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Stesi gli ultimi panni lavati, asciugandomi il sudore dalla fronte con il dorso della mano e alzando il viso verso il cielo.

"Che splendida giornata, non trova milady?"

Guardai apparire la persona che mi parlò, scostare i panni stesi mostrandosi a me.

"Benvenuto Signor Agni. Quale buon vento la porta qui?"

"Buongiorno a te Beatrix, sempre al lavoro non è così? Sono qui perché il Principe Soma voleva parlare con il signorino Ciel."

Sfoggiai uno dei miei più calorosi sorrisi.

"E' davvero una bella giornata... Con permesso."
Mi congedai con un lieve inchino del capo, prima di prendere il cesto del bucato per riporlo.
Le mani di Agni precedettero le mie, prendendo al mio posto il cesto.

"Cosa fate?"

"Accompagno una bella fanciulla. Permettete?"

Chiese mettendo il cesto contro un fianco, porgendo un braccio nella mia direzione. Imbarazzata posai la mano attorno al suo braccio sentendo i suoi muscoli irrigidirsi appena, rilassandosi subito dopo poco a poco. Camminammo fino ad entrare nella lavanderia, dove gli portai via il cesto delle mani per riporlo prima di indicargli la strada più veloce per la cucina.

"In verità ho ancora un po' di tempo, prima di andare nelle cucine. Le va ..."

"La devo fermare signor Agni, sono in servizio. Anche se devo ammettere che le vostre parole mi lusingano e non poco, ma devo declinare l'invito perdonatemi."

Sul volto di Agni apparve del rossore. Abbassò il capo portandosi una mano al cuore, prima di rialzarlo per sfoggiare uno dei suoi sorrisi.

"Capisco. Permettetemi almeno di accompagnarvi fino a metà strada."
Risi piano coprendomi la bocca con la mano, sorprendendo l'uomo che mi stava difronte.

"Accetto molto volentieri, mio signore."

Rimase con me come da lui promesso, finché non giunsi a destinazione dove ci separammo. Poco dopo venni raggiunta da Sebastian, che controllò se fosse tutto al suo posto.

"Appena finisci, vai a dare una mano in cucina a Baldroy per cortesia."

"Si, signore."

In quell'esatto momento la porta del salone si aprì, attirando l'attenzione di entrambe. Mostrando un volto familiare.

"Oh! Siete qui anche voi Sebastian."
Disse Agni, avvicinandosi a noi.

"Posso esservi utile in qualche modo?"
Domandò Sebastian.

"Ehm, ecco... Si grattò il capo imbarazzato, guardandomi di sottecchi...Ecco io, ero venuto a vedere se avevate bisogno di una mano."

"E' tutto sotto controllo, la ringrazio. Se vogliamo andare."

Lo invitò a tornare dal principe e dal signorino Ciel. Agni annui sorridendogli e poco prima di uscire dalla stanza, mi fece l'occhiolino.

Raggiunsi subito dopo la loro uscita di scena le cucine, sollevando quell'odiosa gonna pomposa iniziando a correre lungo i corridoi. Arrivai in cucina in men che non si dica, con il fiato corto ed un sorriso stampato in faccia ridendo da sola come una matta ed il cuore in gola entrai in cucina.
Bard mi scrutò attentamente, mentre sistemavo la divisa.

"Che stai combinando bimba? Guarda che riconosco quello sguardo!"

Sorrisi maggiormente, mettendomi accanto a lui.

"Non so di che sguardo parli."

"Quello è la faccia che fai di solito, quando combini qualche marachella...Fece una breve pausa... Ecco! Come ora. Hai quegli occhi, così..."

Black Butler? Really?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora