Prologo

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Nella notte buia come la pece, in mezzo ad un bosco corsi a perdifiato. Aggrappandomi disperatamente alla vita o per lo meno a quello che ne rimaneva.
 
 
A volte non c'è affatto differenza tra salvezza e dannazione.
(Cit. Stephen King)
 
 
Continuai a correre fino a trovarmi difronte ad un dirupo, dove per poco non caddi. Il rumore degli alberi che venivano abbattuti, risuonavano nelle mie orecchie. Finché di punto in bianco calò il silenzio, nel più assordante e terribile dei suoni. Nemmeno il bubolare del gufo, che poco prima del mio arrivo riproduceva il suo verso. Smise. All'improvviso eccolo lì, fuoriuscire dalla terra fronteggiandomi.
Gridai.
Chiusi gli occhi pensando che quella sarebbe stata l'ultima volta, che avrei potuto vedere un cielo stellato. 
"Ora è al sicuro Milady. Può aprire gli occhi se vuole."
Lentamente aprii gli occhi e guardai difronte a me una distesa di alberi accatastati uno sopra l'altro. Voltai il viso verso il mi salvatore.
Quell'uomo vestito completamente di nero, apparso dal nulla. Sorreggeva il mio corpo dolente, come se fossi leggera come una piuma.
"S-Sebastian."
Sussurrai il suo nome, poco prima di tirare un sospiro di sollievo. Lasciando cadere il capo contro il suo ampio petto, esausta.
"Milady che succede? Vi sentite male?"
Domandò il maggiordomo dei Phantomhive, apparentemente preoccupato.
"Scusate la mia sfrontatezza, non volevo mettervi a disagio. I-Io ho... Avuto un lieve capogiro e mi sono permessa di appoggiarmi a voi."
"Appena torniamo le chiamo subito un dottor..."
Lo interruppi.
"Non c'è n'è bisogno, davvero. Ora sto meglio."
Il maggiordomo sfoggiò un tenero sorriso.
"Come desidera Milady."
"Ti prego, dammi del tu. Dopotutto non sono una lady, come continui a chiamarmi."
"Come lei desidera Mil-Beatrix"
"Grazie. Ora però, dovremmo tornare my Lord. Il conte e mia nonna ci staranno sicuramente aspettando."
"Sì."
In un breve lasso di tempo, arrivammo difronte alla casa di mia nonna.
Ancora ferma tra le braccia del maggiordomo, guardai il conte e mia nonna venirci incontro.
"Sebastian!"
"Beatrice!"
Sia io che Sebastian ci scambiammo uno sguardo complice prima di tornare a guardare i nostri cari o per lo meno per me mia nonna lo era rispetto a lui e alla sua ambita preda. 
"Potete mettermi giù ora."
Dissi al maggiordomo, che annui lasciandomi scendere.
Lo ringraziai appena in tempo, prima che mia nonna mi stringesse a se in un braccio stritolatore e allo stesso tempo caloroso.
" Sebastian, che cos'è successo!? Voglio un resoconto, ora."
"Come desiderate Bocchan."
Disse il maggiordomo inchinandosi appena rispondendo poi alla domanda del suo signorino.
"Il piano è andato come previsto. La lad-"
Lo interruppi con un finto colpo di tosse.
"Cof...Cof...Beatrice...Cof..."
"La signorina Beatrix è stata un ottima collaboratrice. Il mostro è finito dritto dritto nel precipizio, dopo una breve lotta."
"Bene, ora che è tutto finito rientriamo."
Disse il conte.
"Manterrà la sua promessa conte?"
Chiese di punto in bianco mia nonna.
"Eh...? Di che promessa state parlando nonna?"
"Basta parlare in italiano d'avanti agli ospiti non è cortese da parte tua, maleducata di una ragazzina che non sei altro! D'ora in poi lavorerai per il Conte, nel suo magione. Imparerai le buone maniere e non solo anche i costumi ed usi di quest'epoca. Così ho deciso e non potrai più tornare a vivere con me. Infine dovrai imparare a vivere tra i secoli, senza mai rivelare nulla del futuro. Ricorda, se lo farai sarà la fine!"
Guardai per un istante il ragazzino accanto a mia nonna ed il suo maggiordomo, intenti a ricambiare il mio sguardo consapevoli del fatto che sarei esplosa da un momento all'altro.
"Come desiderate nonnina...Se posso chiedere. Voi che farete, ora che io me ne andrò?"
Chiesi stampandomi un sorriso in faccia, camuffando il meglio possibile la faccia di una belva pronta ad azzannare qualcuno.
"Non preoccuparti per me, del resto ho vissuto per secoli in questo mondo e me la so cavare benissimo da sola come ho fatto finora. Conte Phantomhive, vi affido la cosa più cara che ho. Vi prego di prendervene cura."
"Non temete, mantengo sempre le mie promesse. E' ora di andare, non ho tempo da perdere!"
"Beatrice ricorda bambina mia: Ieri è storia. Domani è mistero. Oggi è un dono."
"Arrivederci nonna."
"Bocchan la vostra carrozza è pronta. Possiamo andare se volete."
Disse Sebastian.
La signora anziana abbracciò un ultima volta sua nipote, prima di spingerla verso il conte ed il suo fedelissimo maggiordomo.
Infine diede le spalle ai presenti, sparendo dalla loro vista. L'attenzione di Ciel venne catturato dallo sguardo cupo della ragazza, intenta a vedere ancora per poco l'esile figura dell'anziana signora.
"Una volta arrivati Sebastian, ti mostrerà tutto e ti dirà tutto quello che devi sapere. Inoltre ti pregherei di non usare la parola demone, in presenza di altri quando ti rivolgi a Sebastian. Sono stato chiaro?"
"Yes, My Lord."

ANGOLO AUTORE
Ciao a tutti!!!
Come state!? Spero bene!
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Vi leggo ❤🌹
Un bacio
Tris_93

Black Butler? Really?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora