9. Ripensamenti

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-         Hermione calmati, ti prego.

Non posso fare a meno di piangere. Harry infondo può capirmi, e dal canto mio io posso fidarmi di lui. Non riesco a trattenere le lacrime, è più forte di me. Perché mi sono spinta fin troppo in là con questa storia, e adesso che sarebbe ora di finirla ci sono dentro fino al collo. Cazzo, mi fa male sapere che il ragazzo con cui ho fatto sesso, benché sia un bastardo numero uno, si vergogni a rivolgermi la parola. No, mi correggo. Si vergogni di me.

-         Cosa è successo?

Mi asciugo le lacrime che mi bagnano il viso. Ho un innato bisogno di parlare, di essere capita.

-         Harry, sto male... sono una stupida...
-         C'entra Malfoy, vero?

Annuisco. Si, c'entra Malfoy eccome.

-         Sono tutto orecchi.
-         Ieri pomeriggio sono stata da Malfoy per la pozione. Volevo prepararla in biblioteca come sempre, ma lui mi ha costretta ad andare in camera sua. Non avevo scelta, quindi l'ho seguito. Fin qui tutto bene, HO fatto la pozione mentre lui stava a guardare. Appena finito volevo andarmene in camera mia, ma figuriamoci. Me l'ha impedito. Mi ha fatta restare in camera sua per forza, capisci?
-         Ti ha costretta a startene lì e tu non hai opposto resistenza?
-         Ha usato la magia per sigillare la stanza.
-         Che bastardo... E tu non hai usato controfatture?
-         Ho provato tutte quelle che conoscevo, ma niente. Per il resto del tempo siamo rimasti a fissarci come due imbecilli fino alle due di notte. Non volevo addormentarmi, davvero. Ma alla fine ho ceduto. Qualche ora dopo mi sono ritrovata sul letto di Malfoy, accanto a lui che dormiva. E poi...
-         E poi?

Non ci riesco, le parole mi muoiono in gola. Parlarne mi ricorda la mia stupidità.

-         ... Mi sono alzata per andare in bagno, e... ecco... Mi ha messo le mani addosso.
-         Che cosa?! Io quello stronzo lo ammazzo con le mie mani!
-         No, Harry! Non è questo il punto. Il punto è che io gli ho lasciato fare. Gli ho dato il via libera, capisci? Sono andata a letto con Malfoy.
-         Ma perché, Hermione? – Harry mi fissa con uno sguardo che non mi piace. E'quasi... deluso. Da me. – Insomma... stiamo parlando di Malfoy! Tu lo odi! Da sette anni non fate altro che litigare!
-         Non lo so, Harry. Ti giuro che in quel momento stavo da Dio. Ed è proprio questo che mi fa stare di merda! Mi sentivo bene, non cambierei una virgola di quella notte. Ma adesso lui mi evita. Non mi parla davanti ai suoi amici, non mi degna di uno sguardo. E' come se non ci fosse mai stato... quello, capisci? Mi tratta come la Mezzosangue di prima, non come la Hermione con cui ha passato una notte! E' questo che mi fa sentire vuota. Mi sono illusa di poter cambiare le cose, e invece ho fallito, come al solito. Quello che non riesco a capire è perché. Perché m'importa che lui mi guardi con occhi diversi. – Tralascio volutamente tutta la faccenda della sottana, perché penso che se non l'avessi indossata... Se fossi rimasta a letto, tutto questo non sarebbe successo. Sono io l'idiota.
-         Però oggi era qui. Come mai?
-         Mi ha detto che non lo sapeva.
-         Non lo sapeva?
-         Parole sue. L'ho mandato via, non ho resistito un minuto di più.
-         E poi sei esplosa comunque. – sorride Harry, indicando il comodino che stavo prendendo a calci cinque minuti fa.
-         Harry, che cosa devo fare? Come mi devo comportare?
-         Bè... io non sono molto esperto in materia... Però credo che non ci voglia un genio per capire che provi qualcosa per lui.
-         E così anche tu la pensi come me, eh?
-         Già. Non è escluso che ti senta così perché ti sei semplicemente pentita di quello che hai fatto, ma ti assicuro che è normale. Però... il comodino dice tutto. – Non è il caso di essere allegri, ma non posso fare a meno di sorridere con lui.
-         E adesso che dovrei fare? Andare da lui e dirglielo?
-         Non devi preoccupartene. Il cuore ti guiderà verso la strada giusta, quando sarà il momento.
-         Stento a crederci. In questo periodo il mio cuore è un po' malandato. – ammetto io.
-         E comunque devi sapere una cosa. – continua Harry. – Io... io detesto Malfoy, ma non devi mai sentirti giudicata, né da me, né da Ron. A proposito... gliel'hai detto?
-         Non ancora.
-         Bè, fallo. Lui è tuo amico, ha il diritto di sapere.
-         Ma Harry, Ron non approverebbe mai!
-         Sono sicuro che accetterà qualunque decisione prenderai.
-         Speriamo... Grazie, Harry.
-         E di che? Gli amici servono a questo, no?
-         Tu sei un amico speciale.
-         Anche tu. – fa una pausa. – Oh, un'ultima cosa: se Malfoy ti fa soffrire, o si azzarda a prendersi gioco di te, giuro che gli spacco la faccia. Quindi fatti trattare bene.

Non so cosa rispondergli. Che mi faccia soffrire è già ovvio. Comunque sono molto grata a Harry, è stato capace di ascoltarmi ed ha accettato le mie scelte. Lo saluto e poi resto di nuovo sola. Per dirla alla Ron, in queste situazioni ci vuole una sigaretta. Peccato che io non fumi. Bè, a parte il mio cervello, quello sta andando in fumo assieme al resto. Sarà che l'amore è corrosivo? Cosa, ho detto amore? L'ho pensato? Cavolo... qui si mette male. Meglio che mi faccia una bella dormita, prima di fare un'altra cazzata colossale.

Quattro piani più sotto, Sala Comune di Serpeverde...

-         No, aspetta, frena un secondo! Sei andato a letto con la Mezzosangue? – Draco in risposta ghigna compiaciuto. – Pensavo che stessi scherzando quando me l'hai detto prima!
-         Io non scherzo mai. Dovresti saperlo, Blaise.
-         E si è lasciata trasportare così... senza opporre resistenza?
-         Già.
-         Notevole...
-         Te l'ho detto che non ti conveniva sfidarmi. Peccato che non ci siamo giocati galeoni. Siamo ancora in tempo, però...
-         No, grazie! Mah... sono stupito. Non è da lei.
-         Da quando conosci la Granger?
-         Non la conosco, ma non mi sembra il tipo. Non è che l'hai fatta ubriacare?
-         Ma che mi prendi per scemo? Così non ci sarebbe stato gusto. La verità è che sono irresistibile.
-         E tu? Provi qualcosa per lei?
-         Scherzi? E' una sudicia Mezzosangue! Come potrei...
-         Frena la lingua, Draco. Stiamo parlando di persone, non di oggetti.
-         E tu da quando sei moralista?
-         Lascia perdere, che è meglio... Se non provi niente per lei, perché sei andato in camera sua?
-         Chi te l'ha detto?
-         Ti ho seguito, no? Poi avete chiuso la porta e me ne sono andato.
-         Bastardo...
-         Allora? Perché ci sei andato?
-         Non lo so. – Maledizione. E' la stessa risposta che ho dato alla Granger. Già, perché ci sono andato?

Non puoi resistermi, sono Draco Malfoy | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora