto.
<<Bamgyu? Si, uhm...sto bene, perché?>>
<<No, è che...sei uscita prima di fretta e non ti trovavo nel salotto...per caso ti stavo mettendo a disagio? O forse volevi avere i tuoi spazi per stare un po' da sola?>>
<<M-Ma no, Bamgyu...dovevo solo...fare una cosa, l'ho detto>>
<<Cosa allora?>>
<<N-Nulla! Davvero, niente...ora se per favore potresti...andare...>>
Mi stavo sentendo in colpa a cacciare via la persona che più amavo, ma non potevo fare altrimenti. Non potevo rovinargli la sorpresa.
<<Addison...non ti sei tagliata ancora...vero?>>
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Zitta e baciami...
FanfictionTrama Lei: Addison Rae Easterling,16enne, nata a Miami. Fa parte di una famiglia molto ricca, se vuole qualcosa la ottiene a tutti i costi e ama ballare. Lui: Bryce Hall, 19enne, nato a Los Angeles. Anche lui è molto ricco per il lavoro di suo padre...