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Un nuovo giorno era giunto al magione Phantomhive.

E come ogni altra mattina, Sebastian prima di andare dal signorino diede nuovi ordini tenendo tutto sotto controllo.

Finì di fare colazione per poi aiutare Bard a lavare le stoviglie, mentre lui si occupava del rifornimento della dispensa. Successivamente andai in biblioteca dove spolverai, spazzai il pavimento e lucidai i mobili. Poco dopo aver finito vidi Mey Rin usare il lucida scarpe sul passamano, per poco non mi vennero i capelli bianchi. Corsi a fermare la ragazza, inventando una scusa per mandarla via e poter risolvere la cosa. Fortunatamente se ne andò senza sospettare nulla, così iniziai a ripulire il corrimano con l'acqua ed olio di gomito. In quell'esatto momento passò Sebastian, vedendomi lì si fermò a guardarmi per un attimo prima di raggiungermi.

"Che stai facendo? Dov'è Mey Rin?"

Per poco non morì soffocata, per essere entrata in apnea senza accorgermene. Cercavo di trovare una scusa plausibile, giustificando il fatto che mandai via Mey Rin da lì per farla proseguire con le sue faccende risolvendo così un suo pasticcio senza che Sebastian la sgridasse nuovamente.

"Ecco, vede... Ho finito prima il mio lavoro, così ho dato una mano a Mey Rin! Solo che ho preso il lucida scarpe... Sì... Ho preso quello al posto del lucido per il corrimano."

"Mi mancava solo un altra scema... No, volevo dire idiota."

A quell'affermazione me lo sarei mangiato vivo, ma ingoia il rospo accennando un sorriso. Fingendo di essere stupida e di non aver capito a cosa alludesse.

"Pensavo che provenendo dal futuro, fossi un po' meno stupida. Mi sono sbagliato. Ora ripulisci tutto e poi prosegui con i tuoi compiti e solo alla fine dei tuoi dai una mano agli altri."
Disse Sebastian, prima di andarsene.

"Yes, signor Michaelis."

Finì per ingoiare un rospo ancor più duro del precedente, sorridendo, prima di riprendere il lavoro per poi proseguire con le altre faccende.

Poche ore dopo il pranzo, sentì una forte esplosione provenire dalla cucina. Lasciai la serra dove trovai tutte le rose appassite e sentendo un forte odore sgradevole capì che era quello del pesticida. Avendo la conferma trovando l'arma del delitto a poco lontano da un grande vaso. Sospiri esasperata lasciando che Bard si prendesse una sgridata da parte di Sebastian dopo aver fatto saltare nuovamente la cucina, mentre io proseguì risolvendo il macello creato da Finn che era andato ad "accogliere" due ospiti non previsti. In poche parole dei malfattori, che volevano arraffare qualcosa al signorino.
Nel frattempo lasciai circolare l'aria all'interno della serra, nascondendo il fertilizzante sotto un tavolo e murandolo con sacchi di iuta. Feci prendere aria ad alcuni vasi, spazzai e ripulì il terreno dalle foglie secche prima di rimettere della terra nuova nei vasi con nuovi semi finendo con una bella innaffiata. Andandomene via giusto in tempo, sentendo avvicinarsi sempre di più le voci del demone e quella di Finnian che piagnucolava delle scuse per non essere stato attento.
Rientrando mi diedi una rinfrescata fino a quando un campanello suonò, ed era quello dello studio del signorino. Lasciai Bard in cucina ed andai dal signorino, nel suo studio. Giunta difronte alla porta bussai prima di entrare annunciando la mia presenza.
Trovai Ciel, sfogliare svogliatamentente un libro più grande di lui.

"Come posso aiutarla signorino?"

"Dov'è Sebastian?"

'Senti nano, dimmi che cavolo vuoi e poi vediamo se ti cerco la bestia di Satana, per un tuo capriccio.'
Pensai mentre gli rispondevo sorridente.

"Attualmente il signor Michaelis è un attimo impegnato. Se posso chiedere, le serve qualcosa in particolare dal signor Michaelis oppure posso aiutarla io in qualche modo?"

"Tks! Non credo tu possa capire certe cose."

"La prego, mi dia una possibilità! Dopotutto provengo dal futuro signorino e inoltre sono maggiorenne, con questo si suppone che alcune cose le abbia imparate anch'io a mie spese oltre ad aver ricevuto una buona istruzione."

Dissi incrociando le braccia al petto, mentre il signorino ci pensò su chiudendo l'unico occhio visibile prima di tornare a guardarmi.

"Sorprendimi."

Furono le uniche parole del signorino, facendomi sorridere.
Gli andai vicino, chinandomi appena in avanti per leggere ciò che c'era scritto sul libro.
'Matematica... Pietà vi prego!!! ... Però queste sono solo semplici equazioni. Posso farcela'
Pensai sfogliando un attimo qualche pagina, ponendo un paio di domande al signorino per capire cosa non gli fosse chiaro aspettando che lui mi rispondesse. Poco dopo gli spiegai come poteva procedere, per poi proseguire assieme a lui con l'esercizio. In quel momento Sebastian entrò con la merenda del boccchan, sorpreso nel vedermi china a parlare con lui. Chiese cosa stessi facendo. Prima di rispondergli, sussurrai a Ciel di non dirgli nulla prima di ricompormi e rispondergli.

"Il signorino aveva suonato il campanello ed io sono venuta a vedere di che cosa aveva bisogno, visto che eravate occupato. E quando sono arrivata mi ha chiesto di voi e nell'avvicinarmi ho visto il libro di matematica e non ho saputo tenere a freno la lingua. Perdonatemi... Inoltre il nostro amato bocchan, mi stava spiegando come studiate in quest'epoca."

"Ti pregherei di non disturbare il bocchan, dal suo dovere con inutili richieste."

"Sono desolata." 

Il demone rimase in silenzio a servire la merenda intimandomi di andarmene. Ciel che rimase in silenzio a guardare la scena pronto a interferire quando lo precedetti.

"Grazie signorino, per avermi concesso del tempo prezioso. Ne farò tesoro, per il futuro. Con permesso."

Il conte rimase colpito dalle parole della ragazza, trovandosi a schiudere appena le labbra prima di richiuderle guardando altrove dicendole di non dire sciocchezze.

"Era la pura verità, signorino Phantomhive."

Nel frattempo Sebastian la incitò nuovamente ad uscire con uno sguardo.

"Come ti pare. Ora va, prima che a qualcuno venga una crisi di nervi."

"Yes, My Lord."

Detto ciò lasciai la stanza sentendo sulla schiena lo sguardo penetrante di Sebastian puntato contro.
Raggiunsi la cucina fermando appena in tempo Bard, evitando che facesse saltare nuovamente in aria la cucina. Gli ritirati il suo giocattolino, dandogli un bacio sulla guancia facendolo diventare rosso come un pomodoro.

"Grazie, Bard. Se farai il bravo, te lo restituirò ❤️."

Gli sussurra all'orecchio, prima di andar a nascondere il lanciafiamme dello chef.

Tornando in cucina trovai anche il signor Tanaka, gli sorrisi dolcemente.

"Signor Tanaka, tutto bene?"

Chiesi preoccupata, visto che non smetteva nemmeno per un secondo di tenermi d'occhio.
In risposta ebbi il solito "oh oh oh", che a parer mio Santa Clause deve aver preso questo tipo di risata dal signor Tanaka e non viceversa.

Aiutai lo chef in cucina, imitata poco dopo aver finito i loro doveri anche gli altri due colleghi.
Prima che venisse servita la cena al signorino Ciel, Sebastian si unì a noi recuperando la cena per il bocchan trovandomi seduta difronte a Tanaka mentre sorseggiavamo il tea.

"È davvero delizioso signor Tanaka! Grazie per avermelo fatto assaggiare!"

Gli occhi del demone non mi persero di vista un attimo, usando la sua solita faccia da poker  quando in realtà era furibondo. Lo potevo capire da come muoveva le sopracciglia o dal suo sguardo.

"Con permesso, vado a dare una mano al signor Michaelis."

"Oh oh oh"

Seguì Sebastian, ma venni fermata da una mano sull'avambraccio. Mi girai per guardare il signor Tanaka nelle sue vere sembianze, sorpresa dall'accaduto lo guardai stupita.

"Io so tutto."

Quelle semplici parole, mi bloccarono il respiro.

"I-Io..."

Prima di poter proseguire con la mia frase, venni interrotta dal demone che mi incitò di muovermi.
Infine il signor Tanaka tornò ad essere il solito omino che beveva il tea.

Black Butler? Really?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora